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Netflix spaventa il Cinema, un occhio sul mondo dell’intrattenimento

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una sempre più affermata presenza delle piattaforme di streaming all’interno del panorama dell’intrattenimento cinematografico. Degli esempi lampanti sono Netflix e Amazon Prime Video, principali produttori di Serie TV e Film che sempre più spesso sono rinomati e acclamati dalla critica e dagli spettatori, tanto che negli ultimi mesi hanno ricevuto riconoscimenti più che prestigiosi.

Un occhio sulla storia

Ad oggi si sa che però, in molte competizioni cinematografiche i Film o le Serie TV originali Netflix o di altri produttori, non vengono presi in considerazione come validi candidati. Di fatto questo perché il mondo del Cinema ha la convinzione di essere l’unico a poter detenere il potere della “magia dello spettacolo”. In maniera analoga questa paura venne espressa anche dal Teatro all’alba del 900, quando il cinema cominciò a imporsi come alternativa a quella che fino ad allora era sempre stata l’unica vera forma espressiva della recitazione. Ci vollero diversi decenni ma alla fine il cinema riuscì a staccarsi dal suo “fratello maggiore” diventando una forma d’arte espressiva a sé stante e via via sempre più rinomata e rispettata.

Netflix

Avvenne più o meno la stessa cosa all’alba degli anni 50, quando la Televisione si insinuò nelle case delle persone, portando “lo spettacolo” direttamente nel salotto. E allora il cinema, per combattere, si reinventò portando il colore nelle opere. Con il tempo le due realtà trovarono il modo di compensarsi e sostenersi a vicenda. Al giorno d’oggi ecco spuntare fuori una nuova era dello spettacolo, simboleggiata dallo streaming e dalle Serie TV (che stanno raggiungendo livelli di produzione al limite della saturazione). In questa precisa epoca storica il cinema si sente minacciato dalla crescente presenza dello streaming, proprio in maniera analoga al teatro di cui sopra quasi 130 anni fa.

Il caso Netflix

Per gli appassionati e i cinefili queste parole non suonano affatto nuove, infatti si tratta di una specie di rappresaglia lanciata da Hollywood al colosso dello streaming americano. Questa situazione è nata dal momento che sempre più spettatori preferiscono stare a casa a guardare Game of Thrones o Stranger Things piuttosto che andare al cinema e magari vedere opere come La forma dell’acqua o City of Lies – l’ora della verità (del quale potete trovare qui la nostra recensione).

netflix

La causa di questa situazione, a primo impatto, sarebbe da attribuire alla sempre più presente “pigrizia” degli spettatori. Ma ad analisi attente, è giusto notare come l’aumento della qualità da parte di Serie TV odierne, come The Haunting of Hill House, lascia spiazzato il mondo del cinema, che (impreparato) si trova a dover fare i conti con un prodotto che lo supera sia in termini di praticità sia in termini di qualità (in alcuni casi).

La verità è che il crescente seguito delle Serie TV originali Netflix (o comunque appartenenti al mondo televisivo) preoccupano il mondo del cinema, fino ad ora abituato ad avere un seguito spaventoso, grazie anche alla crescente precisione e maestria negli effetti speciali e nella recitazione.

Hollywood è spaventata

Tutto questo preambolo ci serve per mettere in luce un fatto già chiaro e lampante, ovvero che Hollywood ha perso la voglia di creare capolavori. Di fatto negli ultimi anni stiamo vivendo un momento di pesante crisi delle idee del mondo cinematografico, gli spettatori che vanno al cinema si ritrovano davanti praticamente solo remake, film tratti da libri (oppure fumetti o opere letterarie di qualche tipo), film horror tutti ispirati a storie vere e film d’azione in cui la cosa più interessante è l’effetto realistico delle esplosioni.

 

Per quanto questa sia una generalizzazione grottesca ed estrema, in parte è vera. Ad Hollywood non c’è più originalità, o meglio: si ha paura dell’originalità, poiché quest’ultima è come sparare alla cieca. Di fatto dare vita ad un’opera cinematografica ad oggi costa una cifra esorbitante di denaro, e la paura che questa non raggiunga il risultato sperato esiste (ed è anche più che giustificata).netflix

Tuttavia negli ultimi anni la necessità che un film al cinema raggiunga per forza determinate somme al botteghino sta diventando via via proibitiva per creazioni originali che al contrario (al momento) avrebbero la possibilità di portare una quanto meno necessaria boccata d’aria fresca alla sfera del grande schermo. Il punto del discorso è che invece di puntare il dito contro “il nuovo arrivato” è giusto invece “guardarsi allo specchio” e porsi delle domande. Invece di sfornare un remake di Matrix o un reboot di Pirati dei Caraibi (senza Johnny Depp) bisognerebbe chiedersi: “Che cosa vogliono gli spettatori? Come si può fare in modo di riportare la gente al cinema?”

Dall’analisi effettuata, possiamo affermare con certezza che non sono Netflix o le altre piattaforme di Streaming a rappresentare una minaccia per il Cinema, ma è il Cinema stesso ad aver perso la voglia di mettersi in gioco con idee nuove, preferendo restare ancorato al “visto e rivisto” pur di non rischiare di sbagliare. Questo non può che spingere inevitabilmente lo spettatore medio a cercare dell’altro con cui continuare a vivere quella incessante voglia di evasione dal mondo reale, e la nuova “valvola di sfogo”, che viene messa in secondo piano e palesemente allontanata dalle premiazioni e da quel che è il riconoscimento cinematografico, sono proprio le piattaforme streaming.

Stefano Speranza
Potrei definirmi un ragazzo semplice con passioni semplici: quella per i videogiochi, ma soprattutto per il mondo del cinema. Da che ho memoria passo il tempo libero (e anche quello impegnato) a giocare e a vedere film. Il mio obiettivo è quello di condividere con quante più persone possibile queste mie passioni (e anche conquistare il mondo, ma per quello c'è tempo).

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