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The Immortal Mystics – Anteprima, un nuovo competitor di LoL e Dota 2?

Ormai da molto tempo nel panorama dei moba classici a livello mondiale regnano incontrastati League of Legends e Dota 2, senza che nessuno sia mai riuscito a spodestarli del tutto. Il tentativo di maggior successo è stato Heroes of the Storm, ma oltre che a ritagliarsi una sua piccola nicchia di pubblico non è riuscito a fare molto di più. Quest’anno però un nuovo titolo vuole provare a dire la sua in merito. Creato da un team di sviluppo spagnolo, The Immortal Mystics vuole portare un po’ di aria fresca e cercare di imporsi come alternativa valida per tutti i giocatori che amano questo genere. Noi di Game Legends abbiamo potuto partecipare ad una conferenza con gli sviluppatori del gioco che ci hanno illustrato tutte le loro idee per il progetto, e di come questo si differenzi dagli altri competitor, mostrandoci poi una partita in diretta e permettendoci di giocare noi stessi a quello che ormai è una versione quasi definitiva del gioco, che dovrebbe uscire definitivamente nei prossimi mesi. Fin da subito i ragazzi di Mindiff hanno parlato di quali fossero i loro obiettivi per questo titolo: volevano creare qualcosa di veloce, un gioco che non richiedesse troppo tempo di farming, ma si sviluppasse di più attorno ai fight tra campioni, sia in schermaglie piccole, sia in veri e propri team fight, il tutto cercando sia di mantenere un ottimo livello strategico come League of Legends e Dota ci hanno ormai abituato, sia attirando nuovi possibili giocatori grazie alla grande intuitività dei comandi e degli obiettivi di gioco.

In The Immortal Mystics ci sono attualmente 20 diversi campioni giocabili e 3 mappe, ognuna delle quali si differenzia dalle altre per grandezza e obiettivi di gioco. Un po’ come Heroes of the Storm avremo diversi mostri e strutture sparse per la mappa che una volta attivati ne sbloccheranno altri, arrivando, per esempio, a sbloccare il Colosso nella mappa più grande, un mini-boss che darà una grande mano alla squadra che riuscirà ad abbatterlo. In nessuna delle mappe comunque si superano mai i 25 minuti di game di media, una qualità che verrà apprezzata sicuramente da tutti coloro che non hanno molto tempo giornaliero da dedicare alle proprie partite, o in generale a chi ama particolarmente i match ricchi di azione. Ogni campione, oltre alle classiche skill attive e passive che lo distinguono da tutti gli altri, avrà anche un suo elemento base – sia esso fuoco, acqua, terra, ecc.. – che potrà combinare insieme a quelli dei compagni di squadra per ottenere effetti diversi e combo che possono ribaltare il risultato di un combattimento. Prendiamo per esempio i primi due che ho citato: se con un personaggio di fuoco vado a combinare il mio elemento con un compagno di acqua, evocherò sul terreno una zona in cui tutti i nemici verranno danneggiati, mentre al contempo tutti gli alleati saranno curati di una percentuale di vita.

Oltre a questo, The Immortal Mystics ha anche un’altra caratteristica unica: l’Armor System. Durante la partita, dopo aver conquistato un obiettivo o distrutto una torre, otterrete una gemma. Questa potrà essere posizionata in una griglia a sinistra dello schermo, ed in base a dove verrà collocata verrà dato un boost ad una statistica in particolare, che può essere l’armatura, il rubavita, gli hp, e via dicendo. La peculiarità più grande però sta nel fatto che queste gemme potranno essere riposizionate a piacimento in qualunque momento del game, riuscendo a rendere le partite molto più dinamiche, interattive e differenti l’una dall’altra.

Nonostante si voglia differenziare dai grandi titoli però, gli sviluppatori hanno dichiarato che The Immortal Mystics rimane comunque ancorato anche alle classiche fondamenta degli altri moba: sarà totalmente free-to-play, si potranno acquistare infatti solo cosmetici come skin, icone e quant’altro. Inoltre, nonostante abbiano deciso di puntare soprattutto sulle combo e a far brillare le abilità individuali del singolo giocatore, sembra si sia mantenuto anche un ottimo bilanciamento con il macrogame, permettendo quindi di creare anche strategie di squadra a tutta mappa. Per quanto riguarda la grafica del gioco, questa ricorda sicuramente quella di Dota 2, qui probabilmente c’è ancora un pochino da lavorare tra animazioni non fluidissime e qualche poligono spigoloso, ma sono tutti dettagli secondari che potranno essere limati in seguito molto facilmente.

Voglio infine spendere due parole personali sul team di sviluppo. Per quanto possa risultare banale ho molto apprezzato tutta la passione che i ragazzi hanno dimostrato nel creare questo progetto e portarlo avanti, ed in più voglio esaltare la loro disponibilità e cordialità, con cui sono stati vicini durante la presentazione a noi giornalisti, e chiaramente rispondento a tutte le domande e i dubbi che avevamo. Non è una cosa che andrà a migliorare il gioco direttamente, ma sicuramente fa guadagnare loro punti come azienda nell’attenzione ai propri giocatori.

Leonardo Mesce
Nasce nel 1997 e fin da piccolo ha una grande passione per l'informatica trasmessagli da suo padre. Ottiene la sua prima console a 4 anni e si innamorerà molto velocemente di quel mondo, ampliando poi i suoi interessi anche verso fumetti, film e serie tv. Grande appassionato del mondo Pokémon e The Legend of Zelda.

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