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Spiel 2021: report del quarto giorno della fiera di Essen

Il nostro quarto ed ultimo giorno ad Essen Spiel 2021 ci ha visti impegnati con 5 titoli, che vanno ad aggiungersi ai numerosi boardgame che abbiamo provato e analizzato nei precedenti tre giorni di fiera. Andiamo quindi a scoprire cosa ci ha riservato in fine la fiera tedesca!

Reiner Knizia: The Siege of Runedar

La nostra giornata inizia al booth degli spagnoli di Ludonova, per provare il nuovo titolo di Reiner Knizia: The Siege of Runedar. Si tratta di un titolo cooperativo in cui 1-4 giocatori combattono contro le orde di orchi, goblin e troll che assediano la fortezza. La scatola costituisce la plancia di gioco ed include qualche elemento 3D come mura, torri e blocchi di roccia allineati a formare un tunnel. Le finezze estetiche terminano qui perché il resto della componentistica è piuttosto trascurato, a partire dalle illustrazioni (bruttine) alla palette dei colori troppo omogenea e tendente  verso il marrone, per terminare con gli standees (non che ci sia nulla di male, ma da un titolo da 50 euro ci saremmo aspettati qualche miniatura).

The Siege of Runedar

Il gioco è un deck-building con un piccolo twist: il mazzo di ciascun giocatore è composto sempre da 12 carte, numero che non varia nel corso della partita. Al momento dell’acquisto di una nuova carta, infatti, il giocatore dovrà eliminarne una dalla propria mano. Lo scopo del gioco è quello di resistere all’assedio degli orchi portando in salvo quanto più oro possibile dalla tesoreria del castello: in caso di vittoria infatti si assegna anche un punteggio in base al numero di pepite messe in salvo. Oltre agli evidenti difetti estetici, il gioco non ci è piaciuto: Siege of Runedar ci è sembrato ripetitivo e prevedibile, e l’unico elemento di novità introdotto (la meccanica delle carte nuove che sostituiscono le vecchie) non riesce purtroppo a renderlo interessante. Nutriamo inoltre parecchi dubbi sulla rigiocabilità del titolo: lo sviluppo della partita è sempre lo stesso, le carte acquistabili sono tutte simili fra loro, non ci sono variabili nel setup, né elementi che cambiano di partita in partita (come classi dei personaggi o abilità speciali). La prova ci ha annoiato, e sospettiamo inoltre di aver praticamente già visto tutto ciò che il gioco ha da offrire.

Voto: 3/10

Skytear Horde

La nostra giornata prosegue al booth di PVP Geeks per provare Skytear Horde, uno spin-off standalone di Skytear che prossimamente arriverà su Kickstarter. A differenza del fratello maggiore, questo è un gioco di sole carte, senza miniature né mappa esagonata. Si tratta di un titolo cooperativo in cui 1-2 giocatori devono resistere agli assalti di orde di mostri e contrattaccare per distruggere i portali da cui emergono. Per farlo, utilizzeranno il mazzo a loro disposizione contenente personaggi e magie, giocando carte dalla propria mano e posizionando attentamente le truppe, in modo da fronteggiare le minacce che si paleseranno.

Skytear horde

La trovata geniale è che nel turno non c’è una fase in cui si ottengono nuove carte: la pesca (di una singola carta) avviene soltanto uccidendo un nemico. Ciò ha dei risvolti notevoli sul gameplay: i personaggi a nostra disposizione sono di fondamentale importanza, se rimaniamo senza truppe la partita è persa perché non avremo modo di pescare altre carte (a meno che non riusciamo ad eliminare un mostro con i danni diretti delle magie).

Il livello della sfida è alto da subito, sin dai primi turni è stato necessario gestire i due eroi della mano iniziale in modo accorto, facendogli affrontare nemici alla loro portata (per ottenere altre carte dalla loro eliminazione) ma al tempo stesso cercando di non farci uccidere, almeno finché non abbiamo truppe fresche in mano con cui rimpiazzarli. Tutto ciò avviene mentre giochiamo carte che danno bonus agli eroi, cercando di qualche combo e proteggendo il nostro castello dagli attacchi nemici (anche perdere l’ultimo segnalino “salute” del castello comporta la sconfitta dei giocatori).

Siamo rimasti piacevolmente colpiti dal titolo, ne seguiremo senz’altro gli sviluppi in attesa che inizi la campagna Kickstarter.

Voto: 7.5/10

Mosaic

Il quarto giorno di questa Essen Spiel 2021 si dimostra decisamente proficuo: testiamo infatti un altro prototipo, stavolta si tratta di un Kickstater già finanziato (e che ha riscosso notevole successo): abbiamo avuto l’onore di giocare a Mosaic nientemeno che con il mitico Glenn Drover.

Mosaic

Mosaic è un titolo di civilizzazione giocabile in meno di due ore: alla guida di una popolazione, ogni giocatore deve costruire città e villaggi espandendosi nella mappa dell’Europa, sviluppare tecnologie, erigere meraviglie, adottare diverse forme di stato e naturalmente contendersi militarmente il controllo delle regioni.

C’è davvero poco da dire, il gioco riesce a mantenere tutte le sue promesse risultando breve ed appagante. Pur avendo poche regole, le partite sono sempre diverse grazie alla varietà di carte disponibili, le azioni dei giocatori si susseguono rapidamente ed i turni procedono incalzanti, lasciando poco spazio al downtime.

Sono interessanti le possibilità di scoring aggiuntive, riportate sulle carte che è possibile ottenere durante la partita.

Voto: 8/10

Bios Mesofauna

Durante questa stupenda giornata finale di fiera, non ci facciamo scappare la possibilità di sederci al tavolo di Bios: Mesofauna insieme al suo autore Phil Eklund. Nel Mesozoico, le prime forme di vita popolano la terra e lottano per la sopravvivenza. Sequel standalone di Bios: Megafauna, questo Mesofauna offre anche la possibilità di essere combinato con il precedente in un unico gioco. Se in Megafauna eravamo alle prese con i dinosauri, in Mesofauna dobbiamo far prosperare gli insetti ed i piccoli organismi che abitavano la terra.

Bios

Ha un regolamento  complesso, con varie regolette ed eccezioni da ricordare (ma conoscendo lo stile dell’autore, ci saremmo stupiti del contrario), il titolo ci ha fatto comunque un’ottima impressione.

È un gioco che combina meccaniche di piazzamento e gestione di carte: ogni specie animale che otteniamo ci fornisce un’azione ulteriore da compiere nel nostro turno. Il problema è che i nostri animaletti devono trovare il loro spazio nell’ecosistema, trovando delle prede di cui nutrirsi (se carnivori), occupando zone ancora disponibili (se erbivori) oppure entrando in competizione con altre forme di vita che occupano la stessa zona.

Al termine della partita, Phil ci spiega che il titolo non è ancora uscito ma è preordinabile dal sito di Ion Game Design.

Voto: 7/10

Il bottino del quarto giorno di Essen Spiel 2021

Il nostro bottino di oggi consiste in due titoli della Oink Games: Luna Adventure, dallo stesso autore di Deep Sea Adventure che abbiamo già apprezziamo molto, e Dungeon of Mandom XVIII (si tratta di un reskin di Welcome to the Dungeon).

Con questo quarto giorno termina la nostra avventura ad Essen Spiel 2021: siamo felicissimi di aver provato titoli così belli (a parte la delusione di Knizia). Nel salutarvi, vi invitiamo a lasciare un like alla nostra pagina facebook e a leggere, se ve li siete persi, i report del giorno 1, giorno 2 e giorno 3!

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