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The Elder Scrolls Online: Summerset – Recensione, alla scoperta delle isole lontane

Al suo debutto The Elder Scrolls Online non aveva avuto molto seguito da parte dei videogiocatori: infatti a causa del pagamento della fee mensile, che andava ad aggiungersi all’acquisto del gioco, la popolazione delle lande online di Tamriel era scarsa. Con l’arrivo dell’annullamento della fee mensile, qualcosa è cambiato: il motivo non risiede solo nel risparmio economico, ma anche nella formula di offerta, capace di regalare add-on come facevano al tempo i primi The Elder Scrolls. Ogni add-on sapeva aggiungere vere porzioni massive di gioco, e quelli di TESO non sono da meno. Dopo Morrowind quindi, che ci ha riportati in terre già esplorate al tempo, adesso è la volta di viaggiare verso qualcosa di più esotico, più colorato. Eccoci con The Elder Scrolls Online: Summerset.

Questo add-on ci lancia nelle isole inesplorate (e proibite) di Summerset, luoghi governati dalla regina Ayrenn. Summerset segna anche il ritorno di Razum-dar, il famoso Khajit che già ci aveva accompagnato in alcune quest, e che stavolta farà lo stesso. Arriva inoltre un nuovo ordine magico, l’Ordine Psijic, sito nella terza isola più grande dell’arcipelago di Summerset, un’isola lontana dal tempo e dallo spazio. E’ qui che i maghi dell’ordine cercano di svelare i misteri della magia, ed è grazie a loro che potrete sbloccare delle magie capaci di rallentare i nemici o velocizzare voi stessi, creando una nuova dinamica all’interno del combat system.

Sostanziale il fatto che con questa espansione potrete creare un giocatore da zero: i nemici si adatteranno al vostro livello, rendendo la sfida difficile al punto giusto. In questo modo, inoltre, chiunque è stato lontano da TESO, o mai ci si è avvicinato, potrà affrontare Summerset senza paura e timore, sapendo che non avrà bisogno di ore di gioco arretrate. Proprio per facilitare quest’ultima tipologia di giocatore, Summerset presenterà un tutorial a inizio gioco, che nonostante non sia gestito benissimo, riesce a dare una giusta infarinatura sulle dinamiche di The Elder Scrolls Online.

L’arcipelago di Summerset è composto da tre grandi isole, Auridon, Artaeum e, appunto, Summerset. Le quest si concentreranno principalmente ad Auridon, nonostante troverete ore e ore di gioco anche sulle altre due.

L’esperienza di gioco si trova fin dai primi secondi in contrasto con l’ambientazione: le tranquille tonalità calde di verde e arancione si scontreranno subito, forse grazie ai vecchi equip, forse grazie ai bonus preordine, “macchiate” di combattenti (molti dei quali al primo livello) vestiti come divinità guerriere capaci di uccidere tutti con lo schiocco delle dita. Questo inoltre (un po’ come in tutti gli MMO) rovina la sospensione dell’incredulità, necessaria in epopee di questo calibro: d’altronde non potete sentirvi i combattenti prescelti, se centinaia di altri combattenti prescelti, ognuno con armature dagli effetti speciali, vi salutano con la manina.

La cosa particolare che stupisce, e che stupirà voi giocatori, è la forte componente offline che c’è: badate bene, non stiamo dicendo che il gioco potete giocarvelo da soli per tutto il tempo, ma una grande mole di missioni in solitaria, o al massimo co-op, sostituiscono tante modalità e feature MMORPG, quasi lanciando il giocatore in un’avventura molto più vicina ai suoi capitoli canonici che al titolo online di cui stiamo parlando. Paradossalmente però, questa scelta vi farà sentire come non mai in un mondo persistente: non sarà raro vedere altri giocatori imbucarsi nella vostra battaglia, oppure fare qualche azione deplorevole in città.

Ad integrarsi tra le tante cose, gli eventi pubblici arrivano in The Elder Scrolls Online: Summerset. Come in Destiny e in altre centinaia di giochi online, stavolta potrete trovare degli eventi pubblici in cui partecipare che, casualmente e temporalmente, compariranno in determinati spot della mappa. Se siete fan del PVP inoltre, le guerre tra fazioni saranno presenti nell’espansione, lasciandovi un campo da battaglia da macchiare di sangue dei nemici, e stavolta non controllati dalla IA, ma da altri giocatori.

Esteticamente le isole di Summerset sono simili tra loro, nonostante qualche differenza sostanziale, necessaria a dare la giusta immagine divisoria. I colori della palette scelta sono caldi, quasi a raccontare terre vicine a Grecia o Tunisia, con un verde acceso nelle zone erbose e un caldo giallo/arancio in quelle più deserte. Questa scelta si scosta molto dalle altre espansioni, una su tutte Morrowind, che aggiungeva toni cupi a un gioco altrettanto cupo e dark.

Sarebbe inutile parlare delle quest: come in ogni MMO, nonostante qualche guizzo di coraggio presente in queste di Summerset, dovrete uccidere dozzine di nemici, spostarvi in una mappa gigantesca, raggiungere dei posti precisi e raccogliere materiali. Tutto questo viene giustificato dal mid-game, dalle gilde disponibili, e soprattutto dalle nuove skill che, nonostante siano abbastanza standard, variando lo scorrere del tempo aggiungono un pizzico di nuovo a un gameplay che iniziava a ristagnare.

The Elder Scrolls Online: Summerset

7.5

Strano a dirsi, ma la nuova espansione The Elder Scrolls Online: Summerset riesce pienamente nel suo compito: rendere TESO meno online, più vicino ai canonici The Elder Scrolls, inserendo però novità divertenti da vivere da soli, ma spettacolari da giocare in compagnia. Nonostante il discorso paradossale, la strada presa da Bethesda è sicuramente delle migliori, discostando un prodotto che già da Morrowind aveva preso consapevolezza di sé, e che ora con Summerset fa un bel regalo estivo a tutti i suoi fan.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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