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Chocobo GP – Recensione, Final Fantasy è pronto a far ruggire i motori

Chocobo GP è il nuovo titolo prodotto da Square Enix di cui vi proponiamo la recensione, rilasciato su Nintendo Switch il 10 marzo 2022, ed erede diretto di Chocobo Racing che, nel 1999, si ritagliò una vasta fetta di amatori, contrapponendosi ai due principali titoli di kart dell’epoca: Mario Kart su Nintendo 64 e Crash Team Racing su PlayStation. I personaggi e le atmosfere di Final Fantasy sono tornati in un divertente gioco di corse, dove improbabili veicoli (o pattini per Chocobo) ruggiscono e mordono l’asfalto, una gara dopo l’altra, alla ricerca dell’indiscusso vincitore.

Chocobo GP è stato sviluppato da Akira, studio giapponese che ha collaborato con Nintendo per titoli quali Pac-Man 99 (qui la nostra recensione) e Tetris 99, e che ora torna in pista con un nuovo gioco che ha, tra i suoi pilastri, un interessante circuito competitivo, con premi e graduatorie. È possibile trovare sul Nintendo eShop due versioni del titolo: Chocobo GP Lite, una versione gratuita scaricabile da tutti e che comprende alcune piste e 3 personaggi, nonché il prologo della modalità storia; e poi la versione completa del gioco al prezzo di circa 50 €.

C’era una volta…

La modalità storia è una delle prime cose che il giocatore si trova a dover affrontare in Chocobo GP, nonché un altro dei pilastri su cui si fonda il titolo di racing. Conoscendo lo stile di Final Fantasy, non ci si stupisce se una grande fetta della torta spetta proprio alla storia, che è principalmente composta da gare di corsa. Chocobo e il suo amico moguri Atla decidono di partecipare a un’importante gara il cui premio, messo in palio da Pilota X, sarà un desiderio. Di fronte a una sorpresa così succulenta, non resta che scaldare i motori (o, nel caso di Chocobo, indossare i pattini) e partire a tutta birra verso il traguardo.

La storia di Chocobo GP è molto divertente, con dialoghi accattivanti che rompono la quarta parete, personaggi in aumento man mano che si completano i vari episodi, e gare con obiettivi specifici da raggiungere. È possibile selezionare la modalità di gioco tra Principiante, consigliata per chi non ha dimestichezza con i giochi di corse e per i più piccoli, e Professionista, in cui il livello di difficoltà è sensibilmente superiore.

La modalità storia è di vitale importanza per sbloccare i personaggi del roster, e i dialoghi sono doppiati in inglese, anche se talvolta possono risultare lunghi da seguire. È sempre possibile saltare tutte le scene della storia che non comprendano le gare di corsa, premendo il pulsante + di Nintendo Switch. Nella versione Lite di Chocobo GP, i giocatori avranno a disposizione soltanto il prologo, che contiene un pratico tutorial per prendere dimestichezza con i comandi, alcuni dei quali risultati alquanto artificiosi.

Imparare i comandi richiederà qualche tentativo, soprattutto per chi non è pratico con questa tipologia di gioco. Oltre ad accelerare, i giocatori possono premere combinazioni di comandi per derapare, riuscendo ad aumentare la loro velocità in curva per diversi secondi, guardarsi alle spalle per individuare eventuali attacchi degli avversari in coda, usare bonus/malus guadagnati e raccolti nel percorso, ruotare e altro ancora.

Chocobo GP?

Sebbene la modalità storia abbia un’importanza fondamentale, la principale modalità di Chocobo GP è proprio Chocobo GP, ossia un circuito competitivo che permette di allungare a dismisura la longevità del titolo, e di sfidare in multiplayer gli altri giocatori. Similmente a quanto visto di recente con Tetris 99 e Pac-Man 99, anche in questo caso gli sfidanti vengono posizionati in una griglia, che raccoglie tutti coloro che passano il turno automaticamente, e li sposta gara dopo gara verso la cima della piramide.

Si parte da gruppi di 64 giocatori, proseguendo poi con una rosa di 32 vincitori, 16 vincitori e, infine, 8 vincitori, i migliori che si affronteranno per il premio finale. Passano il turno i primi 4 giocatori di ogni gruppo, e le sfide sono affrontate da 8 giocatori per volta. Partecipare alle gare fornirà a tutti alcuni premi e punti per aumentare di livello, anche a coloro che non saranno i vincitori. Vincere non è semplice. Le piste sono piuttosto variegate, sebbene siano solo 9 i tracciati totali presenti in Chocobo GP. Alcuni tracciati possono, tuttavia, venire affrontati con percorsi alternativi, prendendo una direzione diversa nelle biforcazioni e trovando nuovi sentieri per arrivare al traguardo.

La stessa modalità storia, una volta completata, può essere rigiocata per sbloccare bonus ed extra. I dialoghi non cambieranno (ma possono essere comodamente saltati) e lo scopo di ogni gara sarà esattamente lo stesso della prima volta, ma coloro che desiderano mettere le mani su ulteriori premi o completare il più possibile il gioco non avranno di che lamentarsi. Inoltre, nella modalità Chocobo GP sono presenti eventi stagionali che verranno periodicamente aggiornati e modificati, con nuove classifiche e un nuovo sistema di premi.

Il respiro di Final Fantasy

Nonostante si tratti di un gioco di racing, in Chocobo GP è presente molto di Final Fantasy. A parte i personaggi e alcune musiche, anche le modalità con cui è possibile affrontare le corse hanno attinto a piene mani dai titoli della serie principale. Non si tratterebbe, dopotutto, di uno spin-off di tutto rispetto se non ci fossero collegamenti con il grembo materno. Nei vari tracciati che possono venire affrontati nelle gare sono sparpagliati diversi elementi, che i partecipanti possono raccogliere per avere bonus oppure lanciare malus agli avversari.

Le piste sono, infatti, disseminate di power-up di vario tipo, sotto la forma della magilite. Man mano che si prosegue con la modalità storia, verranno spiegati tutti i tipi di magilite che è possibile raccogliere e utilizzare. Spesso, durante la corsa, ci si troverà davanti alle Magicuova, che possono essere di color oro, argento o rame, e danno potenziamenti speciali tra i vari disponibili, tutti tratti proprio dal mondo di Final Fantasy. Sulla schermata della gara sono presenti 3 slot, che vengono riempiti con il tipo di magilite con cui si entra in contatto, similmente a quanto accadeva in Chocobo Racing.

Il sistema delle magiliti risulta tuttavia artificioso, e spesso i giocatori sono costretti, per la necessità di affrontare le corse nel minor tempo possibile, a utilizzare ciò che hanno guadagnato senza preoccuparsi troppo degli effetti che avrà sugli avversari, purché li rallenti. Grazie alle magiliti, è possibile lanciare diversi tipi di magia, da quella del fuoco, che serve a lanciare contro i nemici barriere infuocate, a quelle dell’acqua, che creano vortici in mezzo alla pista, fino a permettere ai partecipanti di scatenare terremoti, congelare gli altri giocatori oppure fulminarli. Il comparto di magie è, insomma, piuttosto variegato.

Nel corso della sfida potranno essere raccolti anche i cristalli, che serviranno per l’abilità speciale di ogni personaggio, una vera chicca da utilizzare al momento opportuno. I 22 personaggi di Chocobo GP hanno, infatti, ciascuno la propria abilità. Quella di Chocobo, per esempio, che è il primo personaggio utilizzabile da tutti i giocatori, è l’acquisizione di uno “sprint” che dura per qualche secondo. Utilizzato al momento opportuno, potrebbe permettere di sorpassare diversi avversari, magari durante una curva particolarmente ostica oppure nelle fasi finali della gara.

Parlando dei personaggi, tutti e 22 sono ovviamente tratti da Final Fantasy. Abbiamo: Chocobo, Atla, Camilla, Papà di Camilla, Vivi, Clair, Pilota X, Cid, Shirma, Irma, Ifrit, Gilgamesh, Ben, Chocobot, Steiner, Ramuh, Titano, Sylph, Shiva, Terra, Asura e Maduin. Ogni personaggio possiede una scheda che racchiude le sue statistiche, come velocità, accelerazione e derapata.

Portafoglio a portata di mano

I videogiochi sullo stampo di Chocobo GP devono dare molta importanza alla longevità, basandosi su un solido multiplayer che si aggiorna nel tempo con nuovi contenuti, per dare una ventata d’aria fresca al gameplay. Questo è essenziale per Chocobo GP, poiché ha dalla sua parte un numero limitato di tracciati, che potrebbe stancare rapidamente i giocatori. Purtroppo, giunti a questo punto è necessario menzionare il punto debole del titolo: le microtransazioni, massicciamente presenti in entrambe le versioni (anche quella a pagamento).

Nel gioco sono presenti 3 diverse valute. I biglietti si ottengono un po’ alla volta giocando e partecipando alle gare (non è necessario vincere le partite), e possono essere utilizzati per acquistare personaggi e, soprattutto, varie personalizzazioni. I guil sono cumulabili grazie alla modalità Chocobo GP e partecipando alle stagioni. Per ottenere queste monete si devono affrontare le gare ed eseguire determinate azioni durante le sfide, per esempio utilizzare la derapata un certo numero di volte, oppure compiere acrobazie, usare l’abilità speciale del proprio personaggio o le magiliti.

I guil sono molto complicati da mettere insieme, e ne vengono richiesti parecchi per ogni cosa del negozio acquistabile con questa valuta. Infine, a dominare sul panorama delle microtransazioni ci sono i mithril. Le cifre da spendere per accaparrarsi una discreta quantità di mithril, utilizzabili nell’apposita sezione del negozio per sbloccare il modo di ottenere un personaggio, specifiche skin o altri elmenti, variano tra i 10€ e i circa 80€, motivo per il quale è necessario fare attenzione a lasciare il gioco nelle mani dei più piccoli. Un accesso diretto alle carte di credito potrebbe risultare “fatale”.

Nonostante sia più che comprensibile la presenza massiccia di microtransazioni nella versione Lite di Chocobo GP, che rappresenta un free-to-play ottenibile da tutti, meno accettabile è questa stessa presenza anche nella versione completa. Spendere circa 50€ per il gioco e ritrovarsi con molti contenuti bloccati, salvo decidere di mettere di nuovo mano al portafoglio, è sicuramente poco piacevole, ed è una scelta ingiustificata da parte di chi ha pensato a Chocobo GP con queste regole.

Il titolo ha, attualmente, contenuti limitati, ma questo potrebbe essere dovuto a una decisione di arricchirlo in futuro con contenuti stagionali, pass o DLC che inseriranno nuovi tracciati e personaggi. Si spera che i nuovi contenuti non verranno inseriti, invece, massicciamente nel negozio, costringendo i giocatori a compiere una scelta tra rinunciare a sbloccarli oppure pagare ancora.

Nintendo Switch funziona

Chocobo GP è stato rilasciato in esclusiva su Nintendo Switch, e la console ibrida di casa Nintendo si comporta molto bene, riuscendo a gestire il titolo in modo ottimale. Non sono presenti sbavature né durante la modalità storia, né durante il Chocobo GP, e le gare possono essere affrontate fluidamente. Di sicuro, come accaduto anche in Mario Kart 8 Deluxe (qui la recensione) possedere un Pro Controller darà una spinta in più al giocatore, essendo più comodo e pratico rispetto ai Joy-Con.

Tuttavia, una cosa positiva è la possibilità di affrontare le gare anche con un solo Joy-Con. Con Nintendo Switch in modalità fissa, Chocobo GP brilla sullo schermo, ma anche in modalità portatile riesce a farsi apprezzare, sebbene il display sia di dimensioni molto inferiori. Tutti i giocatori possono farsi un’idea del titolo scaricando gratuitamente, dal Nintendo eShop, la versione Lite, che consente comunque di partecipare ai tornei, anche se con soli 3 personaggi.

Chocobo GP

7.5

Spin-off di Final Fantasy ed erede diretto di Chocobo Racing, Chocobo GP è uno spumeggiante titolo di kart in cui vince il più veloce. Il gran numero di personaggi e la presenza di un solido circuito multiplayer, da affrontare una gara dopo l'altra, ne aumentano la longevità e sono importanti bonus al divertimento. La modalità storia è interessante e i dialoghi sono ben studiati, rompono la quarta parete e coinvolgono i giocatori. Il metodo delle microtransazioni è, purtroppo, molto invasivo anche nella versione del gioco a pagamento.;s

Martina Lembo
Cresciuta a pane e videogiochi, la sua passione per il mondo videoludico è nata negli anni '90 e si è sviluppata, un pixel dopo l'altro, a partire dalla sua prima cartuccia, Pokémon Giallo (che tutt'ora custodisce gelosamente). Laureata in Fisica e specializzata in Tecnologie Avanzate, è una lettrice accanita, adoratrice del MCU, divoratrice di film anni '80, amante dei giochi di ruolo e da tavolo, e cosplayer occasionale. Non resiste al fascino del vintage. Potrebbe capitarvi di vederla setacciare il web alla ricerca di cartucce originali per Atari 2600.

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