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Sony Japan Studio: anche Gavin Moore lascia la software house

Attraverso il proprio profilo Twitter, Gavin Moore, ha annunciato di aver lasciato Sony Japan Studio. Lo sviluppatore, fra le altre cose director del platform Puppeter, ha lavorato per 24 anni in Sony e 18 in Sony Japan Studio, si tratta perciò di uno sviluppatore dalla lunga carriera. Non è chiaro il motivo dell’abbandono e quali saranno i suoi prossimi progetti, ma è possibile ipotizzare che sia legato alla recente ristrutturazione interna.

Il tweet è accompagnato da una scena del monologo finale di Blade Runner, di Ridley Scoot, l’iconica pellicola cyberpunk. Lo sviluppatore ci ha tenuto a sottolineare che gli mancherà lo spirito di cameratismo e di squadra che si respirava. Non ci resta che attendere per scoprire il futuro della sua carriera.

Non si tratta del primo abbandono subito dalla software house, infatti, in seguito alla già citata ristrutturazione interna, molti altri importanti sviluppatori hanno lasciato. Citiamo Nicolas Doucet, Junya Okura, Shunsuke Saito, Keiichiro Toyama, Maasaki Yamagiwa, Teruyuki Toriyama, Masasi Yamamoto. Si trattano di volti importanti, che hanno lavorato a titoli del calibro di Bloodborne e Gravity Rush.

La ristrutturazione ha lo scopo di concentrare molte più energie sul Team Asobi, sviluppatori di Astro’s Playroom e Astrobot Rescue Mission. A quanto pare si è trattata di una mossa messa in atto dai vertici senza il supporto della base, che ha generato molti malcontenti interni.

Lo studio, è nato negli anni ’90, con l’obbiettivo di supportare Sony nel suo debutto sul mercato console. Ha fra gli attivi diversi titoli importanti, oltre ai già citati Bloodborne e Gravity Rush, citiamo anche The Last Guardian e Everybody Golf VR.

La software house continuerà ad esistere, ma molti sviluppatori sono stati dirottati sul Team Asobi. Naturalmente noi ci auguriamo sia che possa trattarsi di una scelta strategica azzeccata per Sony Japan Studio (anche in seguito agli abbandoni come quello di Gavin Moore), sia che gli sviluppatori che se ne sono andati riescano a trovare una nuova occupazione che li soddisfi.

Fonte:
Christian Sensi
Classe 1998. Appassionato di moltissimi medium, quello del videogioco lo accompagna da più tempo. Ha liberato principesse, ucciso draghi, salvato il mondo svariate volte e non ha intenzione di smettere. Si cimenta con i gunpla conseguendo risultati altalenanti, ma a lui non frega niente e continua lo stesso.

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