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Sword Art Online: Alicization Lycoris – Recensione del titolo Bandai Namco

L’attesa nei confronti di Sword Art Online: Alicization Lycoris è finalmente giunta a una conclusione. In seguito a un rinvio di due mesi, causato dalla situazione in relazione al Covid-19, e allo stato di emergenza affrontato di recente, i lavori intorno al titolo erano stati rallentati. Adesso i ragazzi di Aquaria sono riusciti a riunire tutti i puntini, fino a portare sugli scaffali un progetto che si vede completo in ogni aspetto. Certamente quando si parla di Sword Art Online, non possiamo non nominare Reki Kawahara, fautore della serie di light novel dalla quale s’ispirano tutti i lavori successivi: serie anime, film e videogiochi. Parlando di quest’ultimo ambito, nel corso del tempo abbiamo assistito alla nascita di una vera e propria serie di videogiochi che, a partire da Sword Art Online: Infinity Moment (su PSP), non ha mai smesso di crescere, tentando, con i titoli successivi, di trasformarsi al fine di creare sempre esperienze all’altezza dell’amore degli appassionati.

Piano, piano…

Con Alicization Lycoris ci troviamo davanti a un lavoro che senz’altro attinge dall’opera cartacea “Sword Art Online: Alicization”, senza però attaccarsene completamente. Si tratta di una base forte, dal punto di vista narrativo, ma senza limiti di sorta. Il gioco, infatti, partendo da una storia che i fan conoscono, ne trasforma alcune dinamiche, conducendo a strade inedite che sorprendono. Fin dal principio il giocatore si ritrova letteralmente catapultato all’interno dell’azione, in uno scontro che ha tutte le caratteristiche tipiche di un “duello finale”, anche se non assistiamo ad una vera e propria introduzione, soprattutto dal punto di vista dei comandi e di tutti quei dettagli che verranno snocciolati in seguito. Questa scelta, certamente, mira ad una spettacolarizzazione che potrebbe, però, anche confondere, vista la pluralità di possibilità che il giocatore potrebbe selezionare, se soltanto le conoscesse.

Sword Art Online

La trama vera e propria comincia quando Kirito si risveglia nei pressi di una foresta e non riesce a capacitarsi della situazione. I dubbi intorno al protagonista non tarderanno a proiettarsi sul giocatore, che si ritroverà in un mondo completamente sconosciuto: l’Underworld. Qui dovrà relazionarsi con una serie di questioni che progressivamente complicheranno le vicende e la scrittura generale.
Una delle caratteristiche più interessanti di Sword Art Online: Alicization Lycoris, e del suo Underworld, restano senza dubbio i dettagli. Il mondo di gioco, infatti, è rivestito da una pluralità di nomi centrali e da una cultura ingombrante che non tarderà mai a contestualizzare quanto si ha davanti, contribuendo alla costruzione di uno pseudo-realismo generale piacevole e curato.

Il tutto si snoda, quindi, intorno ad un risveglio e alla comprensione di quanto si ha intorno, per poi addentrarsi nel viaggio che fa da perno agli sviluppi e agli incontri successivi, con gli altri personaggi. Ovviamente, partendo dal fatto che si tratta di un titolo ispirato, moltissime cose, moltissime citazioni e rimandi, senza un’adeguata base tendono a non avere peso, a svanire, prediligendo quindi una fruizione legata all’opera originale, pur non sdegnando i neofiti.

Uno Sword Art Online movimentato, ma non troppo curato.

Per quanto concerne il gameplay, invece, ci troviamo davanti a un titolo molto frenetico dalle caratteristiche JRPG. Nel corso degli scontri avremo la possibilità di utilizzare tutti i personaggi, oppure di gestirli dalla distanza, e costruire svariati approcci in base alle Arti Sacre che abbiamo scelto. Queste possono essere sviluppate gradualmente nel tempo, conducendo a nuove abilità da utilizzare rapidamente. Molto, quindi, si ricollega al tempismo del giocatore, che deve saper tenere d’occhio la barra dedicata e saper leggere il nemico che ha davanti (questi avranno dei punti deboli molto utili in determinati frangenti).

Sword Art Online

L’Underworld, invece, si apre agli occhi del giocatore ponendosi come un mondo aperto nel quale potersi muovere liberamente, raccogliere erbe, pescare, parlare coi passanti, acquistare potenziamenti… Anche se resta tutto relativamente apparente, generando una sensazione di “chiusura guidata” che non ci abbandona dall’inizio alla fine. Il tutto si costruisce su un’ambientazione scarna, che alterna momenti di una rigidità acquerellosa quasi tangibile, a scorci ispirati. Sword Art Online: Alicization Lycoris è stato sviluppato in Unreal Engine 4, e tutti i limiti di una grafica che non osa troppo si fanno sentire quotidianamente, accompagnati da cali di frame che possono disturbare e da animazioni generali approssimative, con alcuni bug che speriamo verranno in seguito risolti.

Concludendo, con Sword Art Online: Alicization Lycoris ci troviamo davanti a un titolo che cerca di trasmettere qualcosa attraverso un gameplay elaborato e una narrativa che non si risparmia ai colpi di scena, scontrandosi però con alcune scelte tecniche che ne limitano il fascino generale, trasponendo il tutto su un piano poco elaborato, caratterizzato da un’estetica che dovrebbe far riflettere a lungo, soprattutto in relazione al periodo storico in cui ci troviamo.

Sword Art Online: Alicization Lycoris

7

Sword Art Online: Alicization Lycoris si pone quale trasposizione interattiva di una storia che conosciamo, stravolgendone alcuni contenuti, senza osare troppo dal punto di vista tecnico. Il risultato finale non riesce, quindi, a fare del suo meglio, ingabbiato in una pluralità di limiti tecnici abbastanza anacronistici.

Nicholas Massa
Adora i videogiochi e il cinema fin dalla più tenera età e a volte si ritrova a rifletterci su... Forse anche troppo. La scrittura resta un'altra costante della sua vita. Ha pubblicato due romanzi (a vent'anni e venti quattro) cominciando a lavorare sul web con varie realtà editoriali (siti, blog, testate giornalistiche), relazionandosi con un mondo che non ha più abbandonato.

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