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Wreckfest – Recensione dell’erede spirituale di Destruction Derby

Un rottame è un rottame solo se viene considerato tale. Anche quelli che all’apparenza possono sembrare dei catorci da buttare possono nascondere delle grosse sorprese, e lo sanno bene i ragazzi di Bugbear Entertainment, che qualche anno dopo aver proposto al pubblico il loro pazzo Wreckfest, lo vedono esordire anche su console ed edito da THQ Nordic. Oltre ad essere uno dei titoli migliori del suo genere attualmente in circolazione, è anche uno dei più divertenti, con un rapporto qualità prezzo decisamente ottimo. Pronti a fare un po’ di sano casino?

Wreckfest: Drive Hard. Die Last.

Non ci sono preamboli con trame da capogiro, non ci sono scenette cinematiche che vedranno il nostro novizio pilota entrare nel mondo della distruzione, ma l’azione nuda e cruda. Già dal menù principale ci accorgiamo di quanto la volontà del team sia creare un gioco che va dritto al punto, ma non per questo minimalista. La voce “Gioca” presenta solamente 3 scelte votate al gameplay (la quarta è il negozio per acquistare DLC), che sono rispettivamente “Carriera”, “Evento Personalizzato” e “Multigiocatore”.

Se l’evento singolo si spiega da solo, con la possibilità di creare una gara con le condizioni che più ci aggradano tra tracciato, automobile, difficoltà e modalità di gioco, la Carriera si presenta più sfaccettata e variegata: questa è formata da ben 5 categorie, ognuna delle quali prevede eventi di tutti i tipi con difficoltà crescente, e all’interno dei quali vivremo sfide su sfide per diventare i migliori in assoluto. Quando si parla di “sfide” in Wreckfest, non si parla solo dell’essere l’ultimo sopravvissuto nell’arena o di essere il primo a tagliare al traguardo, ma delle vere e proprie condizioni aggiuntive che, se soddisfatte, aumenteranno la nostra reputazione. Anche questa è molto importante nel gioco, perché con essa saliremo di livello, guadagneremo denaro, e sbloccheremo nei negozio dei nuovi pezzi per migliorare le performance dei nostri bolidi. Mai giudicarli dall’apparenza!

Tutto ciò che guadagneremo quindi potrà essere speso nel garage, disponibile sia nella modalità carriera, sia nell’apposita sezione dal menù principale. In questa seconda casa delle nostre auto (la prima è il fango!) potremo anche personalizzare l’assetto della macchina, nulla che punti alla vera e propria simulazione, ma quel tanto che basta per rendere questo arcade game un pizzico più ibrido. Chiaramente anche le statistiche delle auto cambierà in base all’assetto scelto, che ci vedrà cambiare sospensioni, rapporto di trasmissione, differenziale e bilanciamento dei freni. Infine, ma non per importanza, oltre alle performance e alle regolazioni possiamo anche sbizzarrirci sul piano estetico!

Fango e Lamiere

Una volta scesi in pista diventa tutto più magicamente sporco. Anche se i caricamenti in alcuni casi si rivelano un pelo troppo lunghi, la vostra attesa sarà ripagata da delle gare estremamente gradevoli da giocare, e con la voglia di ributtarsi nella mischia da subito, sia che abbiate vinto o che abbiate perso. Il feeling con le piste è ottimo e la veridicità delle collisioni, fisica inclusa, e sorprendentemente ben riuscita, senza sacrificare troppo l’aspetto grafico del titolo (l’unica caratteristica piuttosto “goffa” è il volante dell’auto che gira, ma senza che le braccia del pilota si muovano).

In gara non saranno semplici sportellate, ma vere e proprie guerre a suon di metallo: è per questo che ogni singola collisione, in base al modo in cui la impartirete o subirete, vi consegnerà dei punti esperienza e vi farà subire dei danni (chiaramente, se la barra della “salute” arriva a zero, siete OUT). Attenzione quindi a colpire gli avversari nel punto giusto, evitando di subire danni collaterali! Altro aspetto importante di Wreckfest riguarda le demolizioni: impartire il colpo di grazia ad un nemico non solo vi darà gioia, ma conterà come una demolizione, indispensabile per vincere alcune sfide e per incrementare la propria esperienza e reputazione. Piacevole anche la dinamica dei rivali: se verrete colpiti molto forte da qualcuno, o se avrete fatto lo stesso, quel determinato avversario per quella gara diventerà vostro rivale, e quindi sarà molto più agguerrito nei vostri confronti! Fate attenzione.

wreckfest

Le modalità in cui ci possiamo scontrare con gli avversari sono varie, dal deathmatch al deatmatch a squadre, dai tornei con regole speciali alle classiche gare in circuito dove tutto è concesso. Anche se la varietà di modi in cui possiamo distruggere i nemici è molta, la rosa di modalità vere e proprie (carriera, evento personalizzato e multiplayer) è veramente troppo piccola per un titolo tanto variegato; si può tuttavia chiudere parzialmente un occhio anche grazie all’ottimo rapporto qualità/prezzo di Wreckfest, perfettamente in linea con le ore di gioco che offre. Il comparto online infine, funziona bene e senza pretese, con delle lobby sempre gremite ma con poco da fare se non buttarsi nella mischia. L’ideale per passare del tempo in totale distruzione.

Spendiamo anche una parola riguardo il sonoro del gioco: con gli effetti e i rumori che sono promossi senza infamia né lode, a guadagnare importanza è una splendida lista tracce del gioco, che anche se non portano delle firme altisonanti risulta sempre “al massimo”, con tracce rock dannatamente motivanti e soprattutto no-stop!

Wreckfest

8.1

Wreckfest è un titolo molto divertente, e una cura dannatamente efficace per chi vuole spendere del tempo (anche poco) a martellare avversari off e online. Al netto di qualche grana e qualche difettuccio che non intaccano l'esperienza, il titolo di Bugbear Entertainment è di certo uno dei migliori in assoluto del suo genere che abbia visto la luce, e di certo una delle occasioni migliori per i giocatori in possesso di una PlayStation 4 o di una Xbox One.

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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