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Agent: Rockstar elimina il gioco dal suo sito ufficiale

Brutte notizie per la community videoludica, poiché il misterioso titolo Agent, ormai in cantiere da diversi anni e fonte di leak e voci di corridoio, è stato ufficialmente cancellato dalla lista della sezione Giochi del sito ufficiale di Rockstar, in cui era presente da molti anni.

Si tratta di un gioco in lavorazione presso la software house che risale a quasi un decennio fa. I più avranno familiarità con progetti del calibro di Grand Theft Auto o Red Dead Redemption, ma anche gli appassionati di queste serie sanno delle voci che girano intorno al misterioso Agent.

Ve ne avevamo parlato in un altro nostro articolo, che potete trovare cliccando su questo link. Con questo progetto, Rockstar avrebbe puntato al genere stealth, investendo su un’ambientazione da guerra fredda degli anni ’70 in cui il tema sarebbe stato quello dello spy thriller hardboiled, un genere che fa della cinica e violenza la sua base, che vede protagonisti spesso degli anti-eroi (spesso è stato accostato al pulp).

Il gioco non ha mai visto la luce, ma nel corso degli anni la sua presenza ha assunto un alone di mistero che ha portato i giocatori ad essere sempre interessati riguardo ad un ipotetico lancio ufficiale. Tuttavia, come è stato riportato sul web, Agent è stato cancellato dalla sezione Giochi del sito web di Rockstar.

Come dicevamo, del gioco non si è mai saputo troppo per via ufficiale. C’è stato qualche anno fa persino un caso in cui degli artwork e concept di Agent e di Bully 2, altro progetto in cantiere da diverso tempo, sono stati resi pubblici sul web da un insider come “ritorsione” verso Rockstar.

La cancellazione dal sito web, a questo punto, può voler significare l’abbandono definitivo del progetto da parte della software house. Resta da scoprire se persino Bully 2 andrà incontro allo stesso destino oppure se vedrà il domani.

Fonte:
Giulio Bruschini
Podcaster, aspirante speaker radiofonico e appassionato di musica e cinema, meglio non iniziare una conversazione sulla sindrome dell'età dell'oro e della cultura retro o si finisce in un'infinita tana del bianconiglio tra vaporwave e hauntology...e Max Headroom.

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