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SEGA Mega Drive Mini – Alla Gamescom 2019 abbiamo giocato con la console più pazza di sempre

Sega Mega Drive Mini si va ad aggiungere alle tante riproduzioni in miniatura delle varie console “antiche” che hanno fatto la storia del videogioco e, come per tanti, anche la mia storia personale. Come dimenticare la prima volta che si va a casa dell’amico fortunato che possiede una console? Ebbene, se ad oggi il caso raro è il ragazzino che non la possiede, venticinque anni fa era il contrario. Quando ho rivisto la piccola Mega Drive davanti a me presso lo stand Koch Media a Colonia Gamescom è innegabile che abbia provato un brivido. Cosa è cambiato rispetto a tanti anni fa? Oltre alle dimensioni, troviamo un comparto videoludico che supera i quaranta giochi pre-installati, ovviamente non è possibile inserire cartucce, mentre ci sono delle piccole chicche all’interno come ad esempio Tetris originale, che non uscì su cartuccia in Giappone ma solo come prodotto cabinato da sala giochi ed è per questo che la scheda tecnica, presente in ogni gioco sul Megadrive Mini, riporta come anno di uscita il nostro corrente.

Ci sono anche altri piacevoli dettagli che hanno reso la mia esperienza interessante: nel menu principale è possibile ordinare i titoli per genere, nome, numero di serie, data di uscita e perfino percentuale di completamento. Per i più nostalgici è anche possibile selezionare la lingua giapponese, ed ecco che le copertine dei titoli verranno non solo tradotte ma l’immagine potrebbe differire da quella europea, e di conseguenza, cambierà. Altrettanto possibile è ruotare virtualmente la custodia del gioco e mettere in evidenza la costina, come se avessimo una vera libreria dove riporre i nostri titoli. Inoltre è possibile salvare la partita in qualsiasi momento di qualsiasi gioco stiate provando, e anche creare fino a quattro salvataggi per singolo gioco, persino “bloccando” uno o più salvataggi in modo da evitare sovrascritture accidentali. Forte di un mini controller davvero comodo, la console vi permetterà di giocare in risoluzione full screen (ma ve la sconsiglio data l’ampiezza dei nostri schermi moderni) oppure in quattro terzi, che è il formato originale del sistema. Sono certo che la console sarà un successo di vendite e devo dire che nella collezione mancava senza dubbio un pezzo simile.

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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