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Turrican Flashback – Recensione, il ritorno di un’icona

Il tempo è qualcosa da cui nessuno di noi può scappare, in ogni secondo che passa ci sono momenti che non possono più tornare indietro. Questa regola universale della vita vale non solo per qualsiasi essere vivente dell’universo conosciuto, ma anche per gli oggetti inanimati come possono essere edifici, opere d’arte o perfino personaggi di finzione. Eppure questi ultimi ogni tanto possono permettersi di riaffacciarsi, magari rivisitando certe storie ormai datate adattandole agli standard attuali, oppure semplicemente riproponendo le stesse esperienze per farle conoscere alle nuove generazioni. L’ultimo che abbiamo descritto è il caso di Turrican Flashback, collection che celebra il trentesimo anniversario del franchise, rilasciata per PlayStation 4 e Nintendo Switch. Ratalaika Games e Factor5, quest’ultima la sviluppatrice originale delle opere in questione, sono riuscite nell’arduo compito di omaggiare una delle icone videoludiche del caro e vecchio Commodore 64, Amiga e così via?

Un tuffo incompleto nel passato

Per cominciare, v segnaliamo di stare attenti e non confondere Turrican Flashback con i due volumi di Turrican Anthology. La collection “Flashback” possiamo considerarla come una versione limitata, che permette di vivere quattro delle principali esperienze della saga. Stiamo parlando delle versioni Amiga del primissimo Turrican e Turrican II: The Final Fight, la versione Mega Drive di Mega Turrican (conosciuto anche come Turrican 3: Payment Day) e infine il gioco per SNES Super Turrican. Purtroppo già da qui è possibile notare la mancanza di capitoli fondamentali come Super Turrican 2 o quel Super Turrican per NES che, per la cronaca, è un gioco completamente diverso da quello citato precedentemente. Certo, almeno uno dei due è presente all’interno dell’Anthology, ma questo metodo di distribuzione non solo rischia di confondere inutilmente l’utenza, ma limita perfino la possibilità di scelta di quest’ultimo che si ritrova a dover optare per due collection completamente differenti per provare l’esperienza più completa possibile.

Oltre a questo discutibile formato di distribuzione da parte del publisher ININ Games, Turrican Fllashback riesce comunque a far bene il suo lavoro trasportando ai giorni nostri quattro dei run and gun più apprezzati della storia videoludica. Per chi non fosse familiare con questo stile di gameplay, in tutti i videogiochi del pacchetto il compito è quello di raggiungere la fine del livello mentre bisogna uccidere qualsiasi cosa che si muove sullo schermo ed esplorare i diversi livelli percorribili dal nostro eroe. All’interno di essi è possibile trovare segreti come nuove armi utilizzabili o vite extra, e ovviamente tutte le nostre azioni si sommano per alzare il contatore di punteggio presente sempre nella parte in alto dello schermo. Bisogna sottolineare come il nostro eroe possieda varie abilità oltre a quello dello sparare e correre, come il poter diventare una palla in puro stile Metroid o lanciare una potente onda d’urto che disintegra ogni cosa che incontra nel suo cammino. Siamo d’innanzi a un gameplay che risulta ancora oggi semplice e intuitivo, nonostante siano passati praticamente trent’anni dalla loro uscita. Questo è dovuto grazie alla semplicità strutturale della serie, visto che non riesce a invecchiare nelle meccaniche o nel divertimento scaturito nel videogiocatore. Non fate l’errore di pensare di trovarvi all’interno di opere semplice da completare, perché riescono a sfruttare pienamente i loro limiti per offrire una sfida mai ingiusta o mal calibrata.

Turrican Flashbacl

Quattro disavventure sono meglio di una

Uno dei motivi per cui il franchise si è probabilmente preso una lunga pausa dal mercato, oltre alla questione di diritti e problemi di banca rotta da parte dell’originale Factor5, è il fatto di non aver mai rinnovato la formula. In soli cinque anni sono stati rilasciati ben sei episodi principali, porting particolari per Game Boy e perfino uno strano tie-in dedicato al film Universal Soldier. Il level design del franchise si è sempre dimostrato di una qualità invidiabile rispetto ad altri prodotti del suo stesso genere, ma alla fine sono tutti molto simili tra loro se non per l’aspetto sonoro e quello grafico. Certo, di volta in volta troviamo qualche novità, come il rampino all’interno del capitolo per la console 16 bit di SEGA, ma è presente il “rischio” di una certa ripetitività di fondo se si decide di giocarli uno di seguito all’altro. Non sono comunque dei giochi longevi, almeno per gli standard attuali, visto che all’incirca sono tutti completabili in circa una o due ore al massimo.

Sappiamo bene che la qualità dei quattro videogiochi in questione è globalmente riconosciuta, ma bisogna comunque discutere di come Turrican Flashback riesca a trasportare le giovani generazioni o i nostalgici all’interno di un periodo storico completamente diverso. La schermata iniziale si presenta, a dir la verità, molto spoglia e semplicistica, in cui possiamo notare la selezione dei giochi e i titoli di coda. Sotto a ognuno di essi è possibile leggerle la rispettiva narrativa insieme a qualche dettaglio storico che presenta l’opera in questione. Interessante notare come siano stati creati dei nuovi loghi per tutti i giochi inclusi nella collection, apprezzabile anche se la sua effettiva utilità è praticamente nulla. Ci sembra giusto segnalare che tutto questo è scritto unicamente in lingua inglese, fortunatamente molto basic, vista la totale assenza di una qualsiasi tradizione compreso l’italiano.

Turrican Flashback

Rosso o blu mi spari tu

Interessante notare come Turrican Flashback emuli quattro giochi originalmente usciti  in tre differenti sistemi, eppure le opzioni presenti nella collection sono identiche per tutte le esperienze incluse. Qui è possibile modificare il sonoro, inserire uno dei tre sfondi disponibili, sfruttare il fullscreen, oppure risoluzioni che tentano di riprodurre quella originale, rendere dinamica o meno l’HUD, utilizzare degli effetti “retrò” che sporcano l’immagine, o perfino giocare con tonalità di colori completamente differenti. Nel caso qualcuno volesse addirittura cominciare da zero, è possibile eliminare il punteggio effettuato nelle classifiche personali. Purtroppo, non esiste alcuna possibilità di condividere il proprio punteggio in un qualche genere di classifica online, come magari fanno alcune operazioni di revival simili tipo i SEGA AGES. Non può poi mancare la possibilità di effettuare un rewind delle nostre operazioni in game, con la caratteristica peculiare dell’assenza di qualsiasi limite di tempo percorribile all’indietro. Infatti, è possibile giocare per venti minuti e ritornare all’avvio della nostra partita, se solo si possiede la pazienza di tener premuto il tasto apposito. A proposito di bottoni, è presente la possibilità di modificare a nostro piacimento il posizionamento di ogni comando. Infine, sono offerti ben sei slot di salvataggio rapido, in modo da poter riprendere in mano il gioco o chiuderlo in qualsiasi momento si voglia.

Tutto quello che abbiamo appena descritto rende l’esperienza di Turrican Flashback fortemente personale, in cui i giocatori interessanti possano trovare la miglior impostazione e modalità per giocare questi grandi classici. Purtroppo sono presenti anche dei lati negativi che non possiamo ignorare, incentrati principalmente sui contenuti extra, praticamente assenti. La storia dietro la saga di Turrican comprende diversi retroscena interessanti come videogiochi cancellati, concept art, colonna sonora ri-arrangiata, vite degli sviluppatori e molto altro. Purtroppo niente di tutto questo è incluso all’interno del pacchetto, perdendo così quel lato celebrativo alla base di tutta la seguente operazione. Segnaliamo poi alcuni problemi di ottimizzazione nella versione Switch da noi testata, non tanto dovuto a qualche genere di calo di frame rate, bensì a veri e propri errori che chiudono senza preavviso l’applicazione. Speriamo che qualche aggiornamento futuro migliori la situazione, seppur accada poco frequentemente nel corso della partita.

Turrican Flashback

7

Factor5, ININ Games e Ratalaika Games celebrano l'anniversario di Turrican con una collection incompleta, seppur realizzata con cura e attenzione. Purtroppo, al suo interno non mancano solo alcuni capitoli fondamentali come Super Turrican II, ma perfino le versioni speciali incluse all'interno delle due Turrican Anthology. La mancanza di qualsiasi contenuto extra, o della nuova colonna sonora di Chris Huelsbeck, rendono il prodotto consigliato esclusivamente a chi vuole rivivere le esperienze originali della serie anni 90. Per chi è invece interessato a vivere un'esperienza più completa di Turrican, il nostro consiglio è quello di preordinare le due Anthology finché è ancora possibile farlo.

Giona Corucci
Io vivo e corro con il vento, ma la mia passione per la cultura pop è rimasta ancorata sin da quando ho ricordo. Ne è passato di dai tempi delle demo nelle merendine, e sono diventato un appassionato di molti settori di questo mondo: dai videogiochi al cinema, fino all'animazione e perfino la letteratura. In questo periodo della mia vita, spero di portare contenuti di qualità all'interno di Game Legends.

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