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Sniper: Ghost Warrior Contracts 2 – Recensione, la distanza conta

Ad un paio d’anni di distanza dal primo capitolo, CI Games torna con un nuovo gioco basato sull’arte del cecchino e delle uccisioni stealth. Riprendendo la solita vecchia formula, che ha funzionato egregiamente per il suo predecessore, questo capitolo sembra voler rimarcare ancor di più i vari punti di forza ormai noti del brand, piuttosto che inventare delle nuove meccaniche uniche. Ecco a voi dunque la nostra recensione di Sniper: Ghost Warrior Contracts 2.

Le avventure in quel di Kuamar

Da sempre in piena rivalità con la saga di Sniper Elite creata da Rebellion, per l’ovvia similitudine dei temi trattati, quella di Sniper: Ghost Warrior si è sempre contraddistinta per gli anni in cui vengono ambientate le vicende. Infatti, a differenza della prima, i titoli di CI Games sono decisamente più moderni e contemporanei, se non addirittura futuristici con l’invenzione di nuovi gadget e tecnologie avanzate. In questo capitolo, però differentemente dal prequel, non vi ritroverete nelle gelide terre russe, bensì dovrete portare a termine 21 nuovi contratti e abbattere i bersagli in Kuamar, paese medio-orientale pieno di deserti. Impersonerete Raven, un tiratore scelto di prima categoria già esperto nell’intercettazione, sabotaggio e uccisione di mercenari senza scrupoli, ma stavolta non basterà solo questo, visto che il nostro alter-ego digitale dovrà infatti anche occultare eventuali cadaveri e riuscire a compiere dei tiri da vero maestro per non venir catturato e portare a termine la missione.

Sniper: Ghost Warrior Contracts 2

Per portare a termine i vostri compiti, come nel primo capitolo, avrete a disposizione un grande quantitativo di armi, gadget e accessori che vi serviranno in base al tipo di missione e a come intenderete portarla a termine, oltre che al tipo di proiettili da usare che farà variare tutta la balistica del colpo; man mano che andrete avanti, comunque, ne potrete sbloccare sempre di nuovi a vostra scelta utilizzando il denaro guadagnato. Sebbene il gioco cerchi di spingere per farvi utilizzare uno stile di gioco basato sullo stealth e compiere le azioni di nascosto, nulla vi vieterà di provare un approccio ben più aggressivo e diretto, anche se ovviamente questo risulterà molto più faticoso con l’aumentare della difficoltà. Per ogni missione dovrete sempre trovare un luogo adatto per l’appostamento, togliere di mezzo eventuali soldati nemici, individuare i vostri bersagli e decidere la strategia migliore da attuare, cercando di considerare anche i vari imprevisti.

Cecchino che vince non si cambia

Mentre preparavamo la recensione, ci siamo accorti fin dall’apertura del menù di selezione di equipaggiamento che Sniper: Ghost Warrior Contracts 2 è molto simile al primo capitolo, infatti in generale non sarà cambiato granché dal suo predecessore. Nelle varie mappe, per esempio, nonostante il cambio drastico di ambiente in cui si troverà il protagonista, sarà tutto puramente un fattore estetico, non portando nessuna sostanziale differenza rispetto agli ambienti del prequel. Anche la tipologia di missioni o l’espediente narrativo non saranno originali, ma questi sono sempre stati un sottofondo al gameplay vero e proprio, che è il reale focus su cui gli sviluppatori hanno voluto porre l’attenzione. Infatti le maggiori differenze le troveremo qui, sotto forma di nuovi gadget utilizzabili in missione, come per esempio una torretta automatica, oppure la possibilità di appostarsi e colpire un bersaglio ad oltre 1 km di distanza, creando delle situazioni particolarmente difficili, ma anche estremamente soddisfacenti da risolvere.

Sniper: Ghost Warrior Contracts 2

Nonostante tutta questa somiglianza con il primo capitolo della serie Contracts, e tutti i riutilizzi di meccaniche che potrebbero quasi far pensare ad un dlc mancato, non tutto è male. Stiamo parlando infatti del primo Sniper: Ghost Warrior Contracts, che è stato un ottimo gioco che ha saputo farsi valere e mettersi in mostra sia graficamente grazie al CryEngine, sia per spettacolarità delle azioni e soddisfazioni del giocatore; e questo secondo capitolo infatti non è da meno rendendo, per esempio, le azioni al rallentatore ancora più sceniche grazie alla maggiore distanza di tiro. Il tutto comunque contenendosi coi prezzi che stanno sotto la metà rispetto ai blasonati AAA che oramai sfiorano gli €80. Tutto sommato potrebbe essere stata un bene questa scelta di sviluppo, dal momento che ha permesso agli sviluppatori di lasciare invariati vari punti di forza per migliorare quelli più deboli, come aggiungere dei punti di salvataggio automatico che hanno migliorato la fluidità del gameplay.

Sniper: Ghost Warrior Contracts 2 mantiene anche vecchi problemi

Non è però tutto oro quel che luccica visto che infatti, sebbene gli sviluppatori di CI Games si siano concentrati quasi unicamente sul migliorare la “vecchia” esperienza di gioco, e risolvere i vari punti deboli del primo capitolo, questo Sniper: Ghost Warrior Contracts 2 continua a mantenere delle vecchie problematiche e sfumature che sarebbero potute certamente essere sistemate prima di rilasciare il gioco. Primo fra tutti e più ingombrante, l’intelligenza artificiale. L’IA di questa saga non ha mai brillato nemmeno nello scorso capitolo, e qui l’hanno ripresa quasi totalmente dal momento che non sembra migliorata in quasi nessun punto. Infatti, purtroppo, alle volte potrebbe capitare che vi ritroverete in situazioni in cui, nonostante vi siate nascosti quando oramai vi avevano palesemente individuato, oppure quando sparerete dei colpi che rimbalzeranno vicino a loro, i soldati nemici non vi noteranno per niente, andando a smorzare un po’ tutta l’immersività che il restante comparto tecnico era riuscito a creare.

Sniper: Ghost Warrior Contracts 2

Per quanto riguarda il lato sonoro, questo si è invece rivelato particolarmente buono, soprattutto nella parte riguardante l’ambiente ed i rumori provenienti dai colpi di fucile. Male invece per quanto riguarda il doppiaggio che non risulta essere granché piacevole, così come i dialoghi un po’ scarni e deboli ma, come già detto in un precedente paragrafo, entrambi questi punti sono abbastanza sorpassabili dal momento che il gioco tende ad usarli come mero sfondo di gameplay. Nota un po’ più amara e degna di nota riguarda invece qualche glitch di compenetrazione e alcuni piccoli bug riscontrati ogni tanto, come due soldati che parlavano amabilmente nonostante fossero stati appena atterrati dal nostro caro Raven. Di nuovo, non sono problemi insormontabili, ma minano un bel po’ la godibilità di una missione, rompendo l’illusione di ritrovarsi effettivamente sul campo di battaglia.

In conclusione di recensione possiamo affermare che Sniper: Ghost Warrior Contracts 2 è un bel gioco, soprattutto per gli amanti del genere, che riesce ad unire ad un buon comparto visivo e sonoro, un’ottima personalizzazione dell’armamentario e libertà di approccio alle missioni, oltre che alla soddisfazione della riuscita dei colpi. Noi abbiamo provato la versione per PC disponibile sullo store Valve – che sembra stia sviluppando una console portatile – ma il gioco di CI Games è stato sviluppato anche in versione PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series X/S. Per quanto abbiamo apprezzato la scelta di non aver innovato la struttura alla base al fine di migliorare i punti deboli che affliggevano il primo episodio, speriamo che in futuro con un eventuale prossimo capitolo si punti invece sull’implementare nuove meccaniche di gameplay così da dare anche una ventata d’aria fresca alla saga.

Sniper: Ghost Warrior Contracts 2

7.8

Sniper: Ghost Warrior Contracts 2 riprende la classica formula dei giochi stealth, senza stravolgerla troppo o creare qualcosa di effettivamente nuovo. È una cosa negativa? Non del tutto. Infatti non dovendosi preoccupare troppo sul creare delle meccaniche totalmente originali, gli sviluppatori di CI Games hanno potuto concentrarsi meglio sull'affinare il comparto tecnico, realizzando degli scenari ed un ambiente davvero immersivo. Se avete amato il prequel, o in generale siete degli amanti dei giochi stealth, questo titolo è altamente consigliato.

Leonardo Mesce
Nasce nel 1997 e fin da piccolo ha una grande passione per l'informatica trasmessagli da suo padre. Ottiene la sua prima console a 4 anni e si innamorerà molto velocemente di quel mondo, ampliando poi i suoi interessi anche verso fumetti, film e serie tv. Grande appassionato del mondo Pokémon e The Legend of Zelda.

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