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Blast Out Anteprima

Ultimamente i MOBA sembrano proprio in voga, sopratutto i deathmatch: abbiamo parlato di Insidia, Battlerite un po’ di tempo fa… ora è arrivato il turno di Blast Out: gioco attualmente in fase di sviluppo che si trova in una sua primissima forma beta, dalla quale sicuramente impiegherà ancora parecchio per uscire, poiché ci sono molti punti su cui lavorare, correzioni da apportare e migliorie necessarie per il corretto funzionamento del gioco.

Appena aperto il gioco, ci ritroveremo in un menù che dire identico ad Overwatch, nonostante sembri brutto da dire, è la definizione più appropriata. Per ora sono solo disponibili il menù di scelta del personaggio per entrare in partita e la schermata di apertura casse, dove potremo sperare di trovare qualche accessorio per i nostri Campioni o dell’oro da utilizzare in vari acquisti all’interno del Negozio. Considerando che il gioco è tutt’ora in sviluppo, i contenuti presenti sono molto limitati e scarni: avremo infatti a disposizione solo tre campioni, di cui due combattenti ed un tank, al solo scopo di vedere come funziona l‘Arena e le meccaniche di gameplay. Esse, possiamo affermare, sono state ispirate sicuramente da altri MOBA come Battlerite: il movimento del personaggio si effettua tramite l’uso della tastiera (il buon vecchio WASD) e le abilità saranno assegnate ai soliti tasti, tipici del genere: Q, E, R ed F. Attualmente però c’è da dire che le abilità dei vari personaggi (dai nomi impronunciabili, mi perdonerete) non sono niente di speciale e particolare: qualche skillshot, manovre evasive, scudi ed i soliti buff…

blast outTutto questo da senso di un “già visto” che pesa enormemente sull’esperienza di gioco, e non solo al livello di meccaniche, ma in generale di grafiche ed ambientazioni; magari tutto ciò sarà modificato nella versione definitiva di Blast Out, la quale spero cambi molti di questi dettagli, poiché sicuramente, nel caso esso mantenga questo stile copia-e-incolla da altri titoli di successo, non riuscirà mai a distinguersi nel panorama videoludico online. Basta vedere infatti come siano pochi i giochi online che perdurano nei loro anni con community perennemente attive e giocanti; magari gli sviluppatori sono stati gli ideatori di uno stile o un’idea apprezzata dal pubblico, sulla quale poi il team si è concentrato per migliorare il gioco mano a mano. Con questo spero che Blast Out riesca a trovare un qualcosa di innovativo da implementare nel suo gameplay, poiché così com’è stanca dopo poco, visto che se devo giocare ad un titolo, vorrei vedere qualcosa di particolare e non un clone di Battlerite o League of Legends che sia, giustificato solo dal fatto che questi hanno avuto successo.

Con questo non condanno gli sviluppatori di Blast Out, ma voglio far riflettere sulla differenza tra ispirarsi e copiare: se prendiamo ad esempio Player Unknown’s Battleground, anche lui si è ispirato a giochi come H1Z1 King of the Kill, ma il suo prodotto, nonostante ad un occhio inesperto possa sembrare quasi uguale, si differenzia per molte caratteristiche anche quasi impercettibili, come può essere semplicemente la velocità di gioco. In questo caso andiamo a vedere un MOBA, il quale richiede una precisione tecnica nei movimenti e nelle abilità sopraffina: nel momento in cui si va a prendere un elemento da un titolo maggiore e non si riesce a ricrearlo con la stessa minuzia è ovvio che questo porterà solo danni al proprio titolo e farà decadere tutto l’interesse. Prendiamo ad esempio gli skillshot: Battlerite divenne abbastanza conosciuto poiché tutti gli attacchi presenti nel gioco erano tiri di precisione e non esistevano le abilità a bersaglio; l’idea di per sé è carinissima, poiché questo da un senso di frenesia che in altri giochi come DOTA2 o League of Legends non è presente, essendo più “lenti”. Va bene ispirarsi a quest’idea avuta da altri sviluppatori, ma nel momento in cui le hitbox per gli skillshot sono minate da miriade di bug per i quali devi sperare che qualche santo guidi i tuoi colpi nel punto giusto dove si applica il danno.

Ripeto, ancora una volta, che il gioco è in fase di sviluppo e che molti di questi problemi potrebbero esser risolti col tempo, prima della sua uscita. Magari gli sviluppatori potrebbero pensare a qualche nuova modalità che riesca a trasformare leggermente il gioco, in modo da aggiungere un tocco di originalità, che non fa mai male, ad un genere che ora come ora è stra-abusato, sia per quanto riguardo grandi che piccoli titoli. Ogni epoca ha il genere che va per la maggiore, e non possiamo negare che, stando all’effettività dei numeri delle statistiche, i MOBA sono attualmente i giochi più in voga nel mondo. Ma come ogni grande titolo che è riuscito a distinguersi dal mercato saturo, anche Blast Out deve impegnarsi in questa direzione se vuole davvero emergere e, non diciamo mettersi al pari di altri giochi del genere, ma quanto meno ritagliarsi la sua fetta di utenza.

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