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Biliardino, flipper e ping pong: esercenti costretti a pagare le tasse

Biliardino, flipper e ping pong sono stati di recente equiparati a giochi d’azzardo come il videopoker e le scommesse, dopo quanto avvenuto con le sale LAN, il che sta portando di conseguenza moltissimi gestori di bar e stabilimenti balneari a mettere da parte le attrezzature in questione, non permettendo di conseguenza il gioco libero.

Si parla nello specifico di un problema che molti hanno fatto notare nel corso delle scorse ore, con multe che a quanto pare possono arrivare addirittura a costare un totale di 4.000€ per gli esercenti che non hanno pagato le dovute tasse per i giochi da tavolo in questione, e con gestore pugliese multato per non aver rispettato il decreto.

Una situazione di sicuro strana, che potrebbe cambiare nel corso dei prossimi mesi la disponibilità di giochi di questo tipo, visto il modo in cui l’Italia ha apparentemente deciso di inquadrare il tutto, non permettendo quindi ai gestori di tenere le attrezzature in vista e di farle usare agli utenti, almeno fino a che maggiore chiarezza in merito alla situazione non verrà fatta e ci si troverà di conseguenza ad avere delle risposte ufficiali in merito alla questione.

Alcuni stabilimenti hanno commentato la situazione, come riportano le pagine del Blitz Quotidiano, spiegando come all’effettivo si tratti di un peccato non poter permettere a famiglie e ragazzi di divertirsi con i giochi che vengono ormai usati per divertirsi da decenni, e al costo di pochi euro garantiscono moltissime ore di divertimento e svago, in qualunque luogo ci si trovi, visto che non serve avere a che fare con alcuna attrezzatura.

Al momento la situazione è piuttosto compromessa, e resterà da vedere quale saranno le novità da parte del territorio in merito alla questione, prima che – eventualmente – si possa tornare a fruire dei giochi da tavolo in questione normalmente.

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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