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Elden Ring, parla Miyazaki: l’esplorazione sarà la parte più divertente

Elden Ring è sicuramente uno dei giochi più dell’anno, con il celebre director Hidetaka Miyazaki che si sta divertendo in questo periodo a mettere la pulce nell’orecchio ai fan. Infatti, dopo una lunga intervista rilasciata su EDGE, il director ha parlato a lungo delle particolarità che il suo ultimo gioco avrà a differenza di quelli passati.

Dopo aver rilasciato informazioni riguardati gli anelli (trovate qui la nostra news più completa), il capo di FromSoftware ha parlato dell’enorme mappa di gioco, dimostrando di essere particolarmente fiducioso sul fatto che i giocatori esploreranno ogni pixel.

Al contrario dei precedenti titoli FromSoftware, Elden Ring è caratterizzato da un enorme open world. Sebbene nella nostra anteprima abbiamo potuto vedere solo un piccolo frammento, quanto provato ci fa assolutamente ben sperare per il futuro. Il gioco offrirà agli appassionati la possibilità di esplorare anche gli angoli più remoti del mondo creato dal team, questo fin da primi istanti dell’avventura. I fan, sempre secondo Miyazaki, saranno presi da una forte curiosità che ovviamente sarà premiata.

Ogni angolo della mappa di Elden Ring nasconde segreti, oggetti o NPC con cui interagire, oltre che potenti nemici o pericolosissimi dungeon. La presenza di tutti questi elementi ben amalgamati tra loro fa si che l’utente non si possa mai annoiare all’interno dell’Interregno, proprio a causa di quanto proposto il team ha pensato di inserire i puntatori, così da aiutarvi ad esplorare tutto senza che vi perdiate qualcosa.

Elden Ring Miyazaki

Le notizie sulla questione per oggi finiscono qui, noi vi ricordiamo che Elden Ring, nato anche dalla collaborazione tra Hidetaka Miyazaki e George R. R. Martin, arriverà sugli scaffali a breve, più esattamente il 25 febbraio. Le aspettative sul gioco sono tante, anche perché nonostante la release avvenga nei primi mesi del 2022, è indiscutibile che intorno all’opera ci sia aria di GOTY. Non ci resta che stringere i denti attendere ancora un altro paio di mesi.

Fonte:
Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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