Recensione

WestWorld 2×05 – Recensione di “Akane No Mai”

Siamo giunti finalmente alla puntata più attesa delle cinque analizzate fino ad ora e che il pubblico sicuramente stava aspettando. Stavolta la recensione non verrà suddivisa in punti, dato che è un episodio da godersi tutto quanto di un fiato e scorre così velocemente che i nodi fondamentali si sovrappongono. Dalla prima all’ultima scena verremo infatti catapultati nel Giappone feudale nel periodo Edo, a ShogunWorld, un mondo spietato mascherato dalla pace dei paesaggi e degli host, nel quale uno shogun amministra e dirige un parco all’apparenza ordinato e preciso. Tra samurai, geishe e ronin,  Maeve, Hector, Lee, Armistice, Sylvester e Felix entrano in contatto con dei banditi che ricordano molto le loro controparti western. In effetti tutti i nostalgici saranno sicuramente sorpresi da una scena che si ripeterà durante la puntata, nella quale i protagonisti saranno in chiave nipponica e ricorderanno una scena emblematica di tutta la serie.

Già il titolo “Akane No Mai”, tradotto “La Danza di Akane“, suggerisce una novità in WestWorld, in quanto il giapponese la farà da padrone e ci accompagnerà fino alla fine. Anche Maeve conosce e parla la lingua orientale, sottolineando i cambiamenti personali che hanno forgiato – e stanno forgiando tutt’ora – l’animo della donna. La vedremo vestire i panni di una geisha, la vedremo impugnare una katana e la vedremo manipolare un esercito di samurai, ma non la noteremo particolarmente sorpresa dal mondo che la circonda… come se ne fosse già a conoscenza, come fosse un luogo dove è già stata. Tutto questo potrebbe fornire una risposta anche per la domanda spontanea che sorgerà quando Maeve parlerà fluentemente giapponese. La maestria con la quale gli elementi nipponici sono stati legati alla componente western ha fatto sì che questo episodio fosse uno dei più riusciti dell’intera serie, dato che non sono mancati i riferimenti, i colpi di scena e gli spargimenti di sangue.

Inoltre in questa puntata, i poteri nascosti di Maeve usciranno allo scoperto in più occasioni: consistono principalmente nel manipolare la realtà del parco e controllare gli host a proprio piacimento. A proposito di questo, tenetevi pronti per la scena finale perché merita la visione di tutto l’episodio. Altro tassello fondamentale del puzzle è proprio la “Akane” del titolo, una geisha che in molti aspetti ricorda Maeve, sia per quanto riguarda il contesto sia per quanto riguarda la caratterizzazione del personaggio, agguerrito e costantemente legato ad una figura minore che altri non è che una figlia.

Altro personaggio chiave sarà il ronin interpretato dal grande Hiroyuki Sanada, famoso per aver preso parte al colossal “L’Ultimo Samurai”, il quale condividerà delle peculiarità con Hector. Non mancherà anche una piccola parentesi per Dolores, che si ritroverà a Sweetwater in uno scenario da brivido dove la cittadina sempre più spettrale farà da sfondo alla figura sempre più disumana della donna. Scopriremo anche Teddy sempre più spaventato e impotente di fronte alle situazioni e alla furia di Dolores.

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