RecensioneTecnologiaPC Gaming

Epos Sennheiser GSP 601 – Recensione delle cuffie da gaming

Fra le migliori marche produttrici di prodotti per audiofili, è impossibile non nominate Sennheiser. Parliamo di una delle aziende che è riuscita a regalarci con i suoi prodotti high-end delle perle del mercato indelebili, sempre valide per moltissimi utilizzi specifici, i quali presentano quasi sempre dei costi abbastanza proibitivi a fronte della loro qualità, in grado di soddisfare l’utenza. Sennheiser non è mai tuttavia stata particolarmente avvezza al mondo del gaming, e ha deciso di gettarsi a capofitto con questo attraverso le sue Epos Sennheiser GSP 600, realizzate proprio in collaborazione con Epos. Recentemente, abbiamo avuto modo di mettere mano sulle Epos Sennheiser GSP 601, riedizione delle cuffie come sempre dal prezzo elevato pronte a evitare compromessi quando si parlare della qualità dell’audio, e vogliamo parlarvene approfonditamente all’interno di questa recensione dedicata.

Elitarie, ma pronte a offrire qualità

Com’è possibile notare già in fase di unboxing, queste si presentano in maniera leggermente diversa rispetto alle precedenti 600, almeno per quanto concerne le accoppiate dei colori. La confezione è abbastanza minimale e illustra le feature principali del prodotto senza nasconderlo, evitando tuttavia un approccio aggressivo per quanto concerne i colori e aprendo il tutto si ha già davanti il paio di cuffie, a proposito di queste, trovate al seguente link la pagina per acquistarle. Il minimalismo continua, visto che la confezione è abbastanza scarna, e contiene solamente il paio di cuffie e ben due cavi, all’infuori del classico manuale illustrativo. Si tratta ovviamente del minimo indispensabile per usare il prodotto su PC (e non solo), ma dei cuscinetti di ricambio o aggiuntivi non avrebbero guastato.

Epos Sennheiser GSP 601

C’è da dire nello specifico che ulteriori gadget non sono necessari, poiché Epos Sennheiser GSP 601 offrono nei loro 390 grammi (davvero non pochi) tutte le risposte alle esigenze dell’utenza, e difficilmente riusciranno a non lasciare sbalordito qualche giocatore che si accingerà ad utilizzarle. Parlando dei cavi nella confezione, abbiamo a che fare con due collegamenti jack da 3,5 mm, mentre il primo offre un’uscita singola per telefoni e console, il secondo ne presenta due per l’utilizzo su PC, in quanto va collegato all’entrata per le cuffie e a quello del microfono (o, se l’utente preferisce, a solo uno dei due). Esatto, perché le Epos Sennheiser GSP 601 sono compatibili anche con PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S, Xbox One e Nintendo Switch, ma vi parleremo meglio delle loro performance successivamente.

Il design abbraccia questa volta gli eleganti e moderni colori bianco e nero, offrendo quindi un prodotto all’apparenza non indicato per i videogiochi, tranquillamente confondibile con altre attrezzature professionali. Le dimensioni sono tutt’altro che contenute, visto che parliamo di ben 105 x 240 x 220 millimetri, ma nonostante tutto si tratta di un prodotto davvero comodo, pensato per abbracciare l’orecchio e non causa pressioni eccessive da nessun lato. Come potete intuire dalle immagini infatti, il classico carrello non permette solamente di regolare l’altezza dei padiglioni in base alle preferenze – ed esigenze – degli utenti, ma anche verso il centro o i lati, distribuendo quindi il peso dove si preferisce. In questo modo, possiamo assicurarvelo, la stazza (data anche dalla qualità dei materiali) non disturba durante la fruizione, anche per sessioni continuative di molteplici ore.

Per quanto concerne la qualità, abbiamo già dall’unboxing la prova di come le Epos Sennheiser GSP 601 non vogliano certamente finire per rompersi, in quando sono costruite con un mix di plastica dura e metallo entrambi di altissima qualità, e davvero resistenti alle cadute. Per quanto concerne i padiglioni, questi sono davvero stati curati da parte dell’azienda, e risultano quasi un miracolo dell’isolazione. Questi sono infatti morbidi e comodi grazie al memory foam, tuttavia non causano sudorazione e non si appiccicano alla pelle, in quanto realizzati con materiale traspirante, che tuttavia isola perfettamente il suono per garantire la massima immersione durante la fruizione. Il prodotto potrebbe essere durante le prime sessioni alquanto bizzarro per quanto concerne il feeling, vuoi per le dimensioni, vuoi per i cuscinetti, ma abituarsi è davvero facile e richiede poco tempo.

Epos Sennheiser GSP 601

Non per tutti i palati

Passando quindi alle qualità delle Epos Sennheiser GSP 601 in questa recensione, dobbiamo tuttavia specificare che – nonostante siano compatibili su console – queste non possono in alcun modo essere collegate senza cavo, e potrebbero quindi non essere la scelta perfetta per gran parte dell’utenza. Per garantire la qualità presente nelle cuffie, l’azienda ha ovviamente dovuto fare questa scelta, considerando la differenza fra le performance dei dispositivi cablati e dei collegamenti bluetooth, e possiamo confermare che per il risultato finale si tratta tutto sommato di un male necessario ma più che accettabile; sempre che la propria postazione permetta ovviamente una fruizione comoda. I cavi aggiuntive fungono da prolunghe considerando che l’uscita delle cuffie, con materiale sleevato e resistente, non può essere scollegata, ed è bene quindi fare attenzione a non romperla.

Passando al lato tecnico per quanto concerne l’ascolto, troviamo un’impedenza di 28 Ω e una frequenza di risposta di 10-30.000 Hz. Il microfono presenta una frequenza di risposta di 10-18.000 Hz con e una sensibilità di -47 dBV/Pa. Come già accennato, la qualità dell’audio è a dir poco superlativa ed è impossibile rimanere scontenti durante l’utilizzo, anche per gli orecchi più sopraffini. Per alcuni utenti il pieno supporto al plug and play potrebbe risultare inoltre essenziale, anche se l’assenza di un software che permette di muoversi con le impostazioni fa un po’ storcere il naso. C’è da dire che con il setup di base, la fruizione dei videogiochi non lascia scampo a imperfezioni, ma gli utenti più esigenti potrebbero ovviamente notare delle discrepanze qualitative con altri utilizzi, come per film e musica, com’è naturale che sia.

Le cuffie presentano la fantastica feature del microfono ribaltabile, il quale una volta posizionato in alto si spegne, e smette di catturare l’audio, fungendo da meccanismo per mutarsi estremamente comodo e intuitivo, nonché facilmente riscontrabile anche mentre si indossa l’headset. L’audio in uscita è anch’esso ben congegnato, in quanto tutti i rumori di sottofondo vengono rimossi per lasciar spazio alla voce, e il suono in output risulta cristallino.

Epos Sennheiser GSP 601

8.8

Le Epos Sennheiser GSP 601 si presentano con un'accoppiata di colori sobria ed elegante, e risultano un prodotto di qualità alta davvero valido. Si tratta di un articolo non adatto per tutti gli utenti, per le sue funzioni e per il prezzo, ma che è in grado di fornire una qualità dell'audio (in entrata e in uscita) con davvero pochi rivali, e va quindi tenuto d'occhio dagli utenti alla ricerca di un articolo senza compromessi sotto questo fronte.

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

    Rispondi

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

    Potrebbe interessarti anche