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Zombicide – Invader: prime impressioni sul nuovo titolo CMON

In questi giorni stanno arrivando in Italia le prime copie di Zombicide – Invader, dopo oltre un anno dalla chiusura più che positiva del Kickstarter. L’episodio Sci-Fi della fortunatissima serie ludica Zombicide, firmata CMON e Guillotine Games, si preannunciava già diverso rispetto ai precedenti, non solo per l’ambientazione ma anche per l’introduzione di nuove meccaniche di gioco. Abbiamo avuto modo di provare qualche partita e appurare le differenze di gameplay: gli Xenos saranno cattivi quanto gli Orchi Zombie? Scopriamolo insieme.

zombicide invader abominio

Le novità

In generale i piccoli cambiamenti nel regolamento e le meccaniche nuove sono state accolte positivamente durante le partite fatte; sono infatti sembrate utili a snellire il gioco, aumentare la difficoltà e dare un pizzico di strategia in più nella pianificazione delle azioni:

  • Civili e Soldati: I personaggi utilizzabili sono distinti in civili e soldati, i quali si differenziano per i punti vita a disposizione, tendenzialmente più alti nei soldati, nonché per la libertà di cercare nelle varie aree della mappa, maggiore per i civili. Il risultato è che questi ultimi, pur essendo più deboli, saranno indispensabili per potersi adeguatamente armare contro gli Xenos, mentre i soldati saranno invece necessari a proteggere il gruppo, potendo sopportare più danni. Tutto ciò rende imprescindibile un buon bilanciamento nella scelta dei membri del gruppo stesso, oltre a conferire maggiore importanza ai ruoli di ciascuno, in particolar modo per la distribuzione dei vari pezzi di equipaggiamento.
  • Plance: Le plance giocatore sono indubbiamente le migliori fin’ora uscite. Permettono di tenere miglioramenti sotto le armi e hanno due spazi appositi per equipaggiamenti come armature e torce.

plancia giocatore zombicide invader

  • Morte: La morte di un membro del gruppo comporta sempre la fine della partita. Una regola che aumenta la difficoltà del gioco forse, ma permette a tutti di giocare senza che nessuno venga escluso o sacrificato.
  • Zone interne e esterne: Le aree della mappa sono divise in zone interne e esterne: nelle zone esterne è possibile recarsi solamente se si dispone di ossigeno; le zone interne sono invece divise in vari tipi di stanze (stanze normali, stanze rosse, stanze dell’ossigeno) e corridoi. La differenza fra le stanze è fondamentale per il gameplay: i soldati possono effettuare l’azione ricerca solo nelle stanze rosse, per esempio, mentre l’ossigeno, necessario per avventurarsi all’esterno, è reperibile solo nelle stanze apposite.
  • Le porte: Niente più porte da sfondare in Zombicide – Invader. Infatti, nei luoghi interni tutte le porte sono aperte, ma possono essere chiuse con un’azione gratuita una volta a turno, in modo da ritardare l’avanzata dei nemici o bloccare la linea di vista.
  • Abominio e “muffa”: è stata eliminata la meccanica del negromante. In compenso è stato reso ben più cattivo l’abominio base, che diffonde nei luoghi interni una poco simpatica “muffa”, la quale distrugge le stanze in cui si trova. Da questa possono poi spuntare fuori nuovi Xenos; inoltre, nel momento in cui vi sono due punti di spawn uniti da una serie ininterrotta di muffa, la partita è automaticamente persa. Le attivazioni degli abomini non avvengono solo tramite carte (che comunque non sono poche) ma anche quando finiscono le miniature di un determinato tipo di Xeno, per cui potrebbe diventare ben presto un problema (oltre che una sfida da affrontare con una strategia un pochino più elaborata rispetto ai precedenti Zombicide).
  • Macchine: Vi è la possibilità di controllare delle macchine, anche a distanza, che di fatto costituiscono potenti armi contro gli Xenos.
  • Attacco combinato: è possibile scegliere un target prima dell’attacco e concentrare quest’ultimo su di esso, in modo da cumulare i danni solo su uno Xeno, rendendo così possibile uccidere anche gli abomini con armi da 1 danno.
  • Split: Quando gli Xenos possono seguire due strade identiche per raggiungere i sopravvissuti si dividono in due gruppi uguali; ove ne avanzasse uno, è a discrezione dei giocatori dove indirizzarlo.

dettaglio zombicide invader

Considerazioni e prime impressioni

Come anticipato sopra, ci è sembrato che le variazioni nel regolamento abbiano migliorato notevolmente il gameplay, aumentando da un lato la difficoltà della partita ma rendendola proprio per questo motivo più appassionante. Pur mantenendo la propria natura di boardgame american in cui si tirano palate di dadi, Zombicide – Invader sembra richiedere un approccio un po’ più strategico alle missioni: dalla scelta dei personaggi da usare a quali porte chiudere, quali stanze o macchine sacrificare, se e in che modo dividersi per deviare il percorso dell’abominio.

Molti hanno storto il naso per l’ambientazione, anche se qui si tratta più che altro di gusti soggettivi. La qualità delle miniature come sempre è altissima. Insomma, il nuovo Zombicide ci ha stupiti positivamente, rivelandosi forse il migliore della serie per meccaniche, anche se per un responso definitivo dovremmo giocare qualche altra partita in più.

Claudia Pintore
Disegnatrice e appassionata di libri, serie tv, cinema e giochi da tavolo

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