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I Mitchell contro le macchine – Recensione, una famiglia normale contro un’apocalisse

Qualsiasi famiglia del mondo, prima o poi, si trova ad affrontare delle discussioni, specialmente tra figli e genitori. Sicuramente non è facile trovare un compromesso e riuscire a far tornare la pace, anzi purtroppo più spesso di quanto si pensi capita che le crepe siano talmente grandi da non risanarsi mai completamente. Che sia questione di orgoglio o di pareri troppo contrastanti, non è mai facile riuscire a gestire uno scontro con una persona cara. Netflix questo lo sa bene e da qualche tempo, ormai, cerca di regalarci contenuti originali sempre più inerenti a questo tema (non sempre riuscendoci). Per fortuna questa volta sembrerebbe aver centrato in pieno l’obbiettivo con I Mitchell contro le macchine (The Mitchells vs the Machines), l’ultimo film d’animazione di casa Netflix, e questa è la nostra recensione. Uscito il 30 aprile 2020, questo titolo ha immediatamente catturato l’attenzione di un’enorme fetta di pubblico che, attirata dai disegni divertenti e particolari e dalla curiosa trama, è rimasto immediatamente affascinato da questo titolo.

Un’apocalisse può salvare una famiglia?

Come detto in precedenza Netflix da un bel po’ di tempo cerca di creare contenuti che possano parlare di drammi familiari, ma molto spesso è accaduto all’azienda di sfociare nella banalità o nella tragedia forzata. Sicuramente non è questo il caso. I Mitchell contro le macchine è un film diverso, che riesce a trattare questo delicato tema con leggerezza, ma riuscendo a penetrare perfettamente nel cuore di tutte le famiglie. La storia è molto semplice, e purtroppo qualche decisione presa può risultare banale, ma sicuramente questo piccolo difetto passerà in secondo piano agli occhi di tutti. I Mitchell sono una famiglia semplice e normale, anzi super normale. La nostra protagonista è Katie Mitchell, una ragazza eccentrica, amante del cinema e aspirante regista. Questo suo carattere particolare non è ben visto dal padre Rick, amante dei boschi e del fai da te, col quale si scontra in continuazione. Gli altri tre membri della famiglia – che cercheranno in qualunque situazione di far calmare le acque – sono il fratellino Aaron, amante dei dinosauri e fedele aiutante di Katie, la mamma Linda, una maestra ottimista e incoraggiante di natura, e lo strampalato cane Monchi, un carlino con gli occhi storti che ispira simpatia.

I Mitchell contro le macchine

Dopo essere stata ammessa al California College of Film, che la vedrà quindi per anni lontana da casa, Katie durante la sua ultima cena ha l’ennesimo scontro con il padre che, involontariamente, le romperà il computer. Questo creerà nella ragazza ancora più astio nei confronti del genitore e farà salire in lei il desiderio di andare via di casa per non dover più avere a che fare con lui. Dopo un dialogo con la moglie, Rick deciderà di sistemare le cose, e per farlo organizzerà un viaggio in macchina per accompagnare Katie nella nuova scuola. Una volta venuta a conoscenza della notizia, la ragazza – piuttosto contrariata – salirà in macchina, convinta dalla madre e dal piccolo fratellino che desidera passare gli ultimi momenti insieme alla sorella prima della partenza. La trama classica e normale, fino a questo punto, verrà interrotta da un evento particolare. L’assistente vocale costruito da un giovane ingegnere e ormai presente in tutti i dispositivi elettronici del mondo, deciderà di ribellarsi e trasformare ogni congegno in un’arma, al fine di controllare l’intera umanità. Toccherà ai Mitchell, unica famiglia rimasta sul pianeta, mettere da parte gli scontri e collaborare per salvare il mondo dall’apocalisse Robot.

I Mitchell contro le macchine

I Mitchell contro le macchine: l’unione perfetta fra divertimento ed emozione

È molto difficile riuscire a trovare l’equilibrio perfetto fra divertimento, significato ed emozione. Molte delle critiche fatte alle ultime uscite Disney/Pixar riguardano la trama spesso concentrata su un unico fronte. In questo caso, nonostante alcune banalità come detto prima, troviamo il connubio perfetto. La grafica 3D si unisce perfettamente allo stile del titolo, e l’inserimento di alcune immagini prese dal nostro mondo “reale” rendono il tutto più strampalato e innovativo. Le scelte registiche sono molto appropriate, nonostante il tutto sia stato affidato a due novellini alla regia come Mike Rianda (che ha lavorato alla serie animata Gravity Falls) e Jeff Rowe. Inoltre, la scelta di utilizzare i cortometraggi creati dalla protagonista per mostrare a tutti il suo modo di vedere il mondo attraverso la telecamera è sicuramente interessante e azzeccata. Nessun tema all’interno de I Mitchell contro le macchine viene trattato con superficialità, e fa sì che lo spettatore di qualsiasi età possa immedesimarsi in uno dei personaggi ed essere colpito a pieno dalla sua personalità e dagli eventi che lo riguardano. Infatti, nonostante la storia principale si concentri sul rapporto fra la figlia e il padre, anche i caratteri degli altri protagonisti avranno modo di essere approfonditi trovando il giusto spazio all’interno della trama.

In conclusione possiamo dire di trovarci davanti ad un film ben fatto in tutto e per tutto. Il team creativo ha svolto un lavoro sublime, ma non avevamo dubbi avendolo già visto all’opera con il film d’animazione premio Oscar Spider-Man – Un nuovo universo. Finalmente possiamo permetterci di trascorrere una serata piacevole in compagnia di amici o familiari, all’insegna delle risate e, chi lo sa, forse di qualche lacrima (di gioia ovviamente). Non vi resta che inserire le vostre credenziali, premere play, e iniziare a fare il tifo per la famiglia più normale di sempre.

I Mitchell contro le macchine

8.7

Ci troviamo davanti all'ennesimo contenuto Netflix intento a trattare il tema dei drammi familiari. A differenza degli enormi fallimenti pubblicati in passato dall'azienda, questo titolo è azzeccato e quasi perfetto sotto ogni aspetto. Sebbene la trama non sia ricca di colpi di scena inaspettati, la simpatia dei personaggi, la grafica particolare e le scelte registiche perfette creano un connubio veramente eccezionale. Un film divertente e toccante, capace di far immedesimare nei protagonisti qualsiasi spettatore di qualsiasi età. Una vera chicca di cui andare fieri, perfetta per passare una serata in compagnia di amici o della propria famiglia (e chissà che non sia proprio questo film a ricucire qualche crepa). ;s

Benedetta Saccoccio
Famosa tra i suoi amici per essere informata su qualsiasi cosa ma eccessivamente scarsa in ogni gioco lei tocchi, fin dall'infanzia dedica il suo tempo libero a musica, spettacolo e tecnologia. Dedita all'arte del pettegolezzo, è sempre in cerca di nuovi "scoop" da condividere con tutti. Conosciuta dai più come VperVendemmia.

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