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The Last of Us Part 2: il crunch porta vari sviluppatori a sperare che fallisca

The Last of Us Part 2 è certamente uno dei titoli più attesi dell’anno, nonostante il suo recente rinvio che ha fissato la data di debutto prevista al 29 maggio 2020. Tuttavia, sembra che questa posticipazione non abbia portato a delle condizioni di lavoro migliori per gli sviluppatori, i quali starebbe continuando a sentire sulle loro spalle il peso del crunch, una pratica al limite del legale che li costringe a lavorare per intere giornate.

Da delle recenti dichiarazioni è inoltre emerso che alcuni addetti ai lavori, nonostante ciò risulti piuttosto improbabile, sperano nel fallimento di The Last of Us Part 2. Questo proverebbe infatti l’insostenibilità del sempre più frequente crunch, ormai consueto in casa Naughty Dog.

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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