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The Seven Deadly Sins: Knights of Britannia – Recensione

The Seven Deadly Sins è uno degli shonen manga più promettenti nel panorama fumettistico giapponese odierno. La collana di volumi ideata e disegnata da Nakaba Suzuki ha infatti avuto talmente tanto successo in patria, da essere trasposta in un anime, arrivato ultimamente a noi grazie a Netflix. Se avete seguito la serie tramite il noto portale di streaming americano, sarete sicuramente felici di sapere che The Seven Deadly Sins: Knights of Britannia ne è il suo adattamento videoludico ufficiale.

Dopo un primo esordio (dalla scarsa riuscita) su Nintendo 3DS con The Seven Deadly Sins: Unjust Sin, gli sviluppatori di Bandai Namco Entertainment ritentano il tutto per tutto annunciando questa esclusiva PlayStation 4. Riusciranno le varie implementazioni tecniche della nuova piattaforma ed il lasso di tempo passato a restituirci una degna trasposizione videoludica?

C’era una volta, nel lontano regno di Britannia

La Modalità Avventura del titolo ci permetterà di prendere parte ad un nuovo viaggio all’interno delle fiabesche atmosfere medievali tratte da The Seven Deadly Sins mettendoci nei panni del giovane Meliodas e dei suoi compagni di viaggio. L’affabile oste del Boar Hoat ed il suo inseparabile maialino Hawk, dopo aver fortuitamente incontrato e soccorso la esule principessa Elizabeth, decideranno di aiutarla a salvare il regno dal quale è stata ingiustamente spodestata. Fortunatamente per la fanciulla, prima di gestire la taverna, Meliodas era noto come il capitano dei Seven Deadly Sins. L’infausto gruppo di cavalieri da lui guidato, era noto in tutta la nazione per essere composto dai più forti combattenti della propria generazione, ognuno contraddistinto da una grande colpa passata che lo ricollegava ad uno dei famosi sette vizi capitali. Accusati di aver agito allo scopo di rovesciare il sovrano di Lionesse vennero esiliati dall’ordine dei Cavalieri Sacri e le loro strade si divisero da allora.

Inizierà così la nostra avventura alla ricerca dei componenti di questa particolarissima squadra di cavalieri ribelli pronti ad opporsi alle ingiustizie di questo mondo. Sfruttando la mobilità del nostro locale (sito sulla schiena di un maiale gigante) viaggeremo per interi continenti, esplorando la mappa in cerca di piccoli incarichi da svolgere, che ci porteranno sempre più vicini al nostro obiettivo finale. Affrontando le missioni principali in modo esponenzialmente plateale, noteremo infatti che i frequentatori del posto si lasceranno sfuggire sempre più dicerie su quello che li circonda. Ascoltandole attentamente, riusciremo ogni tanto a reperire anche dettagli utili al proseguimento della trama. Potremo anche intraprendere svariate missioni secondarie per accumulare ricompense, utili mirata a migliorare le caratteristiche dei nostri personaggi. Queste si divideranno in:

  • Battaglie: semplici scontri mirati ad estirpare i nemici del luogo.
  • Prove: battaglie con speciali richieste da esaurire per misurare le nostre abilità.
  • Commissioni: spedizioni di raccolta dove utilizzeremo Elizabeth per raccogliere oggetti utili in ambienti ostili protetti dall’immancabile Hawk.

Con gli ingredienti ottenuti potremo creare oggetti magici da equipaggiare in battaglia per aumentare le nostre statistiche e volgere gli incontri a nostro favore. Nel tabellone troveremo:

  •  Amuleti: reliquie antiche che aumenteranno progressivamente la vitalità del personaggio al quale appartengono.
  • Accessori: indumenti creati per aumentare e diminuire statistiche come danni, resistenze, consumo e tempi di ricarica.
  • Strumenti: utensili da viaggio inerenti ai cristalli magici e ai tempi di movimento del nostro mezzo insieme ad ulteriori bonus utili nel combattimento.

Per l’intera durata del gioco ci ritroveremo a girovagare per la mappa in cerca di indizi che ci aiuteranno a procedere, di villaggio in villaggio, fino alla sua conclusione.

Sette Peccati in cerca di un avversario

Nella Modalità Duello potremo replicare le epiche schermaglie cavalleresche che da sempre contraddistinguono The Seven Deadly Sins. Ogni volta che concluderemo un duello con un nuovo cavaliere lo sbloccheremo in questa sezione. Completando interamente la storia principale ci ritroveremo nelle mani un roster di almeno venti personaggi utilizzabili. Tutti rientreranno in diverse classi:

  • Agilità: rapidi nel muoversi e nello schivare ma relativamente limitati nell’infliggere danni.
  • Forza: lenti nei movimenti quanto forti nel picchiare con violenza gli avversari circostanti.
  • Magia: levitando sono più versati al combattimento a distanza e all’uso di attacchi speciali ma sono pressoché inermi nel combattimento a corto raggio.

Questi saranno poi a loro volta personalizzabili con costumi alternativi e equipaggiamenti personalizzabili a nostro piacimento. Una volta scelto il nostro campione potremo cimentarci in:

  • Battaglia in solitaria: un classico duello a singolar tenzone.
  • Battaglia cooperativa: uno scontro in squadre due contro due.
  • Multigiocatore locale: battaglia in singolo con un nostro amico.
  • Multigiocatore online: battaglia in singolo con un altro giocatore in rete.

Una volta scelti gli sfidanti non rimarrà che scegliere l’arena in cui si svolgerà il combattimento e il limite di tempo che segnerà la durata dell’incontro. Nel caso giocassimo da soli per allenarci potremo anche decidere il livello di difficoltà dell’avversario tra forte, debole e normale. Le possibilità saranno infinite e allungheranno considerevolmente la longevità del tutto.

Per concludere

The Seven Deadly Sins: Knights of Britannia non delude le aspettative e tutto sommato risulta una buona aggiunta a questa serie, senza sbilanciarsi troppo. Sebbene contenga componenti prese dall’universo dei giochi di ruolo, queste sono talmente poche che non bastano a definirlo tale. Il fulcro evidentemente si concentra tutto sul lato picchiaduro che si evince ogni volta che ci ritroveremo ad affrontare un incontro. Proiettati in enormi ambienti di gioco alterneremo momenti di puro hack and slash contro le numerose orde di nemici che ci si pareranno davanti, ad intensi scontri testa a testa quando incontreremo nemici del nostro stesso calibro.

Piccole e piacevoli aggiunte contribuiscono a differenziarlo da altri prodotti del genere in modo veramente positivo. L’impressionante distruttibilità degli scenari e l’inserimento delle trappole magiche sparse in questi, aggiungono quel pizzico di brio in più che lo caratterizza e rende unico a suo modo. Purtroppo queste gigantesche ambientazioni risulteranno a dir poco dispersive nei combattimenti singoli. Inoltre, il sistema di aggancio automatico e la telecamera direzionale altalenante non aiuteranno certo a migliorare la situazione. Da dire anche che, gli stessi oggetti distruttibili, risulteranno nella maggior parte dei casi un intralcio alla nostra visuale e niente più. Fortunatamente per noi ci ritroveremo comunque in vantaggio il più delle volte volte, quando impareremo a sfruttare la falla nel sistema di combattimento che sbilancia tutto a favore dei personaggi più agili. Basterà infatti “buttare giù” una sola volta il nostro nemico, per approfittare dell’esageratamente lunga catena di attacchi che potremo continuare a perpetrare, semplicemente pazientando quei pochi secondi del suo rimettersi in piedi. Nonostante questo il livello di sfida per alcuni nemici rimarrà comunque inalterato (almeno aumentandone la difficoltà). Sorvolando su questi errori di percorso Knights of Britannia rimane comunque un opzione valida.

Scene e dialoghi presenti all’interno della storia principale riproducono fedelmente quelle dell’opera originale. Il finale segue quello della prima stagione dell’anime, ma lascia comunque una sostanziale parte di trama presa dal cartaceo per una partita a posteriori, incentivandone quindi la continuazione a priori. Parliamo di un prodotto che sicuramente piacerà ai fan di Seven Deadly Sins ma che difficilmente soddisferà palati più esigenti.

The Seven Deadly Sins: Knights of Britannia

7.5

The Seven Deadly Sins: Knights of Britannia, nonostante i suoi evidenti difetti strutturali, rimane il videogioco perfetto per gli appassionati della serie animata e per gli amanti di questo tipo di titoli in generale.

Alberto "Allister" De Lorenzis
Nato e cresciuto nel panorama videoludico con e da mamma Sony. Nonostante la forte passione per il retrogaming, è sempre aggiornato sulle ultime novitá e pronto a condividerle con gli appassionati come lui.

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