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Apple provó ad acquistare Tesla e finì con un “fuck you”?

Le acquisizioni tra le aziende non sono di certo nulla di nuovo, ma le due protagoniste di questa vicenda altre non sono che i due colossi Apple e Tesla. Sul web è riemersa una questione piuttosto spinosa che riguarda i due rispettivi capi, Elon Musk e Tim Cook e una presunta telefonata avvenuta anni fa.

Questa storia ha radici che risalgono a cica 5 anni fa. Tim Higgins, giornalista reporter del Wall Street Journal, ha pubblicato un libro che uscirà nelle librerie a inizio agosto di quest’anno il libro Power Play: Tesla, Elon Musk and the Bet of the Century. Si tratta di un saggio che racconta della storia dell’azienda e del suo magnate, ma c’è un particolare che in questi giorni sta facendo discutere sul web.

Nel libro è riportato come nel 2016 Tesla (non ancora la grande realtà come è al giorno d’oggi) era in una disastrosa situazione finanziaria, in mezzo allo sviluppo della Model 3. Fu così che Tim Cook, chief executive di Apple, pare abbia telefonato ad Elon Musk per proporgli un affare: l’acquisizione della sua azienda da parte della Apple. Higgins racconta che la proposta ha suscitato interesse in Musk, ma aveva una sola condizione: diventare il CEO. Cook pare essere d’accordo, dal momento che quando sono state acquistate altre aziende come Beats i capi fondatori sono rimasti nelle loro posizioni.

Ma non era quello che intendeva Musk: lui voleva diventare il CEO di Apple. Affermazione a cui Cook ha risposto con un insulto riattaccando il telefono. Questo aneddoto estratto dal libro sta facendo discutere molto sul web, ma ad aggiungere ancora più pepe sulla vicenda ci pensa lo stesso Musk: sul suo Twitter ha precisato che non c’è mai stata alcun tipo di interazione tra lui e Cook e che anzi, quest’ultimo si sia rifiutato di incontrarlo per parlare dell’acquisizione.

Cook ed io non ci siamo mai e poi mai parlati o scritti.

C’è stato un momento in cui ho richiesto di incontrarmi con Cook per parlare dell’acquisizione di Tesla da parte di Apple. Non c’è stato alcun tipo di proposta o condizioni di acquisizione.

Lui si è rifiutato di incontrarmi. Tesla allora valeva il 6% di quanto vale oggi.

 

Data la repentina negazione di Musk, viene da domandarsi se effettivamente questa storia sia mai avvenuta o se si tratti di una trovata pubblicitaria per il libro di Tim Higgins. Il che non sarebbe molto sorprendente, dato che sta facendo un gran passaparola. La Apple era già nel pieno boom dei suoi dispositivi, prima ancora di raggiungere i risultati odierni.

C’è un altro “ma”, in tutto ciò. Dopo il tweet di risposta, sono cominciate a sbucare sul web vecchie fotografie di riunioni in cui sono ripresi nella stessa stanza sia Tim Cook, sia Elon Musk. In questo modo risulta difficile credere che i due non si siano mai rivolti la parola. Come si suol dire, ai posteri l’ardua sentenza.

Giulio Bruschini
Podcaster, aspirante speaker radiofonico e appassionato di musica e cinema, meglio non iniziare una conversazione sulla sindrome dell'età dell'oro e della cultura retro o si finisce in un'infinita tana del bianconiglio tra vaporwave e hauntology...e Max Headroom.

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