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Squid Game, LeBron James non apprezza il finale, l’autore risponde”

Durante un panel, la superstar dell’NBA LeBron James ha recentemente condiviso il suo parere riguardo a Squid Game, la serie Netflix che sta riscuotendo molto successo, ma il giocatore ha confermato che di non aver apprezzato il finale e di tutta risposta, il creatore del serial coreano Hwang Dong-hyuk ha detto la sua al cestista.

Durante un’incontro con il giocatore dei Lakers, in uno scambio d’opinioni ha fatto sapere di non aver apprezzato affatto la conclusione della serie televisiva (più in basso potete trovare una ripresa del momento con eventuali spoiler, perciò procedete con cautela).

Hwang Dong-hyuk, il creatore di Squid Game, durante un’intervista ha chiarito che lui rispetta la posizione di LeBron James, ma non cambierebbe nulla del finale.

Rispetto LeBron e sono grato che abbia guardato l’intera serie. Ma non cambierei il finale. Questo è il mio finale. Se lui ne vuole uno che possa dargli soddisfazione, allora può farsi da solo il seguito.

https://twitter.com/kylegoon/status/1448166424967450627?s=20

LeBron e AD espongono i loro pareri su Squid Game e per un attimo perdo la mia professionalità.

L’intervistatore ha anche chiesto all’autore coreano se avesse, in risposta, guardato Space Jam New Legends, il nuovo film con i Looney Tunes in tecnica mista dove LeBron è protagonista, ma senza ottenere una risposta. Cliccando su questo link trovate la nostra recensione al film.

Hwang ha parlato anche di quanto la sua vita sia cambiata dall’uscita di Squid Game. Nonostante ci possa essere il sentore generale che ora lui nuoti nell’oro, il caso è molto diverso.

Non sono così ricco. Ho abbastanza soldi da mettere il cibo sulla tavola. Netflix non mi sta offrendo nessun bonus, mi sta pagando secondo il contratto accordato.

Stando a dei recenti report, il valore della serie coreana è schizzato alle stelle, dimostrando come un singolo successo possa far significare una fortuna per la compagnia di streaming.

Fonte:
Giulio Bruschini
Podcaster, aspirante speaker radiofonico e appassionato di musica e cinema, meglio non iniziare una conversazione sulla sindrome dell'età dell'oro e della cultura retro o si finisce in un'infinita tana del bianconiglio tra vaporwave e hauntology...e Max Headroom.

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