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Sony XR55A80J – Recensione del televisore OLED

Fra nuove generazioni di console e tecnologie in costante evoluzione, il mondo dei televisori ha avuto nel corso degli ultimi anni un’impennata non indifferente, con infatti moltissime aziende che hanno avuto di lanciare dei prodotti di fascia alta a prezzi sempre più accessibili. Ovviamente, ci sono ancora scelte maggiormente economiche rispetto agli OLED, ma per gli utenti che cercano un risultato strabiliante dal punto di vista della fedeltà dei colori e dei neri assoluti, si tratta ancora di uno dei punti più alti (in quasi tutti i casi) che il mercato riesce a offrire. Di quest’idea è stata Sony, che ha portato sul mercato i nuovi televisori XR55A80J con questo tipo di pannello, di cui vogliamo parlarvi nel corso di questa recensione.

Elegante e di qualità

Il televisore Sony XR55A80J di cui vi parliamo in questa recensione fa in realtà parte di una serie formata da tre modelli, visto che si aggiungono XR-65A80J (qui il link per l’acquisto) e XR-77A80J (qui il link per l’acquisto), come suggeriscono i nomi rispettivamente da 65 pollici e da 77 pollici. Per quel che riguarda il modello su cui abbiamo avuto modo di mettere mano, si tratta di un prodotto che già fuori dalla confezione – ben strutturata e pronto a proteggerlo da graffi e urti – si presenta con un design alquanto elegante, con bordi laterali di 8 mm che arrivano a 10 mm in basso, sicuramente non il massimo come sottigliezza, ma comunque gradevoli da vedere. Il dispositivo si regge su un totale di due piedini in metallo rifiniti in gomma, che possono essere posti in tre diverse posizioni per adattare leggermente l’articolo alla propria postazione, ottenendo in ogni singolo caso un risultato stabile.

XR55A80J

Troviamo un totale di 4 porte HDMI, 3 che si affacciano verso il basso, e una nella parte sinistra. buon setup per la gestione dei cavi, con due di queste che offrono la tecnologia 2.1, il che permette di collegare console di nuova generazione (e non solo) senza ricorrere ad adattatori. Ovviamente, quello che si fa notare subito quando si accende il dispositivo, è la qualità di visualizzazione davvero eccelsa, che può essere anche migliorata con le giuste impostazioni, su cui torneremo dopo. Il pannello OLED 4K, seppur non offra le potenzialità degli OLED EVO di Sony, è in grado di far rimanere a bocca aperta chiunque provenga da ulteriori soluzioni, e riesce a competere con la fascia alta di riferimento a cui il Sony XR55A80J di cui vi parliamo in questa recensione punta.

Seppur con una luminosità media di “solo” 750 nits, i neri risultano davvero assoluti, e una delle migliori qualità di questo pannello è il suo angolo visualizzazione, che gli permette di essere inserito con ottimi risultati anche in ambienti abbastanza grandi, ottenendo comunque un ottimo effetto grazie all’alta risoluzione e al pannello OLED e all’HDR. C’è da specificare che per stanze davvero enormi potrebbe essere il caso di valutare l’acquisto delle due versioni più grandi, seppur queste costino ovviamente di più rispetto all’XR55A80J. Resta anche da specificare che, nonostante una qualità abbastanza buona, non siamo davanti a un sostituto di una soundbar di qualità, e di conseguenza potrebbe trattarsi di un altro acquisto da considerare.

Funzionalità da tenere d’occhio

Uno dei punti di forza di questo gioiellino è il Cognitive Processor XR inserito all’interno, un dispositivo targato Sony che permette una mare di miglioramenti grazie all’IA, che se messi a paragone con la visualizzazione classica si fanno davvero notare. Questa è in grado di analizzare le immagini che vengono proiettate su schermo per migliorarle con quella che viene chiamata nelle impostazioni Reality Creation, non che le moltissime impostazioni si riducano solo a questo. Dettaglio da considerare è che sia con i pre-set inseriti, sia con il setup di base quando si estrare il televisore dalla scatola, è possibile ottenere risultati ottimi nelle impostazioni anche per gli utenti che non vogliono perdere molto tempo col tutto.

XR55A80J

Con i 120 Hz e il tempo di risposta quasi istantaneo, i contenuti sportivi risultano un piacere da guardare, assieme a quelli dove c’è una dose di azione non indifferente, con ancora una volta i giusti filtri che possono migliorare il tutto. Mentre purtroppo il VRR tarda ancora ad arrivare grazie a un dovuto update, visto che è stato promesso, il televisore viene classificato come “Perfect for PlayStation 5“, e fornisce infatti un ottimo risultato anche per i videogiocatori sfruttando il 4K a 120 Hz (due qualità però non ancora supportate da molti giochi). C’è da dire che utilizzando l’HDR si aumentano notevolmente i tempi di risposta, ma nulla che possa pesare all’infuori dei giochi frenetici e competitivi, per cui ovviamente impostazioni di questo tipo e un TV come l’XR55A80J non sono poi così adatti.

Il comparto software sia stato particolarmente curato dalla compagnia anche grazie al sistema operativo Google TV, che permette l’inserimento di moltissime app utili, con anche nuove che vengono continuamente inserite e risulteranno per molto tempo compatibili con questo TV, seppur i 16 GB di memoria di archiviazione presenti possano finire con abbastanza velocità. Chiudiamo questa recensione specificando che il telecomando fornito in dotazione, seppur non brilli come estetica e funzionalità – risultando invece apparentemente molto resistente – offre le principali scorciatoie utili per una smart TV di questo tipo.

Sony XR55A80J

9

Il Sony XR55A80J è un TV davvero ottimo con pochi compromessi, seppur non si presenti a un prezzo particolarmente accessibile, proprio come gli altri due modelli presenti nella serie del colosso nipponico. Fra un pannello OLED di qualità e un supporto lato software davvero eccelso, il dispositivo dal design può essere inserito in pressoché qualunque ambiente, e non richiede neanche obbligatoriamente l'utilizzo di una soundbar.

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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