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Xbox Series X – Abbiamo la console, ma dove sono i giochi?

È appena arrivata la primavera, quest’anno purtroppo condita da una perenne e inutile console war fatta di previsioni su Xbox Series X e PlayStation 5. Una serie di discussioni in ogni caso fuori luogo, spesso senza un senso compiuto e semplicemente basate su supposizioni parziali o addirittura errate, in quanto talvolta neanche confermate ma esclusivamente derivanti da leak e rumor che emergono in rete. Xbox è stata certamente più veloce di Sony, rivelando tutti i dettagli sulla sua console senza dare il tempo di ribattere alla casa nipponica, la quale ha invece esordito con una conferenza estremamente piena di tecnicismi e non adatta a tutti i consumatori. Si potrebbe pensare che la casa di Redmond si trovi quindi in un effettivo vantaggio, con una posizione di leadership data dalle migliori specifiche tecniche garantite per la propria ammiraglia, ma è davvero così?

xbox series x

Non è chiaro quando questo processo sia iniziato, forse siamo costretti a dare la colpa al mondo del PC gaming sempre più diffuso, ma è giunto il punto in cui i teraflops contano più dei titoli first-party, dove i videogiochi stanno diventando la parte meno importante dell’industria. Le console sono macchine da gioco, non computer dedicati a esigenze lavorative: a cosa serve questa infinita potenza di calcolo, finché non ci si trova davanti al software per cui le suddette macchine sono state create?

Su con lo sviluppo!

Sono ormai anni che la divisione Xbox di Microsoft continua a procacciare studi su studi, quasi non badando a chi stia entrando tra le sue fila, ma cercando di superare Sony per il numero di software house in possesso. Inutile commentare, ormai è accertato che ce l’abbia fatta, ma è come se questo non fosse successo. Questi anni di preparazione sono stati infatti per buona parte dormienti, perché gli oltre 15 studi sono riusciti a produrre un numero infimo di titoli, annunciando in alcuni casi delle produzioni ma non adoperandosi per recuperare il possibile in questa generazione. L’ecosistema di Xbox vuole includere Xbox One all’interno di Xbox Series X per un lungo periodo, senza tralasciare il mondo PC, ma allora perché aspettare? Tutti i giochi in programma, per quei pochi che sono stati svelati come Senua’s Saga: Hellblade 2 e Halo Infinite, si preparano a uscire una volta che Xbox Series X avrà debuttato a novembre di quest’anno. Se Xbox ha intenzione di stracciare Sony nella prossima generazione è bene che si dia una mossa fin da subito, continuando a supportare i suoi ineguagliabili servizi e allo stesso tempo arricchendo il suo catalogo.

Xbox Series X

Pur presentando un’offerta all’apparenza più conveniente, per via dell’Xbox Game Pass e di Project XCloud, la casa di Redmond non possiede al momento una buona quantità di giochi che possa catturare l’utenza, al contrario di Sony. Chiariamoci, PlayStation 4 non riceve certamente un’esclusiva al giorno, ma in questi anni ha saputo rinnovare sufficientemente il suo catalogo, proponendo dei titoli di valore e dei sequel relativi a questi ultimi, oltre che vari progetti a lungo termine ormai destinati a sbocciare. È chiaro che anche PlayStation 5 abbia dei piani ben precisi per il suo day one, il quale non vorrà certamente essere spoglio come avvenne nel 2013, ma non per questo l’attuale generazione sta venendo ingiustamente sacrificata. Gli ultimi titoli della software house completeranno una carriera d’onore, garantendo a chiunque compri una PlayStation 4 o 5 nel 2020 un comparto di giochi in esclusiva estremamente variegato e di valore, anche solo per quel che riguarda i giochi dell’ottava generazione. Potrebbe trattarsi di una mossa poco lungimirante, ma che all’effettivo sta portando il grande pubblico verso la fazione blu. Il catalogo della divisione Xbox non può ora come ora vantare molti grandi nomi, nonostante le sue risorse infinitamente più ampie dato che parliamo pur sempre di Microsoft.

Una mano da giocare senza errori

Xbox non è certamente un’azienda in fallimento, inoltre, i suoi investimenti sono stati portati a buon fine. Nonostante Sony si sia accaparrata Insomniac Games, la casa di Redmond ha dalla sua un esercito armato fino ai denti, foraggiato e invogliato, ormai pronto alla guerra. È arrivato il momento di mettere da parte il lato tecnico, rendiamoci conto che nonostante sia fondamentale questo è accessorio rispetto alla vera identità del mercato. L’obiettivo di Xbox dev’essere il garantirsi delle icone, l’ottenere una fama tale da poter vantare delle killer app ineguagliabili, da poter annunciare un gioco così atteso che faccia schizzare in alto le azioni della società alle stelle. Sony ce l’ha fatta con un banalissimo logo.

Xbox Game Pass

Dov’è il profumo del delizioso Cuphead 2? Che cosa sta programmando The Initiative? Compulsion Games ha forse dichiarato bancarotta? Forza Xbox: Quali sono le armi di questi studi? È questo il fattore attualmente importante, quello su cui deve puntare Xbox, la quale dovrà invogliare gli utenti a iniziare il proprio abbonamento con Xbox Game Pass – il quale dovrà essere così ricolmo di esclusive da permettersi di ignorare i multipiattaforma. Siamo in attesa di una mossa vincente, fatta di trailer e date di uscita prossime, non di SSD più veloci e decimi di potenza di calcolo aggiuntiva. Speriamo che Sony si ritrovi ad avere una degna avversaria con cui competere, magari finendo anche in svantaggio al contrario di quanto avvenuto con PlayStation 4. Xbox Series X può riportare in alto il brand e aumentare la competizione sul mercato, garantendoci automaticamente maggiore qualità e convenienza per le opere della prossima generazione.

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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