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Regalia: Of Men and Monarchs Recensione

Quando abbiamo provato il titolo a Colonia durante la Gamescom 2016, siamo rimasti decisamente soddisfatti dalle idee che il titolo proponeva e dalla complessità del gameplay, stemperata da un piacevole stile grafico e da una palese e mai pesante vena comica. Stiamo parlando di Regalia: Of Men And Monarchs, titolo sviluppato da Pixelated Milk e pubblicato da Klabater, approdato durante la giornata di oggi sui nostri PC. Non fatevi ingannare dai toni leggeri, dalla caratterizzazione dei personaggi, o dall’apparente semplicità dei vostri compiti, perché questo titolo è tutt’altro che semplice. Queste note arcigne non sono conferite solamente dalla difficoltà intrinseca, ma anche dall’incredibile libertà di scelta che avremo, su come procedere nella nostra avventura! Senza ulteriori indugi, andiamo a guardare più da vicino cosa ci attende con Regalia: Of Men and Monarchs!

Regalia: of men and monarchs

No, non è quello di Star Wars

In questo gioco vestiremo i panni di un giovane principe di nome Kay, erede della famiglia reale Loren… Si, Kay Loren. Dopo una breve introduzione e la scoperta di una promessa da mantenere, ci ritroveremo nel nostro castello di famiglia, che rivendicheremo e inizieremo a restaurare. Meno di dieci minuti più tardi però, ci renderemo conto di aver ereditato anche dei debiti decisamente onerosi, appartenuti ai nostri predecessori fin dal tempo delle “Crociate”. Senza la possibilità di accettare o rifiutare un “patto”, ci troveremo a ricostruire la città di Ascalia (“il fiore all’occhiello di Rashytil, diamante bla bla bla”). Da qui in poi, sotto la sapiente guida del defunto nonno, Kay, le sue sorelle e l’impavido Griffith inizieranno la loro avventura, incontrando nuovi alleati e facendo prosperare la città, prima della sempre più vicina deadline. Già, il tempo: questo è uno degli aspetti fondamentali nell’evolversi del gioco, che capitolo dopo capitolo vi vedrà assegnate delle quest importantissime, che dovranno essere completate entro il tempo limite, pena il game over. Le motivazioni, senza anticiparvi altro, saranno chiare fin dalle prime battute di gioco, e non vogliamo certo rovinarvi la sorpresa.

Castello mio, regole mie

Per spiegare l’articolato gameplay di Regalia: of Men and Monarchs è necessario procedere per gradi, dato che moltissime sono le feature e le meccaniche inserite che andranno ad influire nel gioco. Non stiamo parlando semplicemente delle battaglie, che sono da sempre croce e delizia degli RPG tattici, ma della vera e propria gestione della città: oltre ad avere successo in battaglia e a guadagnare bottini, sarà infatti indispensabile tenere d’occhio anche la propria reputazione, e di conseguenza fare amicizia e passare del tempo con i propri abitanti. Non finisce qui, perché ulteriori pedine degli scacchi possono essere ritrovate nel commercio, ma anche nelle alleanze stesse con i regni vicini (e sono proprio loro che terranno d’occhio la nostra reputazione, oltre agli abitanti). Davanti ad una moltitudine simile di mansioni, si presentano anche le variabili dettate dal calendario che scorre inesorabile: tutte le persone in città avranno infatti un lavoro e delle abitudini, e di conseguenza esiste una schedule settimanale delle loro mansioni! Chiaro perciò che essa va monitorata, per sapere dove e quando potremo incontrare un compagno d’arme o un amico, magari per spendere con lui la giornata. In tutto ciò, non dobbiamo dimenticarci della costruzione degli edifici e della ristrutturazione di quelli già esistenti, che comporterà di conseguenza ulteriore dispendio di denaro, oltre a quello che magari dedicheremo ad altro.

Regalia: of Men and Monarchs

This boots are made for walking

Nella sala reale sarà presente un mappamondo che ci permetterà in qualsiasi momento vogliamo (per nostra fortuna o nostro malgrado) di partire per una “spedizione” verso i dungeon. Starà a noi scegliere tra i nostri numerosi compagni di party chi portare con noi, e chi invece rimarrà in città. Anche nel caso della destinazione avremo libera scelta: la mappa dei dungeon disponibili è gigantesca, e già dal primo capitolo potremo scegliere tra tre differenti dal quale cominciare. Ricordate, però, che per spostarsi ci vuole del tempo, come anche per esplorare la zona. Il tempo richiesto sarà fisso, dunque se non lo avrete esplorato tutto e deciderete di tornare indietro per svariati motivi, i giorni richiesti rimarranno tali. Arma a doppio taglio questa, ma che potremo gestire strategicamente. All’interno dei dungeon ci saranno delle varie zone chiamati “nodi”, collegati da delle linee che ne descrivono i possibili collegamenti per passare da uno all’altro. Questi nodi sono di tre tipi: Riposo, dove il nostro party potrà riposare e salvare la partita; Battaglia, dove ci scontreremo contro dei nemici con condizioni di vittoria variabili; Evento (e questo è davvero geniale ndr.), ovvero una mini avventura testuale che ci vedrà rispondere o agire in determinate situazioni! Queste ultime possono finire bene, donandoci punti esperienza; male, senza cavare un ragno dal buco, o sfociare in una battaglia (del cui esito saremo i soli giudici). Tutti i nodi, punti di salvataggio compresi, saranno disponibili una sola volta, e di conseguenza fate ben attenzione a quando li sfrutterete! Se fino ad ora Regalia: of Men and Monarchs vi sembra un gioco complesso, sappiate che siamo solo a metà strada.

Regalia: of Men and Monarchs mappa

It’s Party Time!

Una delle particolarità che di certo salteranno subito all’occhio in Regalia: Of Men and Monarchs, è che il livello del party salirà all’unisono: esatto, niente livelli eroe singoli. In questo modo il giocatore potrà fare le proprie scelte di party in tutta libertà, adattando la squadra da portare con sé in base alle proprie caratteristiche ed abilità, senza preoccuparsi di quante volte è stato lasciato in città per un motivo o per un altro. Le abilità dei nostri ero in battaglia saranno fisse, e dunque ogni personaggio come di consueto possiede le sue peculiarità. I personaggi inoltre possiedono più tipi di attacchi (alcuni per danneggiare, altri per aumentare le statistiche e così via), rendendoli in grado di ricoprire più di un ruolo in una determinata battaglia. Gli scontri saranno decisamente tattici: durante il turno dei nostri personaggi (ordinati in una linea temporale in base all’iniziativa) avremo a disposizione un tot di passi da fare (prima dell’azione, dopo di essa, o anche divise in due), ed ovviamente un’azione da compiere. Alla fine di ogni turno però, verranno collezionati dei “Punti Autorità” fino ad un massimo di 5, che saranno indispensabili sia per compiere un’azione (o più) extra, oppure utilizzare l’abilità speciale. Altre spiegazioni sarebbero esageratamente pesanti da spiegare in recensione, ma sappiate che tecnicamente, siamo di fronte ad un gioiellino.

Regalia: Of Men and Monarchs

Espressione nel pallone

Se c’è una cosa che, oltre a tutto il resto, risulta davvero ottima in Regalia: Of Men and Monarchs, è l’incredibile espressività. I personaggi sono caratterizzati in modo splendido, prendendo in alcuni casi palesemente ispirazione da individui visti in fumetti o cartoni vari (vi sfido a trovare chi somiglia e si comporta come Alex Louis Armstrong di Full Metal Alchemist ndr.). Non è solo per questo però: in molti casi durante le scene video e non, sulla testa dei personaggi, anche mentre parlano, comparirà un baloon stile fumetto con un’espressione facciale che ne descrive lo stato d’animo per una frase appena detta! La componente comica è infatti un cardine indiscutibile del gioco, che volente o nolente riesce a strappare un sorriso anche con le gag più banali. A livello di grafica il gioco brilla sul piano degli avatar e sulle texture, ricamato da un cel-shading gradevole e mai pesante; un po’ meno bene invece sui modelli dei personaggi in game, che seppur siano rappresentati con le sagome (appunto gli avatar) a lato, digrignano un po’ con l’ambiente circostante. Purtroppo per coloro che sono meno avvezzi alla lingua inglese, ho delle pessime notizie: il gioco non è localizzato in italiano, né in doppiaggio né in testi. Questo fattore potrebbe risultare molto pesante, perché i tutorial sono molti e testuali, così come la moltitudine di documenti e la gran mole di dialoghi e avventure testuali. Le scene principali, come già detto, sono doppiate in inglese e la qualità di esso è una delle migliori mai sentite per un gioco di questo genere, mentre la colonna sonora è una mera cornice capace di dire la sua solamente in alcuni casi, ma senza divenire mai tediosa.

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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