Cinema e TVRecensione

Trolls World Tour – Recensione del film che ha fatto ballare gli italiani

Nonostante le difficoltà causate dal Coronavirus che hanno portato all’annullamento di molti titoli, dal 10 aprile 2020 è possibile noleggiare – su diverse piattaforme – il nuovissimo Trolls World Tour. La Dreamworks non ha deluso le nostre aspettative, creando un film perfetto per divertirsi ed imparare qualcosa in famiglia. Nonostante si affronti per l’ennesima volta il tema delle “diversità” – col rischio di apparire ridondanti – il film sfrutta al massimo ogni particolare ed ogni caratterizzazione che era già saltata fuori col primo capitolo Trolls, e con la serie animata Trolls – La Festa Continua!, mantenendo la sua identità. Ovviamente la trama può risultare scontata agli occhi di un adulto, ma considerando il target al quale il film è riferito e il coinvolgimento dato dalle musiche utilizzate, risulta un titolo piacevole e perfettamente riuscito.

Un cast stellare… 

Per quanto riguarda il doppiaggio originale, Anna Kendrick e Justin Timberlake tornano ad interpretare i due protagonisti Poppy e Branch confermandosi abili voice actors. Ma le sorprese sono arrivate poco dopo l’inizio del film: gli appassionati del panorama rock e metal avranno immediatamente riconosciuto la guest star di Trolls World Tour, il mai troppo eterno Ozzy Osburne, intento ad interpretare l’anziano Re Trash (nella lingua originale), padre dell’antagonista Regina Barb.

trolls world tour

Per quanto riguarda il doppiaggio italiano, le voci di Elisa Toffoli e Alessio Bernabei sono state sostituite da quelle di Francesca Michielin e Stash (entrambi alla loro prima esperienza). A completare questo cast d’eccezione troviamo Elodie, interprete della Regina Barb, e Sergio Sylvestre al doppiaggio di Baby Diamante.

Da un po’ di tempo ormai in Italia il doppiaggio viene spesso affidato a personaggi noti, definiti “talent”, in particolare nei film dove sono presenti molte canzoni, per mantenere una similitudine tra la voce parlata e quella cantata si affida il tutto ad un cantante… e purtroppo sappiamo quanto i due tipi di professione e talento siano molto diversi tra loro. Per quanto siano in grado di gestire e regolare voci e intenzioni, spesso l’inesperienza dei cantanti in tale ambito è molto evidente. In questo caso, in particolare le voci dei protagonisti non sono sempre perfette, piacevoli nel cantato ma migliorabili per quanto riguarda i dialoghi.

Musiche tutte da ballare!

In questo capitolo scopriamo che la tribù dei Trolls così come l’abbiamo sempre conosciuta, è in realtà solo una delle sei diverse tribù che costituiscono il loro mondo, ognuna dedicata ad una diversa forma di musica:  Pop, Funk, Musica classica, Techno, Country e Rock. L’antagonista Barb, Regina del Rock, cercherà in tutti i modi di conquistare le terre per governare a suon di chitarra elettrica tutti gli altri popoli. L’obbiettivo dei nostri eroi sarà cercare di far riappacificare tutte le tribù per tornare a vivere in pace come una volta.

 

Così come il primo capitolo, tutto il film è caratterizzato da momenti musicali stavolta suddivisi per genere. Dal pop al country, dal jazz al reaggaeton i personaggi delle varie “fazioni” avranno vestiti e caratterizzazioni in tema con il loro stile. Una scelta divertente ed azzeccata che da al titolo una spinta in più. Ovviamente, essendo i protagonisti parte del regno del pop, la maggior parte delle canzoni che ascolteremo faranno parte di quel genere musicale. Una nota che può far storcere il naso è la traduzione in italiano delle canzoni cantate dai personaggi. All’inizio del film, dopo una breve introduzione, possiamo infatti ascoltare la versione italiana di Girls Just Want To Have Fun di Cyndi Lauper cantata da Poppy (che ripetiamo è interpretata da Francesca Michielin). Per quanto le nuove versioni possano essere orecchiabili e preferite dai più piccoli, molti adulti potrebbero trovare spiacevole che le musiche del loro passato siano state modificate.

Scontato… ma non troppo

Senza cadere negli spoiler, sappiate che tutta la ruota della trama ci porterà a delle battute finali che potremmo definire da “inguaribili romantici”, forse cadendo un pochino nello scontato, ma sicuramente con l’intento della Dreamworks concentrato nel regalare ai più piccoli un momento magico, e non votato allo stupore. In conclusione possiamo definire Trolls World Tour un film arrivato al momento giusto nel posto giusto. In questo periodo un titolo del genere può aiutare le famiglie ad affrontare una serata con il sorriso. Perfetto per i bambini e per chi non ha mai smesso di sognare e di credere nel potere della musica.

Ricordiamo che il primo capitolo Trolls è disponibile in streaming su Netflix e fino a oggi 19 aprile 2020 sul canale Sky dedicato Sky Cinema Dreamworks. Per quanto riguarda Trolls World Tour, è ancora noleggiabile sulle seguenti piattaforme: Sky Primafila, Apple TV, Chili, Google Play, Rakuten TV, TIMVision e Infinity.

Trolls World Tour

8.5

Trolls World Tour si rivela senza ombra di dubbio un cartone animato degno della Dreamworks. Pieno di colori e canzoni, è il perfetto intrattenimento per i più piccoli. La trama può risultare scontata ed il doppiaggio in alcuni punti lascia a desiderare, ma sono piccoli difetti facilmente superabili se ci si lascia trasportare dallo spirito del film!;s

Benedetta Saccoccio
Famosa tra i suoi amici per essere informata su qualsiasi cosa ma eccessivamente scarsa in ogni gioco lei tocchi, fin dall'infanzia dedica il suo tempo libero a musica, spettacolo e tecnologia. Dedita all'arte del pettegolezzo, è sempre in cerca di nuovi "scoop" da condividere con tutti. Conosciuta dai più come VperVendemmia.

    Rispondi

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

    Potrebbe interessarti anche