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Super Seducer – Recensione, impariamo l’arte della seduzione

Ammettetelo, anche voi almeno una volta nella vita avete desiderato essere un super seduttore, il playboy che riesce a far cadere ogni donna ai suoi piedi; evitate di mentire, tanto lo sappiamo che è così. Proprio per questo il vostro Neidra, che modestamente di esperienza nel settore ne ha, è qui per valutare se i consigli di Richard La Ruina, “dating coach”, ideatore del gioco e attore dello stesso, in Super Seducer sono utili allo scopo e ci faranno apparire belli agli occhi delle donzelle.Super Seducer

Partiamo anzi tutto dalla presentazione del titolo: Super Seducer è un simulatore di appuntamenti, genere videoludico creato in terra nipponica, e del quale il gioco mantiene tutte le caratteristiche. Il nostro obiettivo sarà fare colpo sulla ragazza di turno, attraverso la giusta scelta delle frasi da pronunciare o delle azioni da compiere. E qui iniziano già le prime differenze: se in un dating sim nipponico il contesto rimane sempre (o quasi) lo stesso per tutta la durata del gioco, qui invece ci ritroveremo ad affrontare diversi capitoli, ognuno focalizzato su un contesto o ambiente differente; il gioco vuole avere uno scopo didattico, quindi Richard ha pensato bene di affrontare separatamente le diverse situazioni in cui potremmo incontrare una ragazza da approcciare, e sinceramente uno dei punti di forza del gioco è proprio la varietà di situazioni che vengono presentate: si parte dalle cose più semplici come la ragazza per strada o al bar, passando poi per locali, discoteche e arrivando fino alle situazioni più complesse come l’uscire dalla friendzone (quest’ultimo farebbe comodo a molti, lo so).Super Seducer

Come si sviluppa il gioco dunque? Super Seducer ci pone all’interno dei differenti contesti di cui abbiamo parlato prima, e mano a mano dovremo scegliere cosa fare e dire, partendo dal primo approccio, evolvendo la discussione e facendo quel che in gergo tecnico si chiama “rapport”, ovvero flirtare al fine di creare maggiore interesse nell’altro. Ci verranno ogni volta poste tra le tre e le sei possibilità di azione, e dovremo scegliere quella che riterremo la più adeguata. Qui arriviamo alla prima critica che va mossa a Super Seducer: le scelte sono varie e molteplici e tra queste una è esatta, un’altra è accettabile, mentre le altre errate; il problema risiede nel fatto che non è difficile capire quali siano quelle sbagliate, poiché per la maggior parte sono battute o azioni idiote, palesemente improponibili in una discussione. Avrei preferito di gran lunga che le risposte errate fossero quanto meno un minimo plausibili, errate magari perché non adatte alle circostanze o non funzionali al flirt, ma comunque non idiozie che nemmeno da ubriaco si direbbero a un appuntamento.Super Seducer

Ritornando al discorso della “didatticità” di Super Seducer, questa si manifesta a seguito di ogni nostra azione, poiché il buon Richard commenterà la nostra scelta, spiegandoci perché abbiamo sbagliato o siamo andati bene. Nel caso in cui la nostra risposta fosse stata ottimale, a far compagnia al nostro tutore vedremo due belle donzelle in lingerie, mentre lui commenta le nostre decisioni; se la risposta invece è risultata corretta ma non brillante, le squinzie saranno vestite (e vi inviterei a far caso a quanto tali vestiti siano ridicoli e moooolto poco sexy). Se invece avessimo fallito totalmente con la nostra battuta, il nostro amico barbuto risulterà solo, spiegandoci il perché del nostro errore o prendendoci in giro nel caso la risposta fosse obbiettivamente idiota. I consigli che ci vengono offerti posso confermare come siano di fatto corretti e soprattutto presentati in chiave molto semplice, senza grandi discorsi sulla psicologia umana e altri temi complessi; da questi derivano sì le tecniche di approccio e rimorchio, ma al 99% dei maschietti interessa molto più il “come” e non il “perché”.Super Seducer

Arrivando in conclusione, Super Seducer sa essere sicuramente un titolo coinvolgente NEL SUO SCOPO, con addirittura presenza di qualche quick-time event nel mezzo delle nostre conversazioni, ma purtroppo ha un grande difetto, oltre ai sottotitoli della versione italiana che sono sbagliati nella maggior parte dei casi e con errori di battitura ridicoli: Richard ci fa dimenticare spesso che stiamo giocando a un videogioco, facendo sembrare una sessione di gameplay molto più simile a un “tirocinio scolastico”; so che lo scopo didattico, come già detto, è il motivo dietro la creazione di Super Seducer, ma di contro si perde il lato di divertimento che dovrebbe esser presente in ogni videogioco. Il primo quarto d’ora sembrerà fantastico e intrigante, ma col tempo questa sensazione scenderà, passando molto di più a sembrare una lezione di scuola. So che conciliare entrambi gli aspetti non è semplice, e purtroppo questi sono i rischi che si corrono. Super Seducer

Vorrei comunque fare un appunto personale, alla fine della presentazione di ciò, rifacendomi anche a ciò che Richard stesso ha detto: giocare a Super Seducer NON vi rende dei seduttori o degli esperti di donne. Non basta un acquisto su Steam e qualche ora di gioco (ma nemmeno platinare il gioco eh) per far sì che voi uscendo possiate approcciare qualunque donna vi troviate davanti. Serve pratica reale, il gioco vi fornisce solo degli elementi di teoria che poi con l’esercizio e l’esperienza uno può fare propri e applicare. E’ un po’ come nelle arti marziali: potete imparare alla perfezione come si tira un pugno o un calcio, ma in un combattimento poi ci sono mille altri elementi che la sola teoria non può gestire, e che determineranno la vostra sconfitta. Dico ciò perché, essendo maschietto anche io, so cosa significa andare convinti di un successo col gentil sesso e prendere un palo lungo quanto la lancia di Ornstein. Quindi mi raccomando: non siate avventati, andateci cauti, praticate, scoprite e mano a mano fate vostra quella teoria che Super Seducer vi offre; e soprattutto, non scordate di compilare minuziosamente il vostro libro mastro!

 

Super Seducer

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Super Seducer è un simulatore di appuntamenti con scopo didattico. Creato dal maestro di approcci femminili Richard La Ruina. Ci vengono presentate differenti situazioni di vita e, attraverso le nostre scelte, potremo sapere quando siamo esperti col gentil sesso.

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