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Pokémon Snap: i primi scatti sono sempre i migliori

Avete presente quei colpi di fortuna che capitano rare volte nella vita? Magari quel giorno sono usciti finalmente i numeri che giocate da una vita, la fortuna vi ha sorriso in rete su Free Spins, avete avuto una promozione sul lavoro oppure, molto più semplicemente, siete riusciti ad ottenere quella cosa che l’uomo cerca da una vita. Dopo l’immortalità si tratta quindi della perfezione, o comunque di una bellezza superiore alla media, che si è sempre cercato di riprodurre grazie all’arte.

Ed è proprio per questo che sono state incise canzoni, girati film, dipinti quadri, realizzate sculture, ma soprattutto scattato delle fotografie. Una pressione di un tasto per immortalare per sempre la fugacità di un momento su pellicola, un singolo attimo che può avere la forma di uno sfuggente Pokémon selvaggio che si nasconde tra la boscaglia.

Questi rapidi movimenti presero dunque forma nel primo Pokémon Snap uscito per il Nintendo 64 tra il 1999 (Giappone e Stati Uniti d’America) ed il 2000 (Europa e resto del mondo). Un titolo decisamente particolare che presentava i famosi mostriciattoli creati dalla geniale mente di Satoshi Tajiri in una forma sotto una lente diversa rispetto agli altri giochi della serie.

Questa volta, infatti, i giocatori non avrebbero interpretato un allenatore di Pokémon, ma bensì un fotografo che, incaricato direttamente dal saggio Professor Oak, avrebbe dovuto portargli i migliori scatti realizzati su di un percorso che avrebbe attraversato diversi habitat come un fiume, una caverna e così via.

Ma attenzione perché, un po’ come se ci si trovasse in un parco dei divertimenti come Gardaland, anche qui i giocatori aspiranti fotografi saranno a bordo di una sorta di “attrazione”. Un curioso mezzo di locomozione che si muove come se fosse sui binari riuscendo comunque a volare sia sull’acqua che sulle superfici più accidentate.

Da qui bisognerà cercare di farsi bastare i 60 scatti a disposizione nel proprio rullino e concentrare lo sguardo in ogni direzione per beccare i diversi Pokémon che popolano l’ambiente al momento giusto. Magari in una posa curiosa, in gruppo oppure nell’attimo esatto per realizzare il migliore dei primi piani possibile.

Comunque sia non preoccupatevi perché non avrete a disposizione solo una macchina fotografica, ma anche degli attrezzi che potrebbero risultarvi particolarmente utili per lo svolgimento della vostra quest (soprattutto perché alla fine le foto verranno valutate da un severo Professore Oak).

Ci sarà dunque una mela che servirà per attirare a voi i Pokémon, una specie di sfera poké che vi aiuterà a carpire i segreti dell’ambiente stesso ed un flauto per far svegliare e ballare le diverse creature che vi stanno attorno. Davvero niente male per essere un gioco di oramai vent’anni fa, non trovate anche voi?

Certo, forse oggi non è invecchiato nel migliore dei modi, ma una partita a questo vecchio titolo per Nintendo 64 fa sempre bene all’animo. In ogni caso, chiudiamo ricordandovi che, se avete una Nintendo Switch e questo gioco vi è piacito, allora New Pokémon Snap è proprio quello che fa al caso vostro!

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