Animal Crossing New Horizons, come tutti i capitoli del franchise, una un sacco di anni di giocabilità. Per questo motivo, un giocatore è riuscito a scoprire quand’è il limite che si può raggiungere sul famoso titolo realizzato da Nintendo.
Secondo quanto svelato dal subreddit dedicato al gioco, sarà possibile giocare Animal Crossing New Horizon fino al 31 dicembre 2060, sì, mancano “solo” 38 anni. Nintendo ha impostato un limite di anni, il quale una volta scaduto, gli utenti Nintendo Switch non potranno più accedere all’isola che hanno costruito nel 2020.
Dopo aver provato a impostare la data interna della console al 2061, il giocatore ha avviato Animal Crossing New Horizons e ha scovato la brutta notizia. Infatti, ha visto il messaggio che dice:
Per favore chiudi il gioco dal meni home e riavvialo dopo aver impostato una data che va dall’1/1/2000 e il 31/12/2060
In new horizons you can’t play after 2061 the game will display that message from AnimalCrossing
Se avete paura di perdere tutti i tuoi salvataggi una volta raggiunta la fatidica data, sempre se possediate ancora una Nintendo Switch funzionante, non avete nulla da temere. Vi basterà utilizzare la tecnica del “time travel” e impostare la data della console in un periodo di tempo che va nell’arco di 60 anni.
Ovviamente stiamo parlando di qualcosa che è così avanti nel tempo che probabilmente Nintendo sarà di generazioni in avanti, e Animal Crossing New Horizons sarà considerato retrogaming, così come ora consideriamo New Leaf e altri titoli del franchise. Ma se pensate di continuare a vivere la vostra isola per le prossime quattro decadi, sappiate che potete farlo, così da divertirvi con tutti gli eventi annuali che tutti gli isolani che troverete viaggiando. Senza contare che potete sempre andare a lavoro grazie al DLC a pagamento.
Vi ricordo che Nintendo ha annunciato la fine dell’arrivo di nuovi aggiornamenti per quanto riguarda i contenuti, dopo l’arrivo del contenuto a pagamento. Dunque il gioco rimarrà così come lo state vivendo adesso fino al 2060.
