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Starfield, dopo il rinvio il papà di God of War attacca Spencer: “Fai schifo”

Nel corso della giornata di ieri, Bethesda ha annunciato il rinvio di Starfield e Redfall al 2023 e il papà di God of War non l’ha presa benissimo, arrivando addirittura ad attaccare Phil Spencer, il boss di Xbox. David Jaffe ha, addirittura, invitato l’ex direttore operativo di Microsoft Game Studios ad andare in terapia.

Ecco le sue parole, pronunciate nel corso del podcast che tiene sul suo canale YouTube:

Fai schifo, Phil Spencer. Sei me quando avevo 28 anni. Sapevo di poter progettare, sapevo di poter avere idee commerciali, almeno in quel periodo, il mio cervello era collegato direttamente allo spirito del tempo. Mi ci sono voluti sette, otto, nove mesi per capire di non essere in grado di produrre un gioco, per non parlare, poi, di un gioco per il quale stavo anche dirigendo i lavori. Questo mi ha permesso di capire che ci sono cose in cui siamo bravi, magari anche grandiosi, e cose che non siamo in grado di fare. Entra in terapia, Phil. Non sei bravo nel tuo ruolo. Semplicemente non lo sei, non sei la persona giusta per quel ruolo. E quello che è successo con Bethesda non può essere una coincidenza.

https://www.youtube.com/watch?v=FqPfZBfjt4kLe parole che il papà di God of War ha destinato a Spencer, dopo la notizia del rinvio di Starfield e Redfall al 2023, sono dure. Decisamente troppo dure, e se n’è accorto lo stesso Jaffe che, nel corso dello stesso podcast, ha aggiustato il tiro. Più o meno:

Non licenziate Phil Spencer, è un visionario. Adoro l’idea del Game Pass e se qualcuno riuscisse a farlo ragionare, potrebbe diventare la persona giusta in grado di guidare un movimento artistico assolutamente meraviglioso per i videogiocatori. Ma se non riesce a capirlo, si tolga di mezzo e assuma qualcuno in grado di guidare lo sviluppo… Sei così vicino, Phil. Il tuo piano è solido, la tua organizzazione è solida quando si tratta di questi studi, ma non puoi gestirlo. Non puoi farlo.

Fonte:
Raffaele Palmieri
Videogiocatore dalla nascita: al posto del biberon, stringevo tra le mie manine un controller del NES. Nintendaro per scelta, tradisco il mio grande amore costantemente con Sony e Microsoft.

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