Recensione

The Lodgers – Non infrangere le regole: recensione

Esce oggi nelle sale italiane The Lodgers  (Non infrangere le regole), film di Brian O’Malley (già regista di Let us prey) ambientato nell’Irlanda degli anni ’20, e girato all’interno di una location suggestiva come la Loftus Hall, casa stregata per eccellenza molto conosciuta in terra irlandese.

I protagonisti sono due fratelli, Rachel (Charlotte Vega) ed Edward (Bill Milner), che a causa di una maledizione che grava sulla loro famiglia sono costretti a vivere all’interno della loro casa.

I due ragazzi convivono con delle presenze oscure che si palesano dopo la mezzanotte, e per non subire gravi conseguenze devono rispettare tre regole: non far entrare nessuno in casa, mai lasciare l’altro solo, recarsi a letto prima di mezzanotte.

the lodgers - non infrangere le regole

Quando Rachel s’innamora del giovane Sean (Eugen Simon), inizia a mettere la sua vita e quella del fratello in serio pericolo. Edward non accetta la scelta della sorella e, rassegnato a subire la maledizione, cercherà di impedire la ribellione per paura di soccombere alle presenze oscure.

Il film viene definito horror per la metafora che si cela dietro le presenze oscure, ovvero il loro rappresentare il simbolo delle scelte sbagliate dei genitori che si riflettono sulle menti e sulle vite dei propri figli, imprigionandoli in dinamiche che possono rendere un inferno le loro vite.

La scelta di questo genere purtroppo non è stata azzeccata fino in fondo, i cliché e le tensioni non rendono giustizia al lavoro di tutta la troupe, risultando più vicino al genere drammatico.

L’intento del regista di girare un film gotico come The Others non è quindi riuscito, ma resta comunque un film godibile e le interpretazioni dei giovani attori Charlotte Vega e Bill Milner non lasciano a desiderare come alcuni aspetti della sceneggiatura. Di sicuro l’ambientazione è suggestiva, e recitare in un set vero all’interno di un luogo del genere ha creato una sintonia evidente.

La sceneggiatura di David Turpin pecca nelle sotto trame, i personaggi secondari non sono ben definiti e la storia della guerra d’indipendenza irlandese è appena accennata e poco rilevante, quando permea le coscienze e gli sviluppi di alcuni accadimenti di una parte della storia. È invece ben definita l’inquietudine dei due fratelli, la loro paura e la lascivia che permea le loro esistenze.

Si giunge ad una conclusione piuttosto prevedibile, grazie ad una serie di scene riconducibili ad altri milioni di film horror, come la casa abbandonata, i pericoli nel bosco, l’oscurità, le cantilene ripetute, i temporali, ovvietà  che non rendono grazia ad alcune intuizioni di O’Malley originali, come la gravità dell’acqua con effetto contrario, le interruzioni musicali al culmine dei climax o il richiamo all’Atalante.

Il giovane regista ha talento e gli auguriamo di poter trovare nel prossimo progetto maggiore originalità e grinta, The lodgers – non infrangere le regole, è un punto di passaggio, un esperimento e va premiato il coraggio, nonostante non possa considerarsi un film riuscito.

Nel cast hanno preso parte anche Moe Dunford e David Bradley, il film esce oggi 8 marzo distribuito da M2 Pictures, di seguito il trailer:

Leggi anche la nostra recensione del film The disaster artist

The Lodgers

6

Lungometraggio gotico irlandese, opera seconda del regista Brian O'Malley (Let us prey), ambientato nell'Irlanda degli anni '20 esce nelle sale italiane The Lodgers - Non infrangere le regole con Charlotte Vega e Bill Milner, un film che è più un thriller che un film horror vero e proprio.

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