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Sport virtuali ed eSport: quali le differenze e quali i punti di forza fra i due settori

Sport e gioco sono assolutamente due elementi molto radicati nella cultura italiana. Spesso si fondono per dare vita a videogiochi, in epoca moderna, o a giochi da tavola e di strategia come il Subbuteo nel passato. Grazie alle innovazioni del digitale e nelle comunicazioni wireless sono altresì nati altri intrattenimenti, e molti di questi stanno aprendosi anche alla realtà virtuale. Parliamo di eSport e sport virtuali, che non sono la stessa cosa, ma esprimono entrambi il riuscitissimo connubio fra sport e tecnologia.

Sport virtuale: “discendente” del gioco PC calcio

Una premessa doverosa e utile da fare prima di addentrarsi nel mondo sportivo virtuale e digitale è quella con cui chiarire la differenza fra sport virtuale ed eSport. Lo sport virtuale infatti non prevede la presenza di alcun giocatore reale e non esiste quindi una vera e propria competizione fra giocatori. Il gioco si svolge tramite algoritmi o generatori di numeri casuali che decreteranno la vittoria di una delle squadre o degli atleti virtuali. Molti amanti del calcio e dei videogame ricorderanno sicuramente il gioco di calcio manageriale PC Calcio, in auge soprattutto a fine anni ‘90, prodotto da Dinamic Multimedia e distribuito in Italia da De Agostini, in cui l’utente era impegnato nella gestione di un club: acquisti e cessioni, convocare giocatori e schierarli in campo. Proprio nel gioco manageriale di calcio pubblicato nel ‘98, si era già avuto modo di “vedere” un algoritmo a decidere le sorti della partita: PC Calcio può quindi essere considerato un antenato dell’attuale fenomeno in crescita degli sport virtuali.

eSport: giocatori reali a sfidarsi con un joypad o un visore. Italia di PES campione d’Europa

Stesso settore, stessi schermi e addirittura stessi supporti, ma interpreti diversi. Se infatti nello sport virtuale a “scendere in campo” è uno o più algoritmi, nell’eSport a prendere il controllo delle sorti di una squadra o atleta è una persona in carne e ossa. Si tratta quindi di una vera a propria competizione, che è stata riconosciuta come sportiva soltanto negli ultimissimi anni. Tanto che la nazionale italiana di eFoot ha una pagina dedicata sul sito della Federazione Italiana Giuoco Calcio, e sul cui sito il presidente federale Gabriele Gravina ha espresso i migliori complimenti per la vittoria dell’europeo di eFoot 2020. In particolare l’eSport sta beneficiando delle continue innovazioni tecnologiche, e non hanno tardato ad arrivare giochi che sfruttano la realtà virtuale, rendendo l’esperienza altamente sensoriale.

Il connubio sport e videogiochi sembra avere un potenziale che ormai ha tutto il supporto tecnologico possibile per liberarsi. Inoltre l’apertura di movimenti sportivi ufficiali che hanno riconosciuto questi videogiochi come sport, ha fatto sì che anche gli investimenti dei produttori software siano aumentati per permettere ai giocatori una giocabilità senza precedenti. Non è un caso che recentemente si sia parlato della presenza degli eSport anche alle prossime Olimpiadi in Francia del 2024, che ci saranno comunque, ma avranno una categoria a parte: Olympic Virtual Series.

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