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Zelda Breath of the Wild 2: Nintendo spiega perché “nasconde” il vero nome

Saremo anche pragmatici nel chiamare così The Legend of Zelda Breath of the Wild 2, ma finché Nintendo non rivelerà il vero nome abbiamo le mani legate. La Grande N infatti non è ancora pronta a dirci il sottotitolo ufficiale, ma solo perché contiene indizi su ciò che potrebbe accadere nel gioco.

In un’intervista redatta da IGN, le storiche colonne portanti di Nintendo Treehouse Bill Trinen e Nate Bihldorff hanno parlato più nel dettaglio di alcuni dei grandi reveal dell’E3 2021. Il prossimo capitolo della storica saga fantasy del colosso di Kyoto (previsto per il 2022) faceva parte dei titoli trattati nella conversazione.

Ecco quanto ha dichiarato Trinen riguardo il nome completo (un enigma come tanti) di The Legend of Zelda Breath of the Wild 2.

In merito al perché ci stiamo trattenendo sul nome, dovrete restare sintonizzati perché, ovviamente, il nome di uno Zelda è abbastanza importante. Questi sottotitoli… iniziano a dare indizi su ciò che, forse, potrebbe accadere.

The Legend of Zelda Breath of The Wild 2

I titoli passati della saga hanno avuto sottotitoli importanti che facevano cenno ad oggetti vitali a livello di trama (la bacchetta del vento di Wind Waker o l’omonimo strumento di Ocarina of Time). Nel caso di Skyward Sword e di Breath of the Wild, invece, il titolo allude ai temi e ai concetti su cui si basa l’intera esperienza.

Qualunque sia il titolo definitivo, dunque, si rifarà al fulcro su cui verte il resto dell’intero gioco (il passato, forse). Tuttavia, se non altro, Trinen non se la prenderà se intanto ci arrangiamo con quel che abbiamo. Nintendo sa bene che noi della stampa di settore dobbiamo comunque chiamarlo in qualche modo.

Breath of the Wild 2 sarà un’abbreviazione ed è naturale che se ne cerchi una. Noi continueremo comunque a chiamarlo Seguito di The Legend of Zelda: Breath of the Wild.

Noi no, Bill, ma apprezziamo il tentativo. Ad ogni modo, l’E3 2021 di Nintendo ha portato con sé parecchie gradite sorprese, compreso un colossale carico di franchise che fanno il loro ritorno. Ricordiamo Metroid, WarioWare e, ancora più sorprendentemente, nientemeno che Advance Wars.

Alessandro Bozzi
Classe 1989, viene introdotto ai videogiochi dal padre durante l'età prescolare con DuckTales: The Quest for Gold su DOS (dopo essersi innamorato dell'omonima serie animata) in veste di spettatore. Inizia a giocare con Boulder Dash con un polveroso Commodore 64. Al decimo compleanno esordisce nel gaming moderno con Crash Bandicoot 3: Warped, per poi perdersi nel mondo Nintendo con Pokémon Versione Oro. La ricerca di uno sbocco professionale per la sua passione videoludica lo ha portato su GameLegends.

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