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Super Seducer 3 – Recensione, realizzare i sogni erotici in pochi passi

Super Seducer è uno di quei videogiochi che fin dalla sua pubblicazione ha fatto moltissimo parlare di sé sotto svariati aspetti, sia interni che, ovviamente, esterni al titolo stesso. L’interesse generale, andando oltre tutte le implicazioni individuali e soggettive del caso, si è originato proprio intorno agli intenti di questo progetto e al modo in cui la sua realizzazione ha avuto luogo. Richard la Ruina si è lanciato in tutto questo dispensando consigli ed entrando ben presto nell’immaginario quotidiano di moltissime persone con un lavoro che, sorvolando sulle varie trovate e lo stile generale, sicuramente ha colto nel segno coi suoi “obbiettivi”. Certamente ci sarebbe da affrontare una discussione di un’ora in merito al modo in cui questi consigli sono stati dispensati nel tempo, anche perché la cosa è andata avanti, complici anche le risposte del pubblico. É stata proprio la leggerezza e la stranezza di alcune scelte, comunque, a far entrare questa serie nella memoria di coloro che ne hanno sentito parlare. Con questo Super Seducer 3 la situazione non cambia molto dal passato, cercando di ampliarsi e offrendo spunti anche nuovi, pur mantenendo pienamente lo spirito precedente, adesso disegnato anche da una consapevolezza più palese verso la fama ottenuta in questi anni.

L’idea alla base di Super Seducer 3 è sempre la stessa, si tratta di un’esperienza che vuole porsi degli obbiettivi pedagogici, vuole tentare di insegnare a chi vi si avvicina come approcciare le ragazze, come parlare con loro e, sostanzialmente, come portarsele a letto. Si tratta di un vero e proprio manuale di seduzione che vi proietterà in situazioni con dialoghi a scelta multipla in cui dovrete “rimorchiare” in relazione sia al contesto in cui vi trovate, sia alla persona che avete davanti, sia in base al rapporto che avete con questa persona. La struttura non cambia quasi per nulla dal passato, con un videogioco costruito sempre in FMV (quindi scene al cui centro troviamo più o meno sempre Richard e altri attori e comparse), con una serie di possibilità di scelta che possono condurre a più sviluppi.

Le metodologie espositive di questo Super Seducer 3 restano alla base di un’esperienza alternante momenti estremamente leggeri, a momenti anche seri, in cui è sempre bene tener presente che quanto esplicato potrebbe non rispecchiare la specificità dell’essere umano, in una schematizzazione a tratti finanche limitante.

Super Seducer 3

Sarai un seduttore in questo nuovo capitolo?

Super Seducer 3 sviluppa le sue potenzialità in due modi: con una serie di situazioni nelle quali il giocatore dovrà, attraverso le scelte di dialogo a disposizione, interagire col sesso opposto, e attraverso i consigli che mano a mano verranno impartiti dal buon Richard in base a queste scelte. La dinamica dei consigli (anche qui impartiti da una stanza distaccata ed onnisciente nella quale le varie inquadrature si soffermeranno sulla rappresentazione di una sorta di “harem” annoiato) è un qualcosa che ritorna in ogni capitolo, ed è ovviamente centrale negli intenti che questo gioco si prefigge fin dall’inizio. Ad ogni scelta non equivale soltanto un passo in avanti nell’approccio, ma anche una nuova “perla di saggezza” di Richard, che verrà elargita sia se la mossa sarà giusta, sia se sarà sbagliata. Questi consigli si pongono al di sopra di tutto, anche dell’azione del titolo stesso, tagliando ogni specifico momento attraverso lo stile pseudo-pedagogico del suo fautore, e arrivando ad incorniciare non soltanto le scelte di seduzione, ma anche quelle di dialogo, andando quindi a toccare anche altre sensibili dimensioni del rapporto col prossimo.

Come scritto sopra, Super Seducer 3 basa tutto sulle scelte attuabili in game. Queste, oltre ai vari suggerimenti, possono condurre a sviluppi folli e cringe, con scene volutamente strane ed eccessive che, almeno in alcuni frangenti, riescono a strappare un sorriso. Essendo un gioco sulle “chance”, avremo a nostra disposizione più finali da sbloccare, ed è possibile farlo sia attraverso la propria esperienza personale, sia seguendo passo passo i suggerimenti di Richard, sempre pronto a chiarire il proprio punto di vista in merito.

Il titolo dunque si divide in diverse sezioni. La prima è Storia ad episodi, in cui avremo vari capitoli autoconclusivi, costruiti intorno a situazioni differenti, con approcci differenti, tutti però legati a uno stesso univoco obiettivo sessuale. Potremmo tentare di rimorchiare in palestra, in un supermercato, fare cose a tre, entrare nei panni di qualcun altro… Ognuno di questi non sarà disponibile fin da subito, con l’obbligo di affrontarli tutti passo passo per poter sperimentare il gioco in toto. Alla fine di ogni livello, poi, la vostra abilità verrà marchiata con un voto e un’etichetta precisa. Seguono poi il Libro dei consigli, in cui vengono raccolti, mano a mano, tutti i consigli che si ricevono nel corso delle varie esperienze, per poi poterli liberamente e direttamente consultare, ed Extras (qui troverete alcuni piccoli extra, come i promo dei capitoli precedenti, o in altre lingue, o le scene tagliate, o i migliori finali raggiungibili in ogni situazione).

Super Seducer 3

Un aspetto che resta curioso in questo Super Seducer 3, è la sua rigiocabilità. Al termine di ogni livello comparirà a schermo, in maniera estremamente schematica, una sorta di diagramma di tutte le scelte possibili in quel livello specifico, e di tutte le possibili strade che avrebbero potuto essere affrontate. Questo resta uno degli elementi che, soprattutto all’inizio, può destabilizzare un minimo, incuriosendo a continuare non soltanto per sé stessi, ma anche per vedere dove il gioco riesce ad andare a parare, pur nell’eventualità in cui si sbagliasse ogni singolo dialogo.

Super Seducer 3 e le sue inquadrature

Lo stile di Super Seducer 3 resta lo stesso identico di prima. Si tratta di scene in cui la macchina da presa si concentra sempre sulle curve e sui dettagli sexy della ragazza in questione e delle comparse, con zoom e campi americani estremamente mirati e piuttosto ripetitivi, finanche stucchevoli dopo un po’. Il modo in cui tutto questo viene girato resta piuttosto raffazzonato, soprattutto quando si comincia a notare il modo in cui i movimenti di macchina e le immagini vengono costruiti, la ripetitività del montaggio, la strane angolazioni di ripresa, le scenografie a tratti spoglie e abbastanza asettiche, le varie pubblicità palesi, la staticità storta della macchina da presa, e soprattutto lo stile della recitazione piuttosto forzosa e alle volte curiosamente surreale. Certo, a compensare il tutto abbiamo Richard e la leggerezza con cui tiene in piedi ogni cosa, comprendendo che il più delle volte il modo in cui alcune sequenze vengono realizzate è volutamente particolare.

Questo Super Seducer 3 resta, dunque, un esperimento particolareggiato da intenzioni facilmente leggibili, pur nel loro essere non condivisibili, e forse utili per un pubblico ben preciso. Il tutto disegnato da uno stile che scherza continuamente con esagerazioni volute e scelte estremamente consapevoli del loro messaggio, messaggio che negli anni è diventato un vero e proprio marchio di fabbrica, un sottile filamento attraverso il quale questo videogioco comunica, direttamente o indirettamente, con la sua community di appassionati senza troppo prendersi sul serio.

Super Seducer 3

6.5

Con questo Super Seducer 3 si torna a parlare di approcci con l'altro sesso, in una messa in scena generale che a tratti dispensa suggerimenti e consigli anche interessanti, e a tratti ci scherza anche su, palesando un legame diretto sia con una community precisa, sia con tutti coloro che volessero di tentare di approcciare il tutto per la primissima volta. La struttura del gameplay resta la stessa, in un FMV con scelte multiple in sviluppi sexy, e surreali, realizzato attraverso un tratto che si fa immediatamente raffazzonato ma comunque abbastanza sincero. Il tutto accompagnato dalla leggerezza del suo fautore, il quale riesce a muovere i fili, pur nella superficialità generale di alcuni elementi compositivi, con una leggerezza ancora oggi indecifrabile.

Nicholas Massa
Adora i videogiochi e il cinema fin dalla più tenera età e a volte si ritrova a rifletterci su... Forse anche troppo. La scrittura resta un'altra costante della sua vita. Ha pubblicato due romanzi (a vent'anni e venti quattro) cominciando a lavorare sul web con varie realtà editoriali (siti, blog, testate giornalistiche), relazionandosi con un mondo che non ha più abbandonato.

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