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Activision Blizzard x Xbox: acquisizione a rischio?

L’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft è di nuovo nella bufera. Questa volta, tra il colosso dell’informatica e la software house di Santa Monica si è messa la Competition and Markets Authority, un dipartimento governativo non ministeriale del Regno Unito che, in buona sostanza, regolamenta la concorrenza nella terra della Regina.

Quest’organo ha emesso un comunicato, eccolo:

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (CMA) informa ai sensi dell’art 96(2A) della legge che l’atto di fusione fornito da Microsoft Corporation e Activision Blizzard Inc. in relazione alla prevista acquisizione da parte di Microsoft Corporation di Activision Blizzard Inc. soddisfa i requisiti dell’articolo 96(2) della legge. Il periodo iniziale definito nella sezione 34ZA(3) della legge in relazione alla fusione decorrono dal primo giorno lavorativo successivo alla data del presente avviso, ossia il 7 luglio 2022. Il termine entro il quale la CMA annuncerà la propria decisione sul rinvio della fusione alla fase 2 dell’indagine è quindi il 1 settembre 2022.

A settembre, dunque, sapremo se l’affare è andato in porto o no. Anche perché, l’equivalente americano della CMA si sta muovendo nello stesso senso. Insomma, l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft è sempre più percepita dagli organi di controllo come una mossa scorretta.

Microsoft Activision Blizzard acquisizioneIn ogni caso, da parte sua, Microsoft si è detta convinta di chiudere l’acquisizione entro la fine dell’anno fiscale 2023. Anche se, per avere la certezza assoluta, occorrerà aspettare che questi due organi facciano le loro indagini.

Nel caso della CMA, stando a quanto si legge sul comunicato, queste finiranno il 1º settembre. Dopo quella data scopriremo se, almeno per il Regno Unito, questo matrimonio si farà. In caso contrario, si passerà alla fase 2 delle indagini.

Fino ad allora, il CMA si occuperà di ascoltare le terze parti in causa per comprendere a pieno gli effetti che un’acquisizione di questo tipo potrebbe avere sul mercato videoludico. E se l’indagine è partita, probabilmente, hanno il fondato sospetto che non avrà poi troppi effetti benefici.

Raffaele Palmieri
Videogiocatore dalla nascita: al posto del biberon, stringevo tra le mie manine un controller del NES. Nintendaro per scelta, tradisco il mio grande amore costantemente con Sony e Microsoft.

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