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Ticwatch Pro 3 Ultra – Recensione, fra doppio display e processore

Il mondo degli smartwatch è ormai da molteplici anni in costante crescita, e sono sempre di più le compagnie che decidono di lanciare i prodotti noti come “wearable“, con vari tipi di declinazioni del termine, la cui più famosa è quella degli smart band, dove compagnie come Xiaomi regnano indiscusse. Per quel che riguarda però proprio gli orologi, generalmente più costosi e ingombranti, ma di sicuro con migliori potenzialità, l’offerta non è di certo poca, e mentre decine di aziende tentano di mostrare la propria visione dei prodotti in questione, ci sono talvolta alcuni marchi di garanzia, che puntando alla fascia medio-alta (più di 200€ euro circa) riescono sempre ad accontentare i consumatori. Un esempio è Mobvoi, che con i propri dispositivi e il proprio ecosistema di applicazioni e feature è riuscita a conquistare moltissimi utenti in tutto il mondo, i quali si trovano a utilizzare gli orologi smart in questione. La compagnia ha da poco lanciato il suo Ticwatch Pro 3 Ultra, dispositivo che per certi versi offre davvero il meglio, con pochissimi compromessi, e di cui vogliamo parlare in questa recensione dedicata.

Qualità e funzionalità

Sin dall’unboxing del Ticwatch Pro 3 Ultra, come vogliamo far notare in apertura di questa recensione, ci siamo resi conto di come il dispositivo abbia fegato da vendere, data la qualità dei materiali, seppur ovviamente le vere novità risiedano all’interno del quadrante. Potete acquistarlo sulla piattaforma di Amazon recandovi a questo link. Parliamo questa volta di un bracciale di gomma nera molto elegante e poco vistoso, facilmente sostituibile, il quale però già così risulta ben diverso rispetto ad altre offerte viste sul mercato di orologi e bracciali smart, in quanto non crea in alcun modo attrito con la pelle, causando graffi, e anzi è morbido al punto giusto per evitare danneggiamenti e peso mentre si porta il gioiellino. Questo potrebbe non essere in realtà adatto per chi ha polsi particolarmente piccoli, date le sue dimensioni piuttosto generose di 47 x 48 x 12,3, che però in fin dei conti sono un punto di forza, dato che migliorano molto le possibilità di utilizzo.

Ticwatch Pro 3 Ultra

In generale, tuttavia, non si parla di vera e propria incompatibilità, e anzi, grazie al bracciale fornito in dotazione si riesce a indossare con comodità il dispositivo, che nonostante un peso a cui è necessario abituarsi non è per nulla scomodo. Mentre nella parte inferiore sono presenti quattro scomparti per la ricarica, nella parte superiore troviamo ovviamente il quadrante. La batteria da 577mAh è ottimizzata al meglio per durare moltissimi giorni, questo non solo grazie a un sistema ben realizzato (che entro poco tempo si aggiornerà a WearOS 3, restando al passo con i tempi), ma anche per la presenza di un doppio display.

Non c’è molto che manchi

No, lo smartwatch Ticwatch Pro 3 Ultra di cui parliamo in questa recensione non ha propriamente due schermi diversi, anche se in realtà sono presenti due pannelli cumulati uno sopra l’altro. Il tutto avviene perché uno schermo si presenta come monocromatico, utile solamente per visualizzare informazioni base e risparmiare sulla batteria, specialmente quando si fa sport, ma questo è accompagnato da un AMOLED davvero interessante, con immagini fedeli, facili da vedere anche alla luce, e touch davvero di qualità. In questo modo, si parla di una durata anche di molteplici giorni, che si aggiunge a tutte le altre ottime qualità del dispositivo in questione.

Ticwatch Pro 3 Ultra

Il Ticwatch Pro 3 Ultra offre infatti una vera e propria corazza, e risultando davvero difficile da danneggiare, si aggiudica anche la certificazione IP68 contro acqua e polvere. Nel corso dei nostri utilizzi, gli speaker e il microfono presenti (utile per interagire direttamente dal bracciale) non hanno infatti avuto alcun tipo di problema, come anche i tasti per la regolazione. All’interno del quadrante troviamo la piattaforma Snapdragon Wear 4100, seppur siano presenti due processori Mobvoi, che evitano ogni tipo di rallentamento – ottimizzando ancora una volta la batteria – e un utilizzo ottimale del dispositivo e di tutte le app presenti, fronte su cui l’azienda ha investito molto, soprattutto nel campo dello sport.

1 GB RAM è più che sufficiente, anche se i soli 4 GB circa disponibili (a fronte degli 8 presenti, di cui la metà è occupata) possono far storcere il naso a chi avrebbe voluto salvare molti contenuti sul dispositivo. Non mancano Bluetooth 5.0, Wi-Fi, GPS ed NFC, accompagnati anche da altre tecnologie che rendono il prodotto completo sotto ogni punto di vista, giustificando il suo prezzo di sicuro non per tutte le tasche, ma assolutamente idoneo a quanto offerto.

Ticwatch Pro 3 Ultra

9.5

Il Ticwatch Pro 3 Ultra, a parte qualche piccolo screzio con la memoria interna, risulta un dispositivo perfetto sotto pressoché ogni punto di vista, con l'aggiornamento a WearOS 3 in arrivo che dovrebbe finalizzare l'offerta della compagnia Mobvoi, la quale ha centrato nuovamente il bersaglio. Va considerato che le dimensioni generose potrebbero non essere adatte a tutti i polsi, ma comunque il dispositivo, nella sua completezza sotto ogni punto di vista, offre anche una buona versatilità durante l'utilizzo.

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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