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Death Note 2 di Netflix sarà più fedele al manga

Fin dal principio l’adattamento Netflix di Death Note è stato abbastanza chiaro: verrà preso un concept, quello del libro della morte e degli shinigami, e verrà proposto in una chiave “americana”, dove quindi alcune dinamiche culturali giapponesi saranno messe da parte in favore di un adattamento più ideologico che canonico. Ovviamente ne è uscito fuori qualcosa di non gradito dai fan, e forse potrebbe essere questo il motivo per cui Death Note 2, sempre in uscita su Netflix, sarà più fedele all’opera originale.

A confermarlo è Greg Russo (Mortal Kombat), sceneggiatore di questo sequel che ha spiegato a We Got This Covered (durante un’intervista fatta per Mortal Kombat) come il secondo film sarà basato sul manga originale. Ecco le sue parole:

… si parla di portare qualcosa di amato dai fan e farlo nel modo giusto. E per Death Note, sono un grandissimo fan del manga, dell’opera originale e credo sia uno dei manga migliori di sempre. Non ho lavorato per niente al primo film di Death Note, ma ho chiaro cosa voglio fare per questo secondo capitolo. Sicuramente voglio tornare al materiale originale. Voglio portare quel materiale originale che lo ha reso così grande, così da poter fare qualcosa di fantastico. Spero ci saranno nuove informazioni presto, ma sicuramente ci sarà… Non sarà qualcosa che vi aspettate. E lo intendo in modo positivo.

Parole chiare quindi, che evidenziano un ritorno al manga, o meglio, a quelle dinamiche che lo hanno reso famoso: se infatti Death Note di Tsugumi Ohba e Takeshi Obata, uscito dal 2003 al 2006, sia noto per il concept del Death Note stesso, ciò che lo rende magnifico sono la costruzione dell’intreccio e il modo in cui Light Yagami e L (e non solo) si fanno la guerra a colpi di intelligenza, cosa che decisamente nel film di Netflix non è pervenuta.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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