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Morto Benoît Sokal, addio al creatore di Syberia

Com’è stato purtroppo confermato quest’oggi, nella giornata del 28 maggio ci ha lasciato un importante disegnatore e creatore di videogiochi. Parliamo di Benoît Sokal, morto ieri all’età di 66 anni, conosciuto per essere soprattutto il creatore dell’amatissima serie di videogiochi Syberia.

All’infuori della sua nota saga di videogiochi, l’uomo aveva dimostrato il suo talento anche e soprattutto come fumettista, visto che era al lavoro su un nuovo capitolo della saga. Parliamo di Syberia: The World Before, gioco atteso per il 2021 del quale non conosciamo purtroppo le sorti.

La sua epopea nel mondo dei videogiochi, iniziata nel 2002 con il primo Syberia, ha da subito conquistato il cuore dei fan.

La prima avventura di Kate Walker venne realizzata dallo stesso Sokal con un team di sviluppo davvero molto piccolo, nonostante si trattasse di una delle produzioni targate Microids più importanti di quegli anni (parliamo del 2002).

Il sequel, uscito nel 2004 e chiamato Syberia II, ottenne analoga fortuna (oltre a vincere un gran numero di premi), mentre il terzo episodio – Syberia 3 – è considerato il vero passo falso della serie: su metacritic ha un punteggio di soli 48 punti, mentre sia la stampa specializzata che il pubblico non ne hanno lodato le qualità (qui la nostra recensione).

L’artista belga è stato in ogni caso anche l’autore di Amerzone, gioco ambientato nello stesso universo narrativo del ben più celebre Syberia, oltre all’opera chiamata Paradise.

La morte di Benoît Sokal è in ogni caso una grande perdita per il mondo dell’intrattenimento videoludico, e anche noi di Game Legends ci stringiamo a cordoglio, abbracciando amici e colleghi dell’autore scomparso.

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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