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Siege Survival: Gloria Victis – Anteprima dello strategico ad ambientazione medievale

Con grande piacere siamo riusciti a mettere le mani in anteprima su Siege Survival: Gloria Victis, un gioco di ruolo strategico ad ambientazione medievale in salsa low-fantasy, sviluppato da Black Eye Games e FishTankStudio per Ravenscourt previsto in uscita su PC entro agosto. Un’ondata di gelo vi scuoterà il sangue nelle torride serate che seguiranno a breve, perché qui abbiamo a che fare con un titolo freddo, cattivo, angosciante. Tra le migliori descrizioni che è possibile dedicare al Medioevo, tra l’altro, no?

Corre l’anno 1200 ed il regno di Midland è stato invaso dai temibili guerrieri di Kargald conosciuti con il nome di Ismiri. Una città medievale, Edring, è sotto assedio ed un pugno di civili è chiamato tenere in vita le ultime speranze di coloro che sono ancora in vita. In Siege Survival non vi toccherà il compito di impugnare spade e scudi, indossando pesanti armature, per scontrarsi innanzi ciò che resta delle mura della città: vestirete invece gli umidi e malconci panni dei semplici cittadini, chiamati a sopravvivere e a fornire armi e risorse al piccolo esercito che ancora si innalza contro gli attacchi del nemico.

Siege Survival

Il cuore del gameplay è basato sull’attenta gestione delle risorse, da ricercare all’interno della città, tra le mura amiche, e lo sviluppo di un piccolo accampamento. Costantemente seguiti da una telecamera che vi segue dall’alto (per la quale la regolazione di zoom e angolazione è possibile soltanto all’interno dell’accampamento e non durante l’esplorazione della città), vi ritroverete quindi a gestire il classico tavolo da lavoro che tanto piace ai fan dei giochi di sopravvivenza. Con l’aumentare delle risorse e degli oggetti a disposizione, nuovi item si sbloccheranno all’interno del pannello dedicato alla creazione. Il posizionamento di ogni nuovo oggetto (come potrebbe essere un caldo e comodo letto) va studiato con attenzione in quanto l’area interna delle mura è soggetta ad attacchi nemici: dall’alto pioveranno frecce infuocate ed enormi massi (lanciati dall’esercito nemico che, dall’esterno, non vedrete mai). Le zone contrassegnate dal colore arancio sono fortemente sconsigliate, perché non protette dalle mura. Ma le zone che godono invece di protezione non sono poi tante, quindi dovrete scegliere di volta in volta quali costruzioni tenere sempre e costantemente al sicuro, e quali invece sacrificare alla prossima ondata di attacchi. Tra le costruzioni sono presenti l’erboristeria (per la creazione di medicine e bende), l’essiccatoio, la fornace, l’orto e la compostiera.

Siege Survival

Siege Survival ed il freddo Medioevo nella nostra anteprima

Gli sfortunati protagonisti di Siege Survival che abbiamo controllato durante la nostra anteprima sono (comprensibilmente) terrorizzati, tristi, stanchi, affamati, assetati e, dulcis in fundo, malati. Una gelida e sottile pioggerellina scende beffarda sulle loro teste mentre essi cercano di ricostruire una parvenza di vita. I nostri piccoli non-eroi avranno bisogno di mangiare, bere, riposarsi, nonché di curarsi, all’occorrenza (sia da ferite fisiche che da malattie di vario genere). Le prime risorse sono presenti all’interno del cortile di partenza: qualche gallina e qualche maiale sono sopravvissuti anche loro all’impatto e, oltre a richiedere cibo, potranno offrirvi a loro volta delle importanti fonti di sostentamento (carne, uova e via discorrendo). Un tocco geniale che vale la pena sottolineare è quello relativo alla possibilità di utilizzare differenti ingredienti per il completamento di una stessa ricetta. Ad esempio, potrete sostituire delle uova con della verdura, per ottenere comunque un pasto che vi terrà in piedi per un altro giorno ancora.

Tra le rovine – che si rigenerano ad ogni nuovo attacco nemico – sarà possibile trovare acqua potabile, oggetti preziosi (che, come ci ricorda il gioco, in una situazione simile valgono quanto un mucchio di pietre), armi ed armature. Come detto, però, Siege Survival è un titolo dedicato alla sopravvivenza degli sfortunati cittadini, quindi non avrete mai la possibilità di contrastare le pericolose ondate di attacchi da parte del temibile esercito degli Ismiri. Armi ed armature, insieme a beni di prima necessità come acqua e medicine, dovranno essere inviate attraverso il “Bastione” (fondamentalmente, un menù) ai pochi e coraggiosi soldati che ancora difendono la città, oltre le mura amiche del castello. Quando il timer del gioco avrà il determinato l’inizio di una nuova giornata, un nuovo attacco si scatenerà sulla città e le possibilità di successo dipenderanno direttamente dalla vostra capacità di rifornire adeguatamente le truppe amiche.

Siege Survival

Gli attacchi avverranno sempre di giorno, mentre di notte sarà possibile andare in esplorazione al di fuori delle mura del castello (ma sempre all’interno della città), alla ricerca di ulteriori provviste. L’ottenimento di particolari oggetti permetterà di aprirvi passaggi tra le rovine dei vicoli ormai semi-distrutti. Ai giocatori è richiesto di prestare particolare attenzione durante le fasi di esplorazione della città: alcune unità nemiche si aggirano ancora tra i vicoli ormai abbandonati, ed anche un solo soldato potrebbe portare ad uno scontro mortale (ed è per questo, infatti, che sarete invitati a rientrare all’accampamento alle prime luci dell’alba). Abbiamo apprezzato particolarmente lo stile lento e angosciante del gioco, anche nel suo particolare modo di narrare gli eventi che si susseguono: splendide raffigurazioni di rovine medievali si alternano a loschi individui disegnati a schermo, a mo’ di ombre, ed alcune linee di dialogo accendono ulteriormente l’interesse per gli avvenimenti descritti (in un ottimo italiano, tra l’altro).

Un tentativo riuscito

Nonostante manchi ancora qualche mese al suo lancio ufficiale, Siege Survival si presenta già in quest’anteprima come un prodotto solido, dal comparto tecnico alla crudezza degli eventi narrati e disegnati a schermo. L’ambientazione medievale è ispirata e le meccaniche tipiche di un gioco di ruolo strategico si fondono in maniera convincente a delle fasi esplorative angoscianti. Inoltre, è giusto sottolineare che questo è un prodotto di nicchia, che potrebbe non entusiasmare la maggior parte dei giocatori a causa dal suo ritmo particolarmente lento. Di sicuro, però, si tratta di un tentativo originale (e che per quanto visto fino ad ora può dirsi riuscito) di vivere le penose atmosfere del Medioevo, tra i peggiori momenti storici vissuti dall’umanità.

Giuseppe Fragola
Dall'ormai lontano 1997 abbatto Draghi virtuali, salvo Principesse, mando in visibilio gli stadi di mezzo mondo a suon di gol e anniento avversari con ogni mezzo a disposizione (dagli hadouken alle spade infuocate). Non vedo ragione per smettere, quindi continuo!

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