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[Gamescom 2017] Rising World Hands On

Durante la Gamescom, nei giorni scorsi, abbiamo avuto la fortuna di partecipare ad un breve meeting con i programmatori di un gioco, che si avvicina ai sogni di tutti coloro che volevano vedere realizzato un titolo come Minecraft, ma in versione realistica: Rising World.Rising WorldLa possibilità di costruire, cercare, scoprire, carftare e passare tempo a raccogliere blocchetti colorati in un mondo reale che rimanda il giocatore a tutto ciò che lo circonda, è stato il punto forte di questo gioco. Cosa c’è da dire? Durante la demo abbiamo avuto modo di testare ogni piccolo cambiamento e/o miglioramento nei riguardi sia della grafica che del gameplay, rispetto ai classici sandbox. In effetti, sorvolando le meccaniche che potrebbero sembrare uguali e ripetitive rispetto ai classici giochi del genere, in questo si ha veramente modo di creare nel minimo dettaglio tutto ciò che passa nella mente del giocatore. Ecco un esempio che ci ha lasciati davvero sbalorditi e soddisfatti: nel momento esatto in cui è iniziata la demo veniamo generati vicino ad un lago, in un ampio campo senza quasi nulla intorno, ad ammirare quella natura incontaminata dalla mano dell’uomo che al giorno d’oggi sembra quasi impossibile da vedere; solo dopo qualche minuto di passeggiata ci ritroviamo in un borgo medioevale, ampio, pieno di costruzioni e arricchito da non so quanti particolari architettonici. Proprio qui si ha la possibilità di entrare in vari edifici, tra cui una chiesa, la quale è caratterizzata da vetrate lavorate e colorate, panchine dettagliate in modo ottimale, un altare, un organo e molto altro. Tutto questo però, non faceva già parte del gioco, non era un background costruito anticipatamente: il programmatore stesso ci ha dimostrato che ogni piccola stecca della panchina e/o ogni decorazione delle vetrate, era stata lavorata da lui durante il crafting. Insomma, la possibilità di creare qualsiasi cosa, in questo game diventa possibile. Una delle aggiunte più soddisfacenti è la possibilità di aggiungere foto dall’esterno del gioco; il programmatore ci ha gentilmente dimostrato qualche esempio: dopo aver costruito un locale, ha aggiunto sull’insegna la foto di una margherita e la scritta pizza, trasformando quello che si poteva definire un semplice edificio, in qualcosa di più specifico e dettagliato. Proprio così! in ogni punto del gioco è possibile interagire con i nostri file media per poter personalizzare maggiormente l’area. Non si può dire nemmeno che sia rimasta invariata la creazione degli stessi sandbox, dei vestiti, delle armi e degli attrezzi, perché anch’essi sono stati modificati, migliorati. Questi potranno inoltre essere personalizzati con vari colori o tematiche diverse, a seconda delle nostre preferenze. L’unica cosa che forse potrà mancare agli amanti del genere Minecraft è la magia, perché in questo gioco effettivamente, secondo il programmatore, non serviva e non era necessaria. Come dargli torto, si tratta comunque di un game realistico, dove i nemici non sono zombie o mostri, bensì animali feroci o quant’altro! Direi che la parte del gameplay, quindi, è stata migliorata nel dettaglio, sorvolando ovviamente la grafica, degna veramente della parola “realistica”.

Terminata la demo lo sviluppatore ha annunciato che la software house, in questa build, aveva già introdotto anche una modalità multiplayer online che però, per mancanza di tempo, non ci è stato possibile provare. Sappiamo però che questa non differisce in nulla dal gameplay della campagna singleplayer. Il giocatore inoltre, a differenza del più noto Minecraft, non dovrà scegliere se affrontare la partita in modalità Creativa o in quella Sopravvivenza, ma verrà gettato da subito in questo fantasioso mondo, pronto a personalizzare la propria esperienza di gioco.

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