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Sea of Thieves: leviamo l’ancora e issiamo le vele!

Siamo ormai giunti agli sgoccioli. Domani, 20 marzo 2018, uno dei titoli più attesi dell’ultimo periodo farà finalmente la sua apparizione sul mercato globale: Sea of Thieves. Attualmente, tutta l’utenza ha avuto modo di provare il suddetto gioco, questo grazie alla presenza di diversi giorni di beta, i quali hanno permesso ai curiosi di crearsi una prima idea. Nonostante questa possibilità, sicuramente ottima per i più trepidanti, i contenuti presenti nella prova dell’opera risultavano essere comunque non sufficienti, a tratti quasi poveri. Benché trasparisse chiaramente una sensazione di pura avventura, dunque, molti si sono trovati a storcere il naso davanti a  una prima ambiguità di quello che poteva e può essere considerato uno dei giochi con il più alto potenziale latente di quest anno, se non di questa generazione. Alla luce di ciò, la domanda più banale da porsi a questo punto è certamente questa: cosa ci aspettiamo e cosa vorremo trovare in Sea of Thieves?

La domanda può avere molteplici risposte, in quanto il titolo stesso si presta a creare in ogni utente un’aspettativa completamente diversa. La cosa che va ben chiarita sin dall’inizio è certamente di che titolo stiamo andando a parlare: Sea of Thieves è una vera e propria esperienza, un qualcosa che riesce a superare il classico concetto di MMO, tingendolo in una salsa piratesca che mancava da tempo sul mercato. L’intera struttura del gioco si baserà su di un matchmaking dinamico, concetto chiarito tempo fa dallo stesso capo di Rare, che si può riassumere come un continuo intercambio dei giocatori incontrati nel corso della propria partita: la vera magia del titolo risiederà proprio nel poter avvistare all’orizzonte dei velieri potenzialmente carichi di tesori, in rotta verso un’avventura o più semplicemente alla ricerca di degni rivali. A quel punto starà a ogni ciurma prendere la propria scelta, decidendo se intervenire o meno contro i malcapitati, magari nella speranza di ricavare qualche valuta piuttosto che intromettersi semplicemente nella loro missione.

La scelta dei termini non è affatto casuale: a prendere le decisioni sarà proprio la ciurma, non il singolo utente, che sarà invece parte integrante di essa. Un giocatore al timone, un addetto ai cannoni, un abile lettore di mappe nautiche e tante altre opzioni saranno fondamentali, se non vitali, per riuscire a collezionare un buona serie di successi su Sea of Thieves. Ogni membro del gruppo sarà unico e insostituibile, non solo grazie alla vasta possibilità di personalizzazione offerta, ma anche perché la risorsa che ognuno offrirà al proprio team sarà difficilmente replicabile da altri, specialmente nei casi in cui la sinergia tra gli utenti di una stessa ciurma riesce a rafforzare nettamente le abilità di tutti, dando così anche un ulteriore valore al gioco stesso. Ciò non significa che non sia possibile partire in viaggio insieme a persone totalmente sconosciute, connesse magari da altre parti del mondo: il sistema di rango dovrebbe infatti riuscire a bilanciare anche le squadre più stravaganti, creando armonia persino tra pirati molto distanti fisicamente.

A questo punto, anche per noi è arrivato il momento di affrontare la nota più dolente (se così la si può definire), ovvero quella che ha fatto allarmare molte persone: i contenuti di Sea of Thieves riusciranno a riempire efficacemente un mondo così vasto? La risposta arriverà tra solo un giorno. Quel che si può dire per ora, basandosi anche sulla beta, è che effettivamente le attività proposte dal gioco non sono sembrate abbondanti o variegate. Va però considerato che le build testate fino ad ora erano tutte dichiaratamente “tagliate”, lasciando dunque ben sperare tutti coloro che non si accontentato di una semplice traversata alla volta dei 7 mari. Le missioni viste fino ad adesso si sono limitate a semplici interazioni tra i giocatori e all’attraversamento della mappa per poter passare da un punto A a un punto B, ma le nostre aspettative sono che il gioco riuscirà a colmare degnamente il vuoto visto nella beta.

A questo punto non resta che attendere l’uscita del gioco, prevista per domani. I presupposti sono più che buoni e con molta probabilità le speranze degli utenti verranno ricompensate. Quel che è certo è che, grazie al suo stile unico e alla sua particolare ambientazione, valorizzata da un design ben pensato e accattivante, Sea of Thieves ha davvero il potenziale per far emozionare ogni tipo di giocatore, rendendolo persino capace, durante una traversata, di sentire il profumo del mare.

Davide Di Tolla
Giocatore fin dalla tenera età, mi sono avvicinato a questa passione tramite il tanto amato Game Boy, che mi ha fatto scoprire un mondo totalmente nuovo ed inesplorato, quello fantastico dei videogiochi. Ad oggi, studio e lavoro in un ambiente che spero mi consenta, un giorno, di affermarmi come membro del settore.

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