Cinema e TVRecensione

The Boys 3 – Recensione dei primi tre episodi della serie di Eric Kripke

Ricordando gli ultimissimi eventi precedenti a The Boys 3, non farete fatica a ricollegarvi alla nostra recensione dei suoi primi tre episodi, presenti da oggi 3 giugno 2022 sul catalogo di Amazon Prime Video. In caso contrario vi diamo una mano noi. Sostanzialmente gli ultimi sviluppi precedenti hanno visto: Butcher, Rebecca, suo figlio e Stormfront confrontarsi in uno scontro in cui Butcher e il bambino sono rimasti in vita (su Stormfront ci esprimeremo in seguito), i The Boys sono entrati alle dipendenze della CIA, il bambino suddetto è stato affidato a Mallory, e Hughie ha cominciato a lavorare per Victoria Neuman all’ufficio della Casa Bianca sugli affari dei Super, senza conoscerne la reale identità. Questo nuovo arco narrativo si riallaccia perfettamente a tutto ciò, proseguendo coerentemente con un cammino del tutto personale.

ATTENZIONE: da qui in avanti nella recensione ci saranno spoiler legati ai primi tre episodi di The Boys 3. Per questo motivo vi suggeriamo di non proseguire la lettura fino a che non avrete concluso la visione voi stessi.

Il nostro viaggio nei tre episodi 

È trascorso del tempo dai suddetti sviluppi, e nel primo episodio troviamo i nostri protagonisti rispettivamente impegnati nelle loro attuali vite. Butcher continua il suo operato, mantenendo un rapporto particolare, quasi paterno, col figlio di Rebecca, nascosto agli occhi di Patriota. Lo vediamo difenderlo e trattarlo con normalità, anche a fronte della perdita dell’amore della sua vita. Il suo è un viaggio particolare in questi primi tre episodi. Nel frattempo ritroviamo Hughie nell’ufficio suddetto, convinto di star facendo “la cosa giusta nel modo giusto”. Questa è una storia sfaccettata in due, da una parte il lavoro e dall’altra il rapporto d’amore con Starlight. Avanzando scopriamo che Stormfront non è morta come si credeva, tenuta in vita in una stanza della torre Vought, la sua esistenza attuale è segnata da gravi ustioni su tutto il corpo, con la mancanza di arti e voce. Patriota è ancora innamorato di lei.

The Boys 3 recensione primi tre episodi

Essere fidanzato con una super è sicuramente complesso, se poi si tratta di uno dei 7 la situazione assumerà dinamiche ancora più folli. Starlight continua la sua personale ascesa con un’immagine pubblica ottima e un’attenzione positiva da parte dei media. Questo si rifletterà sul suo rapporto con Hughie. Mentre una visita al suo ufficio insospettisce quest’ultimo, per la prima volta, sul suo capo, vediamo A-Train e Abisso proseguire verso e attraverso il loro personalissimo ritorno in auge. Quest’ultimo ha anche scritto un libro in cui narra le varie vicissitudini che lo hanno portato a crescere e maturare. Con Marvin che tenta di dimenticare il suo passato, ostentando una normalità che risulta stonata dalla prima inquadratura, uno stacco all’interno dei piani alti della Vought ci mostra per la prima volta il composto V-24, composto che dona i poteri per sole 24 ore a chi se lo inietta.

Verso la fine, l’attenzione si sposta su Starlight, la quale diventa co-leader dei sette, al fianco di Patriota (innescando in lui rabbia e invidia) e figura centrale di un reality in cui si sceglierà quale super entrerà a far parte del leggendario gruppo; e su Butcher, il quale a seguito di un incontro con Maeve avrà fra le mani il nuovo composto e una particolare informazione su Soldier Boy, un super del passato. La sua morte potrebbe essere stata perpetrata da un’arma di cui nessuno conosce l’esistenza. Nel finale troviamo Hughie dietro a un cassonetto in un vicolo vicino al nuovo posto di lavoro. Lì assiste a un atroce omicidio da parte del suo capo. La situazione è finalmente chiara.

Nel secondo episodio troviamo Butcher che cerca di convincere Marvin a tornare, facendo leva sul suo passato strettamente legato a Soldier Boy. Nel frattempo Hughie cerca Starlight per parlarle di quanto ha appreso su Victoria, mentre Franchie e Kimiko cominciano a indagare sul passato del super suddetto. In questo frangente le loro incertezze sul reciproco ruolo negli eventi manifesta i suoi primi barlumi per poi svilupparsi in seguito. Con il compleanno di Patriota che si avvicina vediamo Hughie indagare sul passato di Victoria, passato legato a un orfanotrofio e Butcher parlare con un vecchio alleato di Soldier: Gunpowder. Il suicidio improvviso di Stormfront innescherà l’ennesima pesante crisi interiore di Patriota, sfociando in un discorso pregno di megalomania, nel finale, il cui mostra al pubblico, finalmente, sé stesso al cento per cento. Contemporaneamente vediamo Marvin tornare nel gruppo e Butcher eliminare, dopo essersi iniettato il composto V-24, Gunpowder, aprendo l’ennesima sfaccettatura di un personaggio complesso.

The Boys 3 recensione primi tre episodiNel terzo episodio analizzato in questa recensione dei primi episodi di The Boys 3, vediamo un sostanzioso approfondimento e analisi introspettiva del personaggio di Starlight, vista prima da bambina e in seguito nel presente. Curiosamente il pessimo e rabbioso discorso di Patriota riceve consensi incredibili. Ritroviamo un Butcher distrutto dagli effetti collaterali del composto e un Franchie nuovamente impelagato in alcune dinamiche criminali interne alle cellule russe in America, riavvicinamento importante per gli sviluppi successivi. Nel frattempo anche Hughie torna nei The Boys, e il gruppo raggiunge Mallory per farsi raccontare della scomparsa di Soldier Boy. Tutto accadde in una missione in Nicaragua attraverso cui non soltanto approfondiamo il passato del suddetto super, ma anche quello di BlackNoir. Nel presente viene imposto a Strarlight il reinserimento di Abisso (il quale dovrà sottoporsi a un pasto molto particolare per guadagnarsi l’approvazione di Patriota). Il tutto viene suggellato dall’idea di ufficializzare la coppia (finta) in diretta televisiva, Starlight/Patriota con un hashtag apposito.

The Boys 3, primi tre episodi

8

Attraverso questi primi tre episodi di The Boys 3 non soltanto ritroviamo volti e sviluppi del passato, ma anche nuovo materiale da elaborare e su cui speculare. Un ritorno in pompa magna per una serie tv che sicuramente ha ancora moltissimo da raccontare, mantenendosi coerente con il suo passato.

Nicholas Massa
Adora i videogiochi e il cinema fin dalla più tenera età e a volte si ritrova a rifletterci su... Forse anche troppo. La scrittura resta un'altra costante della sua vita. Ha pubblicato due romanzi (a vent'anni e venti quattro) cominciando a lavorare sul web con varie realtà editoriali (siti, blog, testate giornalistiche), relazionandosi con un mondo che non ha più abbandonato.

    Rispondi

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

    Potrebbe interessarti anche