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Take Two spiega perché ha rimosso alcune mod di GTA

L’amministratore delegato di Take Two, Strauss Zelnick, ha spiegato perché la compagnia ha recentemente rimosso alcune mod di GTA dal web. A quanto pare, l’azienda è molto «flessibile» quando si tratta di rimozioni forzate. Considerato quanto abbiamo visto di recente, sembra una contraddizione.

Ricordiamo infatti che molte mod di Grand Theft Auto sono sparite dai radar dopo che i loro creatori hanno ricevuto richieste di rimozione da Take Two Interactive. Ad esempio, i port non ufficiali di GTA III e Vice City per Nintendo Switch sono costati ai creatori una lettera poco piacevole dal publisher.

D’altro canto, però, solo alcune delle mod di GTA sono state rimosse: perché ce ne sono ancora così tante altre in circolazione anche su console? Se la spiegazione di Zelnick è attendibile, l’azienda è davvero flessibile: l’unico problema, stando alla dichiarazione che riporteremo qui sotto, è una semplice questione di contesto.

In quanto alle rimozioni, siamo sempre stati flessibili, ma francamente, ciò detto, se la (nostra) economia è sotto attacco, o se c’è del comportamento scorretto che sappiamo riconoscere, a quel punto non ci rimane altra scelta che richiedere la rimozione del contenuto incriminato.

GTA

Come risposta è molto interessante visto l’alto numero di mod in circolazione, persino per GTA 5 dove una rimozione avrebbe senza dubbio più senso. Non che gli introiti legati al franchise di Rockstar Games siano effettivamente sotto attacco, se considerate quanto abbiamo raccontato poco fa.

Ricordiamo che Grand Theft Auto V ha appena sorpassato la soglia dei 150 milioni di copie vendute, sin dal lancio effettuato nel 2013. Naturalmente, contribuendo al motivo a cui il gioco deve le sue cifre da capogiro, il gioco uscirà anche su next-gen nell’arco dei prossimi mesi. Ecco cosa ha raccontato Zelnick agli azionisti.

La continua richiesta di Grand Theft Auto 5 è fenomenale. Abbiamo venduto più di 150 milioni di unità. Non sono sicuro che abbiamo visto… no, non credo nemmeno di poter calcolare (le vendite), non lo so. Dovremmo fare delle ricerche e comunque non cambierebbe nulla. Rimango dell’opinione che l’edizione migliorata saprà accattivarsi il pubblico su next-gen, o dovrei dire current-gen. Si vedrà.

Fonte:
Alessandro Bozzi
Classe 1989, viene introdotto ai videogiochi dal padre durante l'età prescolare con DuckTales: The Quest for Gold su DOS (dopo essersi innamorato dell'omonima serie animata) in veste di spettatore. Inizia a giocare con Boulder Dash con un polveroso Commodore 64. Al decimo compleanno esordisce nel gaming moderno con Crash Bandicoot 3: Warped, per poi perdersi nel mondo Nintendo con Pokémon Versione Oro. La ricerca di uno sbocco professionale per la sua passione videoludica lo ha portato su GameLegends.

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