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Siege Survival: Gloria Victis – Recensione, anche i civili vincono le guerre

Siamo sempre stati abituati a vedere le guerre dal punto di vista dei soldati: la fatica, la paura, il sacrificio che questi uomini compiono è sempre molto appariscente ed encomiabile, ma loro non sono gli unici a mettere in gioco la propria vita per salvare la comunità di cui fanno parte. Oggi vi presentiamo Siege Survival: Gloria Victis, un gioco sviluppato da Black Eye Games in collaborazione con Fish Tank Studio, che mette in risalto i pregi e i meriti dei civili durante un assedio medievale nemico, ma partiamo subito con la recensione.

Aiutare la città dalle retrovie

Iniziando una nuova partita di Siege Survival: Gloria Victis verrete immediatamente catapultati in un mondo medievale durante un momento tragico: la vostra città è sotto assedio e ogni difesa sta lentamente cedendo il passo all’avanzata nemica. Voi controllerete Flint, un povero cittadino che è rimasto nel punto più alto del castello, l’unica parte non ancora completamente assediata, e dovrete fare del vostro meglio per resistere ed aiutare i soldati a contrattaccare. I tempi di gioco sono molto stretti, non potrete piangervi troppo addosso, ma anzi dovrete rimboccarvi subito le maniche e iniziare a lavorare per far sì che anche quell’ultimo barlume di speranza non si spenga. Comincerete quindi raccogliendo le macerie che potrete trovare in giro, costruendo il primo falò e un rudimentale banco da falegnameria per creare le prime risorse.

Siege Survival: Gloria Victis

Questo vi permetterà di cucinare un pasto caldo per Berthram, un altro civile rimasto lì con voi, e fargli superare lo shock della perdita della sua famiglia cosicché possa mettersi a lavoro anche lui e darvi una mano con le mansioni; dopotutto, quattro braccia sono sempre meglio di due! La prima cosa da fare sarà ripulire tutto e liberare il pollaio e il recinto dei maiali, questi infatti vi daranno giornalmente uova per sostentarvi e fertilizzante utile per poi, in futuro, quando sarete più organizzati, creare una coltivazione. Attenti, però, perché anche gli animali hanno bisogno di cibo, quindi dovrete essere molto cauti a dividere le varie razioni tra voi e loro, altrimenti vi toccherà abbatterli, azione che comunque vi garantirà dell’ottima carne da poter usare. Molto presto vi farà visita anche un soldato della guardia cittadina per accertarsi di chi è presente, chiedendo il vostro aiuto dato che al bastione servono quotidianamente approvvigionamenti, armi, armature e medicinali. Dovrete quindi pian piano creare vari altri banchi di lavoro specifici per poter craftare tutto ciò di cui necessitate.

Tuttofare di giorno, spia di notte

Ben presto, però, finirete le scorte a vostra disposizione, ed è qui che entriamo nella seconda fase del gioco. Infatti ogni giornata sarà scandita da due grandi momenti: dall’alba al tramonto vi dedicherete al lavoro e alla costruzione di cibo e oggetti, mentre durante la notte dovrete scendere nella parte assediata del castello a raccogliere materiali utili alla causa, oppure armi da poter inviare al fronte. Dovrete stare attenti, però, poiché i soldati nemici perlustreranno la zona e potrebbero sentire i vostri passi, o peggio vedervi, e di conseguenza venirvi ad uccidere. Cercate quindi di muovervi sempre nell’ombra, magari passando in punta di piedi nelle zone più pericolose, e raccogliete più oggetti possibili da riportare alla base. Un punto importante della vostra esplorazione sarà scoprire gli shortcut della mappa; questi vi permetteranno di esplorare nuove zone per trovare ulteriori risorse e materiali, avendo così anche una via più sicura e veloce per il ritorno.

Non appena sarete tornati con le nuove conquiste potrete mettervi al lavoro e cercare di migliorare in primis il deposito, che vi permetterà in questo modo di costruire nuove strutture, ed in secondo luogo anche tutti i vari banchi di lavoro. Infatti, così facendo otterrete la possibilità di creare nuovi oggetti e di consumare meno materiali, cosa che soprattutto in mid-game vi sarà estremamente utile. Per esempio, con il falò potenziato, potrete trasformare l’acqua sporca che raccoglierete in giro, in acqua potabile utile per voi e per i soldati al bastione, oppure potrete riparare il trabucco e partecipare più attivamente alla guerra lanciando massi e rocce. Infatti, oltre alle classiche statistiche a cui dover badare – fame, sete, fatica, salute e umore – dovrete stare attenti anche all’andamento della guerra perché, nell’eventualità che la vostra guardia cittadina venisse totalmente sbaragliata, perdereste ovviamente la partita.

Siege Survival: Gloria Victis

Per permettere ai soldati di vincere dovrete regolarmente spedire al bastione approvvigionamenti vari, medicinali, armi e armature che troverete durante le vostre esplorazioni notturne o che riparerete quando l’esercito ve le rimanderà indietro danneggiate. Inoltre, non appena avrete superato qualche giorno, sarete in grado di mandare i vostri cittadini in ricognizione durante la notte. Questo vi permetterà di ottenere informazioni utili sui soldati e sulle strategie nemiche, che daranno un vantaggio tattico sulla preparazione della difesa, al costo però dell’affaticamento di uno dei vostri personaggi, che quindi inizierà a lavorare molto più lentamente il giorno dopo, almeno finché non lo manderete a dormire.

I pericoli però non si presenteranno unicamente di notte; infatti durante il giorno potrà capitare che il nemico decida di bombardare il castello con massi lanciati dalle catapulte e dai trabucchi, oppure cercare un’offensiva con una pioggia di frecce infuocate. Dovrete ovviamente evitare tutto, magari riparandovi da qualche parte finché l’attacco non sarà finito, ma allo stesso tempo dovrete anche cercare di riparare al più presto ogni struttura che verrà danneggiata, per non dover perdere troppe risorse nel ricostruirle, o troppo tempo in cui non potrete progredire, e di conseguenza rischiare di morire di stenti.

Considerazioni conclusive in sede di recensione su Siege Survival: Gloria Victis

In conclusione di questa recensione possiamo dire che Siege Survival: Gloria Victis è un gestionale interessante, che riesce a porre un focus diverso su quella che può essere una guerra medievale; gli scenari – e in generale il lato estetico – appaiono convincenti, creando un ottimo senso d’immersività e rendendo il tutto più reale. Purtroppo, però, vive di tempi d’attesa un po’ lunghi tra un’azione e l’altra, che rendono molti momenti semplicemente delle grosse attese infinite senza la possibilità di fare nulla; sarebbe interessante se venisse inserito un sistema per pianificare azioni in modo da poter ottimizzare i tempi e non dover stare con le mani in mano. Carina però l’idea d’inserire un editor di scenari con cui, appunto, poter giocare situazioni sempre diverse e nuove, o magari crearne uno voi da zero e permettere al resto della community di provare a batterlo.

Siege Survival: Gloria Victis

Ultimo punto dolente si trova un po’ in generale nel gameplay, non particolarmente innovativo e fossilizzato sulla solita formula del videogioco gestionale a cui siamo ormai abituati da molti anni. Non che questo sia un grosso punto negativo, ma sicuramente gli sviluppatori di Black Eye Games in questo modo non cercano di attrarre nuovi giocatori al genere, preferendo concentrarsi sulla nicchia di persone che già è abituata e al genere. Sicuramente, però, non deluderà appunto i fan dei gestionali, soprattutto chi ricerca una sfida sempre maggiore, dato che fin da subito l’avventura non va per il sottile; e le condizioni vengono solo che aggravate nell’eventualità in cui provaste anche a battere il new game plus. Ricordiamo che Siege Survival: Gloria Victis sarà disponibile su Steam a partire dal 18 maggio. La stessa piattaforma che di recente sembra aver abbracciato l’idea di aggiungere al proprio catalogo delle esclusive console niente male.

Siege Survival: Gloria Victis

7

Siege Survival: Gloria Victis è un buon gestionale con elementi survival che piacerà sicuramente agli amanti del genere. Interessante soprattutto il fatto che il focus è posto sui cittadini comuni e sui loro compiti e lavori durante una guerra. Purtroppo, però, per il resto rimane abbastanza classico senza aggiungere niente di veramente innovativo al genere, ma continuando con la solita formula che ormai conosciamo bene. Piccolo punto a sfavore nella lentezza di alcune azioni, ma con un ottimo lato estetico che riesce a farvi immergere completamente nel gioco.

Leonardo Mesce
Nasce nel 1997 e fin da piccolo ha una grande passione per l'informatica trasmessagli da suo padre. Ottiene la sua prima console a 4 anni e si innamorerà molto velocemente di quel mondo, ampliando poi i suoi interessi anche verso fumetti, film e serie tv. Grande appassionato del mondo Pokémon e The Legend of Zelda.

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