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Sekiro: Shadows Die Twice – Guida alla sesta zona: Tempio Senpou, Monte Kongo

Tempio Senpou, Mt. Kongo è la sesta area di Sekiro: Shadows Die Twice. Questa guida vi condurrà attraverso la regione. Per prima cosa elenchiamo i punti di salvataggio, identificati con gli idoli:

• Tempio Senpou, Monte Kongo
• Shugendo
• Temple Grounds
• Sala Principale
• Inner Sanctum
• Caverna Sunken Valley
• Tempio Bell Demon

Sekiro: Shadows Die Twice 

Come raggiungere Tempio di Senpou, Monte Kongo
Si può raggiungere il Tempio di Senpou attraverso l’area Dungeon abbandonata. In questa zona si nuota semplicemente fino alla fine di una grotta oscura e si utilizza un ascensore per raggiungere il primo idolo di questa regione.

Tempio di Senpou – Shugendo
Dall’idolo Tempio di Senpou, Mt. Kongo, scendete e attraversate la foresta infestata dai monaci, poco dopo raggiungerete un tempio con una porta che non potete aprire, ma potete aggrapparvi ad una trave di legno e saltare dal muro attraverso un buco nel soffitto per entrare in una stanza. Qui troverete un gruppo di monaci in preghiera e un seme di zucca. Dopo questa stanza attraversate la finestra e raggiungete due nemici con la lancia e un ponte rotto. A sinistra del ponte rotto potete aggrapparvi a un ramo di un albero per raggiungere l’idolo Shugendo.

Tempio di Senpou – Terra del Tempio
Ora continuate a combattere fino a quando non raggiungerete un ponte dove vi attende il boss secondario Armored Warrior. Non subirà danni fisici, quindi dovete ridurgli la postura, poi potete afferrarlo per buttarlo giù dal Ponte.

Tempio di Senpou – Sala Principale
Dopo l’idolo potete continuare sul sentiero verso l’alto o scendere verso i tetti in basso sul lato destro e in uno degli edifici troverete il boss secondario Long-arm Gentipede Sen’un. Rimanete sui punti di presa vicino al soffitto, uccidete prima i piccoli nemici e poi gettatevi sul boss per togliergli la prima barra della salute. Per rompere la sua postura dovete deviare i suoi attacchi, due delle sue catene d’attacco e assestare qualche colpo. In alternativa agganciatevi su e giù per le travi di legno per mettere a segno i singoli colpi di spada. Dopo aver salito la montagna raggiungerete delle scale e un tempio in cima. Avreste potuto raggiungere questa zona precedentemente ma non potevate interagire con l’altare prima di parlare con Kuro e Isshin nel Castello di Ashina. Adesso qui prenderete anche l’idolo della Sala Principale. Una volta che avRete interagito con l’altare raggiungerete il prossimo boss principale Folding Screen Monkeys. Nel caso in cui non ti consenta di progredire nella Sala Principale: Se invece stai vedendo un vecchio seduto lì che non ti parla e non può interagire con l’altare (raffigurato nella prima schermata qui sotto), allora questo significa che tu non hanno finito le cose nel castello di Ashina . Devi prima sconfiggere Genichiro Ashina nel Castello di Ashina, poi parlare con l’Erede Divino nella Stanza di Kuro per 5 volte di seguito, così ti dirà di trovare Isshin . Quindi devi uscire dalla finestra nella stanza di Kuro e seguire i segnali di fumo sui tetti. Se non lo hai ancora fatto, fai riferimento alla Guida dettagliata del castello di Ashina. Potrebbe accadere che non riusciate a proseguire nella Sala Principale, lo capirete quando vedete un vecchio seduto che non vi parla e non può interagire con l’altare, questo significa che non avete finito le azioni nel Castello di Ashina. Prima dovete sconfiggere Genichiro Ashina nel Castello di Ashina, poi parlare con il Divino erede nella stanza di Kuro per 5 volte di fila, così vi dice di trovare Isshin. Allora dovete uscire dalla finestra della stanza di Kuro e seguire i segnali di fumo sui tetti. Per sconfiggere il boss dovete uccidere 4 scimmie approfittando delle loro debolezze che sono vista e udito. Una volta sconfitte le scimmie si raggiunge l’idolo Inner Sanctum e dopo un filmato riceverete la Mortal Blade che è necessaria per proseguire nel gioco. Tornate da Kuro per fare un po’ di conversazione e ora avrete la scelta tra andare a Ashina Depths o a Valle Sommersa.

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Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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