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Expeditions: Rome – Recensione, un mezzo buco nell’acqua

Expeditions: Rome, alla luce della nostra analisi per questa recensione, si è rivelato essere un passo falso, perlomeno in gran parte. Un’esperienza di gioco strategica GDR a tratti buona e a tratti mediocresenza un vero mordente narrativo e con un comparto tecnico pesantemente sotto gli standard di un gioco del 2022, se non addirittura di quelli di persino 4 o 5 anni fa. Vediamolo insieme nel dettaglio.

Un gioco che non entusiasma

Expeditions Rome è un GDR strategico che unisce la strategia simil scacchi più classica (alla XCom o Fire Emblem, per citare due esponenti) a un’esperienza ruolistica, sia nella progressione dei personaggi e sia nelle scelte da compiere. Partiamo con il dire che la seconda macro caratteristica, ossia quella da GDR, è concretamente impalpabile per il 75% del gioco. Come spesso è prassi fare, abbiamo ricaricato più volte alcuni salvataggi per controllare l’esito di molte delle nostre scelte, salvo accorgerci che davvero troppo spesso non c’era la minima differenza. Ci sono stati molti casi nei quali era palese che le risposte date dagli npc, durante i dialoghi a scelta multipla, erano fatte ad hoc per combaciare con ogni scelta. Difficile comprendere come scegliere di strutturare i dialoghi in questo modo, se tanto poi le scelte davvero significative sono davvero esigue. Sarebbe più coerente, piuttosto, inserire solo quelle, come del resto fanno molti altri titoli che pongono delle scelte occasionali, anche se il gioco non ne fa una colonna portante.

expeditions rome dialogo

Il tutto rende poi quasi completamente inutile la personalizzazione del proprio protagonista, dato che ci è permesso prima sceglierne l’aspetto (e ne parleremo a breve nel comparto tecnico) e tratti caratteriali per accedere a linee di dialogo uniche, che come avrete già capito non servono quasi mai a nulla, un po’ come successo con Cyberpunk 2077 del resto. Se però dal punto di vista ruolistico Expeditions Rome non brilla, sotto quello del gameplay la situazione si risolleva.

Il gameplay strategico di Expeditions Rome segue, come detto, il canovaccio degli ormai noti GDR strategici. In breve, ogni personaggio ha dei punti azione da spendere durante ogni turno, questi punti possono essere usati per muoversi di un tot di caselle (esagonali, per suggerire anche i movimenti in diagonale) o per effettuare un tot di azioni. Queste azioni possono essere attacchi base o attivazione di mosse speciali (skill) sia offensive che di supporto. A rendere ancora più scacchistico il tutto è la presenza delle classi, diverse in armi, movimenti e tipi di abilità, e questo aggiunge la profondità necessaria al gameplay.

Carina l’idea del ripristino dei punti azione se si elimina un nemico, dato che permette di concatenare delle azioni in modo più fluido se si fa tutto con metodo e strategia. Diversificati anche gli obiettivi dei vari scontri, diversi a seconda delle quest, e che quindi non si limitano sempre e solo a “elimina tutti i nemici”. Dal punto di vista della mera strategia, sia le meccaniche sia il level design rendono l’esperienza di gioco abbastanza piacevole, con anche una buona scalabilità della sfida, essendo presenti quattro livelli di difficoltà. Ovviamente più siete rodati in questo tipo di giochi, più vi consigliamo di alzare l’asticella, per avere pane per i vostri denti.

Expeditions Rome Combattimenti

Le abbiamo nominate poco fa quindi è il momento di parlare delle quest: come ogni GDR che si rispetti queste si dividono in primarie e secondarie, con le prime essenziali per portare avanti il gioco e le seconde per ottenere ricompense extra (o per mero completismo). In questo subentra la particolarità di questo titolo.

Il nome “Expeditions Rome” non è casuale, perché per andare da una zona di battaglia all’altra (o anche solo da una quest all’altra) intraprenderemo delle vere e proprie spedizioni, con tanto di necessità di risorse al seguito (come il cibo per esempio). Il tutto con un calendario che determina il passare del tempo, che è possibile anche accelerare manualmente per passare in fretta da un luogo di interesse all’altro.

L’esito positivo delle spedizioni servirà per espandere la nostra legione, migliorare l’accampamento per ottenere equipaggiamenti migliori e, ovviamente, salire di livello per avere accesso a nuove abilità (e quindi nuove possibilità strategiche). Insomma, un gameplay sicuramente positivo unito però a una componente ruolistica mal gestita nelle interazioni con gli npc.

Expeditions Rome Spedizioni

Non abbiamo ancora parlato della narrativa perché, esattamente come gran parte del lato ruolistico, è superflua e priva di mordente. Si dà davvero troppa importanza a una storia che non ne ha bisogno, le parti realmente salienti ci sono ma, oltre a essere più in là nel gioco, sono pochissime. Basterebbero poche righe di dialogo. lasciare solo le scelte che hanno un senso, maggiore focus sul gameplay e il gioco scorrerebbe in modo decisamente più fluido e piacevole. Se però l’esperienza di gioco è complessivamente promuovibile (pur se non di certo impeccabile) è il lato tecnico ad essere il vero tallone d’Achille.

Un comparto tecnico insufficiente

Il comparto tecnico di Expeditions Rome è in assoluto la nota più dolente di questa recensione, essendo un videogioco davvero molto carente da questo punto di vista. Non parliamo di una grafica orrenda, ci mancherebbe, anche perché sarebbe difficile sbagliare così tanto usando un engine come Unreal. Il problema in questo caso è l’avere sempre davanti un colpo d’occhio davvero troppo piatto, anonimo. Lo è anche nelle animazioni, davvero molto legnose, e in “dettagli” come gli artwork che li accompagnano (sempre gli stessi e quindi che non danno espressività). Gli stessi artwork sono davvero tanto anonimi, assomigliano molto a quelli trovabili in molti browser game a tema storico.

Sempre parlando degli artwork, quelli disponibili per il personaggio protagonista non sono minimamente compatibili con il modello 3D, creando non poca dissonanza a schermo. Non sarebbe un male se fossero tutti modelli relativamente generici, come potrebbe accadere in un Age of Empires (che appartiene a un altro genere, ma è per rendere l’idea). In Expeditions Rome quello protagonista è letteralmente l’unico personaggio principale così, tutti gli altri hanno dei modelli 3D che richiamano molto più fortemente l’artwork a loro legato. Considerando che la personalizzazione estetica del personaggio è praticamente inutile, vista la banalità del menu di personalizzazione e la visuale dall’alto, non sarebbe forse stato meglio creare due personaggi distinti (uno per genere) come fatto con Assassin’s Creed Valhalla, per esempio?

expeditions rome combattimento 2

Il comparto sonoro è normalissimo, anche se a tratti sembra che alcuni suon siano presi da librerie generiche online. Una cosa né negativa né positiva, ma che sommata alla mediocrità di tutti gli altri aspetti tecnici e grafici non aiuta ad alzare l’asticella. Così come non hanno aiutato i bug nei menu che impedivano, letteralmente, di cliccare su alcune opzioni a intermittenza. Su questi diamo il beneficio del dubbio, in quanto chiaramente abbiamo giocato a una versione in accesso anticipato di Expeditions Rome per la recensione, quindi quando giocherete il gioco potreste non riscontrarli in quanto già risolti per il lancio.

In definitiva Expeditions Rome offre una buona esperienza di gioco, senza infamia e senza lode nel gameplay, che lascia però tanto a desiderare dal punto di vista tecnico. Non è obbligatoria la grafica mozzafiato in un videogioco, soprattutto considerando che non si tratta di un tripla A, però si poteva fare decisamente di meglio con l’Unreal Engine.

Se poi però anche il lato artistico non mostra nulla di interessante, né in termini di composizione dei livelli né di artwork, allora ecco che l’impatto di insieme diventa davvero troppo piatto per essere promosso nel 2022. Ci auguriamo ovviamente che Logic Artists mantenga quanto di buono fatto con Expeditions Rome per le prossime uscite, andando a puntellare quelle che invece sono le lacune. Expeditions Rome è disponibile al pre-order su PC attraverso Steam, in uscita il 20 gennaio 2021.

Expeditions Rome

5

L'esperienza di gioco è a larghi tratti buona, con qualche passo falso. La storia e il comparto tecnico e artistico, di livello piuttosto mediocre, abbassano però la qualità realizzativa di Expeditions Rome. Un vero peccato, soprattutto considerando la buona qualità del gameplay sotto il punto di vista strategico e un paio di feature legate agli scontri davvero azzeccate. Un punto di partenza sul quale lavorare per lo studio di sviluppo.

Alessio Fuscà
Sono un game designer di professione ma videogiocatore incallito nel cuore. Tra le mie altre attività, oltre quella da redattore, c'è anche quella di player competitivo nel circuito torneistico ufficiale di Pokémon, la cui serie è stata una dei motivi per i quali ho iniziato a videogiocare quasi 20 anni fa.

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