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Wanking Simulator – Recensione del simulatore di autoerotismo

Ci sono videogiochi che nascono da una idea ben fondata, da una intuizione dell’estro umano e dalle capacità di abili sviluppatori che sanno quello che realmente vogliono all’interno di un videogioco e come proporlo. Ci sono poi anche dei titoli che invece nascono male, figli di idee o di concetti poco entusiasmanti e che piano piano possono o migliorarsi o decretare la propria morte. E poi c’è lui: Wanking Simulator. Un gioco nato senza un vero motivo, senza un’idea sensata, senza un vero scopo, ma soprattutto (scusate il gioco di parole) senza alcun senso. Eppure… è tutto quello che abbiamo sempre voluto almeno una volta nella vita. La prima cosa da dire è che Wanking Simulator nasce (come dice la parola stessa) come un gioco facente parte del genere dei simulatori. Fin qui tutto bene, ne esistono molti e sappiamo che spaziano davvero da un mondo all’altro: Goat Simulator, PC Building Simulator, Farming Simulator e tantissimi altri sono titoli che spesso e volentieri riescono a dire la propria all’interno di un genere che alla fine è considerato un po’ di nicchia. Ma perché fare un simulatore di Masturbazione? In effetti non lo sappiamo, ma ecco quelli che probabilmente sono i motivi che hanno spinto la software house MrCiastku a realizzarlo.

C’era una volta…

La trama di Wanking Simulator, se trama vogliamo chiamarla, tratta di un certo Winston Gay che viene bandito dalla città in cui abita poiché i suoi vicini lo hanno denunciato a causa degli eccessivi rumori prodotti durante le sue masturbazioni quotidiane. Winston non ci sta e ora, dopo essere tornato a bordo di un van rosa sgargiante, chiede vendetta. Il titolo si presenta come un sandbox con visuale in prima persona votato all’azione e al divertimento fine a se stesso. L’area di gioco presente, dalle dimensioni molto ridotte, presenta pochi edifici come case, una scuola, una chiesa e poca altra roba, tutto ovviamente in un contesto cittadino quasi normale condito da persone a volte umane, come poliziotti e semplici cittadini, altre volte da alieni o strambi personaggi. Il nostro unico modo per compiere vendetta è dato da determinati obiettivi segnati sulla mappa che possono essere azioni come rubare determinati oggetti e portarli a una precisa persona, parlare con i personaggi di gioco, distruggere automobili nel quartiere o altre cose che mano a mano diventano sempre più bizzarre.

wanking simulator

Non esistono delle “regole” in questo gioco se non quella di lasciare libera l’immaginazione e dare sfogo ai nostri più animaleschi e caotici istinti nel corso dei 6 livelli disponibili. Per poter riuscire in questa “impresa”, il volere degli sviluppatori è e rimane solamente uno: divertirsi e distruggere tutto quanto masturbandosi. In realtà il nostro protagonista è in grado anche di sferrare calci e lanciare una sorta di magia esplosiva, può comprare armi come asce, mazze o molotov usando i soldi dei cadaveri lasciati lungo la strada, è addirittura presente un sistema di sblocco delle abilità in grado di migliorare il getto della… insomma, avete capito. Ma niente di tutto questo è rappresentato in modo ordinario. Winston è capace di distruggere case intere semplicemente con l’utilizzo di calci, di incendiare e fare esplodere automobili con un semplice gesto o eseguire dei mega salti per poi atterrare e creando morte intorno a lui.

Non tutto il male vien per nuocere

Ma com’è possibile che un gioco del genere sia capace di divertire? In realtà crediamo che i motivi dietro questa autolesione siano due. Il primo è che proprio come Goat Simulator (da cui riprende praticamente ogni spunto) il gioco fa dell’assurdo e dell’inconcepibile il suo mantra di vita. La fisica è praticamente inesistente: ragdoll infiniti, torsioni degli arti che farebbero rabbrividire anche il più snodato del mondo, compenetrazioni poligonali e glitch vari sono parte costante dell’opera.

Per non parlare della grafica in generale che sembra essere stata presa da una console vecchia almeno 30 anni e messa all’interno di macchine molto più performanti: volti, dettagli, oggetti o qualsiasi altro elemento della produzione, sono tutti veramente realizzati con i piedi. Il secondo motivo, senza la quale il primo non reggerebbe in alcun modo, è che Wanking Simulator è tutto quello che ogni ragazzino di sesso maschile ha pensato di fare almeno una volta nella sua vita negli anni dell’adolescenza. E’ un titolo folle, eretico, esagerato, demenziale, ridicolo e molto altro. Potersi sentire invincibile di fronte a tutti mentre si corre per le strade creando panico e distruzione con una mano e con l’altra masturbarsi davanti a tutti, ignari e indifferenti di qualsiasi tipo di regola sociale e penale, deve essere davvero liberatorio.

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Dopo che Winston abbatte i nemici in zona, infatti, può deliberatamente masturbarsi (non si vede il pene ma il gesto della mano e il suono sono molto chiari) sopra il cadavere per ricaricare la barra dello sperma utile per lanciare getti o spruzzate contro gli altri avversari che ci si pareranno di fronte o per distruggere qualsiasi tipo di oggetto intorno a noi. Ebbene, questi due motivi, se presi singolarmente, farebbero morire ogni tipo di produzione, videoludica, cinematografica o di qualsiasi altro genere, ma messe insieme in questo contesto, in questo gioco, sanno sposarsi come mai prima d’ora.

E’ il sogno di una mente malata, partorito male, realizzato peggio, ma con uno scopo ben preciso: essere folle! Wanking Simulator ha inoltre dalla sua anche diverse modalità di gioco oltre all’avventura principale. Sebbene il senso del titolo dovrebbe ormai essere chiaro a tutti, oltre alla citata storia il gioco propone la più classica modalità sandbox con tutto o quasi a disposizione e svariati poteri/abilità acquisibili fin da subito. Oltre a questa è presente la modalità Sfida, cinque in totale, dove bisogna svolgere alcuni compiti assegnati nel minor tempo possibile; l’arena che ricorda le più classiche modalità Orde e il Parkour, dove il protagonista dovrà correre in lungo e in largo lungo gli edifici.

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Il “sogno” di ogni ragazzino

Non ci sono altre parole che non siano già state usate per descrivere una produzione del genere che, sebbene abbia sicuramente molti più difetti che pregi, riesce in qualche modo a racchiudere quello che è in primis il compito di un videogioco: quello di far divertire nel modo più spensierato l’utente finale. Esistono molti tipi di divertimento, questo è ovvio, e il messaggio del gioco non è sicuramente tra i migliori, anzi, tuttavia se preso con le doverose “precauzioni”, Wanking Simulator è un titolo godibile, capace di regalare qualche ora di puro divertimento e lasciare andare la mente a quando anche noi eravamo un po’ come Winston Gay, un idiota esaltato che si crede invincibile e pensa sempre e solo a una cosa… al divertimento!

Wanking Simulator

5.5

Wanking Simulator è un titolo folle, psichedelico, assurdo, capace sicuramente di far divertire come pochi sfruttando uno dei più classici taboo dell'essere umano: la masturbazione. Tuttavia è una produzione raffazzonata, qualitativamente insufficiente e stracolma di bug e problemi grafici di ogni tipo che, nonostante tutto, ben si mescolano con il totale no sense dell'opera. Le diverse modalità di gioco proposte non consentono margini di miglioramento a un titolo che ha ben poco da dire ma che lo fa nel modo più diretto possibile.

Andrea Ferri
Da bambino mi innamorai subito della cultura pop, dei videogames, degli anime e del cinema. Cresciuto a suon di VHS, la posta di Sonia e di partite alla PS1, sono anche un avido collezionista di tutto quello che mi passa per le mani. Il mio amore più grande? Toy Story, al quale sempre sarò fedele verso l'infinito, e oltre!

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