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Zelda: Ocarina of Time e non solo, quattro giochi entrano nella Hall of Fame

The Legend of Zelda: Ocarina of Time è uno dei titoli più amati e apprezzati di sempre e, da oggi, è arrivato anche il riconoscimento ufficiale a quanto già si sapeva con l’ingresso nella World Video Game Hall of Fame.

Questo gioco è uno dei più iconici di una serie iconica che, al momento, è ferma al 2017 con un altro titolo che, presto o tardi, seguirà Ocarina of Time, ovverosia Breath of the Wild che, quest’anno, riceverà l’attesissimo sequel, a meno di clamorosi colpi di scena e ritardi.

Zelda: Ocarina of Time non è l’unico titolo introdotto nella World Video Game Hall of Fame quest’anno. Infatti, oltre al già citato titolo per Nintendo64, entrano nell’Olimpo dell’universo videoludico anche Mrs. Pac-Man, Dance Dance Revolution e Sid Meier’s Civilization.

Nello specifico, il titolo che vede protagonista la signora Pac-Man è uscito nel 1981 per diverse piattaforme e ha saputo intrattenere generazioni di videogiocatori. È, inoltre, il secondo titolo della serie dedicata alla pallina gialla più affamata del mondo videoludico.

Dance Dance Revolution, invece, è uscito in Giappone nel 1998 e, ben presto, grazie a un gameplay innovativo, avrebbe conquistato il cuore degli appassionati. L’iconico cabinato che presentava le quattro frecce direzionali per ballare a ritmo di musica è iconico e nella memoria di tutti quelli che, a cavallo tra gli anni ’90 e ’00, sono entrati almeno una volta in sala giochi.

Zelda Ocarina of Time Hall of FameConcludiamo la rassegna dei titoli che, insieme a Zelda: Ocarina of Time, sono entrati nella Hall of Fame con Sid Meier’s Civilization. Si tratta di un videogioco strategico a turni uscito nel 1991 nel quale, sostanzialmente, dovevi guidare la civiltà scelta alla prosperità. Un’icona del suo genere che meritava questo riconoscimento.

Insomma, tra giochi di ruolo, titoli arcade e giochi strategici, il livello della classe del 2022 di titoli entrati nella Hall of Fame videoludica è, senza ombra di dubbio, difficile da replicare in futuro.

Raffaele Palmieri
Videogiocatore dalla nascita: al posto del biberon, stringevo tra le mie manine un controller del NES. Nintendaro per scelta, tradisco il mio grande amore costantemente con Sony e Microsoft.

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