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Soulja Boy ha acquisito Atari e vuole venderla? Risponde la compagnia

Il rapper Soulja Boy e i videogiochi non dovrebbero neanche appartenere alla stessa frase, eppure l’artista non riesce a fare a meno di spararle grosse: ora a quanto pare “ha acquisitoAtari e intende “venderla”. Le virgolette, come ci ha abituato lo scapestrato rapper, sono ormai divenute d’obbligo: non è infatti il suo primo tango con i videogiochi.

Già in passato ha cercato di sbancare nel mercato delle console portatili con la propria piattaforma, piena di titoli di cui non detiene i diritti e di emulatori con cui giocarli. Ovviamente, non sono mancate le querele da parte dei veri manifattori di console. Ora, l’artista di Atlanta, asserisce di essere in possesso della compagnia videoludica.

«Ho acquisito Atari,» dichiara Soulja Boy, prima di parlare di “venderla”. «Possiedo la Atari dei videogiochi,» per quanto si possa tradurre la frase in modo sensato. «Stiamo per vendere la compagnia per… 140 milioni di dollari,» prosegue poi l’artista di Atlanta, che non è nemmeno estraneo all’imprenditoria in toto.

Ricordiamo infatti che, nelle sue bizzarre imprese finanziarie, Soulja Boy ha venduto orologi, ha ricevuto diecimila dollari per i suoi versi nei brani altrui e ha triplicato i profitti della sua compagnia di sapone, The Soap Shop, durante la pandemia. In più, si diletta anche come aspirante pugile. Insomma, le premesse per un trionfo nel settore videoludico sembrerebbero esserci tutte.

Atari non ha tardato a commentare in merito, e visti i trascorsi di Soulja Boy con i videogiochi abbiamo dubitato in qualcosa di diverso da una sonora smentita (qui sopra). Diremmo che questa è la notizia più strana della settimana, ma giusto ieri abbiamo aperto la giornata parlando di un giocatore di League of Legends e del suo arresto. Cose che capitano.

La prima “console” di Soulja Boy risale al 2018, ma il 31 dicembre di quell’anno Nintendo lo ha obbligato per vie legali a ritirarla dal mercato, redirezionando il sito ufficiale allo store di Nintendo 3DS. Prima del ritiro forzato, il rapper ha dichiarato che la piattaforma avrebbe supportato Fortnite (subito prima di un’altra smentita). La nuova piattaforma, o presunta tale, risale a quest’anno.

Ora, abbiamo la risposta ufficiale ed è sarcastica esattamente quanto ci saremmo aspettati: «Sappiamo che essere il nostro amministratore delegato è il lavoro perfetto per tutti, ma quest’onore spetta a Wade Rosen.» La smentita è arrivata appena dopo la prima stesura dell’articolo: certo che c’è voluto poco! Lasciate una F nei commenti, grazie.

Fonte:
Alessandro Bozzi
Classe 1989, viene introdotto ai videogiochi dal padre durante l'età prescolare con DuckTales: The Quest for Gold su DOS (dopo essersi innamorato dell'omonima serie animata) in veste di spettatore. Inizia a giocare con Boulder Dash con un polveroso Commodore 64. Al decimo compleanno esordisce nel gaming moderno con Crash Bandicoot 3: Warped, per poi perdersi nel mondo Nintendo con Pokémon Versione Oro. La ricerca di uno sbocco professionale per la sua passione videoludica lo ha portato su GameLegends.

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